Home > Pietas
Da Lilliput
Original Message -----
From: Monica Lanfranco
To: Gualtiero Via
Sent: Thursday, September 23, 2004 7:43 PM
Subject: da Monica- se ti va lo metti in lista? baci
Sono convinta che tra gli effetti impalpabili di questo sanguinoso e
angosciante clima di guerra e terrore ci sia, per noi che non viviamo sotto
le bombe o la minaccia imminente di attentati, l’avvelenamento continuo e
inesorabile della nostra quotidiana capacità di ascolto, di comunicazione.
Nella fortissima tensione e pressione che ci attanaglia (dalla prima guerra
in Irak? dalla guerra nella ex Yugoslavia? dall’11 settembre? dalla prima
bomba donna? dal primo decapitato?dalla strage in Ossezia?) si irrigidisce
la clemenza nell’ascoltare le parole di chi ci sta accanto: e non parlo
degli o delle avversarie, ma dei nostri vicini, degli uomini e delle donne
che fanno cammini analoghi, simili, limitrofi ai nostri e che, come noi
spaventati e disorientati, dicono o fanno cose che non condividiamo.
C’è,
allora, chi si scaglia contro chi è percepito come traditore della linea
dura e pura dei senza se e senza ma; chi si scandalizza per dubbi scomodi e
aut aut malposti ma presenti nelle menti sconvolte, chi vede nella
disponibilità di dialogo indotto dall’emergenza un tradimento della ferma
opposizione alla guerra, chi celebra il rituale de profundis all’azione dei
movimenti, chi sbeffeggia manifestazioni e iniziative non urlate e
aggressive.
Alla durezza della realtà si risponde, specularmente, con la
durezza e la rigidità delle proprie accuse, certificate da certezze prive
dello spessore che solo i sentimenti, l’empatia e il rispetto costruiscono.
Mi sbaglierò, ma ho sentito in particolare l’attacco alle dichiarazioni e al
comportamento di Bertinotti, al cui partito non appartengo, che per molti
aspetti mi è lontano e del quale apprezzo l’attenzione ai temi della
nonviolenza, come un affondo selvaggio da parte di chi considera
l’immissione dei sentimenti, della pietas nella politica.
Chi cerca di non
procedere sempre e comunque con slogan e semplificazioni, chi articola e
argomenta senza tagliare sempre e tutto con l’accetta è dunque femminile,
perdente, traditore, venduto. Quello scarto, quel "di più" fondativo della
politica che guardacaso è stato indicato proprio dai movimenti delle donne
come indispensabile per scongiurare l’incedere dell’imbarbarimento della
politica stessa è cancellato: il partire da sè per andare verso l’altra
persona e le sue differenze, il considerare le emozioni, il corpo, i
sentimenti ritenuti ’deboli’ come paura, commozione, dubbio.
Eppure senza
questi strumenti,senza il rispetto con i quali lavorano lontano dalla
ribalta mediatica le migliaia di uomini e donne di tutte le età, fede e
visioni, che credono nel cambiamento e in un’altra globalizzazione e
politica planetaria, non si arresterà la valanga di sangue che sta
arrossando l’esistenza umana.
Monica Lanfranco
"Non possiamo smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone"
(Audre Lorde)