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di Giovanna Chioini
Dopo l’incidente del 9 agosto all’impianto nucleare di Mihama, in cui sono morti quattro operai, la stampa giapponese si divide sulle conseguenze per il futuro del programma nucleare nipponico.
Dopo l’incidente del 9 agosto all’impianto nucleare di Mihama, in cui sono morti quattro operai, la stampa giapponese si divide sulle conseguenze per il futuro del programma nucleare nipponico. E mentre alcuni invitano il pubblico a non esagerare, altri insistono sulla necessità di controlli e revisioni più accurate degli impianti. Il conservatore Yomiuri Shimbun, il quotidiano più venduto del paese, sostiene "che non bisogna alimentare le paure riguardo alla sicurezza delle centrali atomiche reagendo in modo scomposto. Inoltre quanto accaduto a Mihama non deve ostacolare le attività negli altri siti".
Il Sankei Shimbun si spinge a titolare che "l’incidente di Mihama non è collegato alla fornitura di energia nucleare". E "a chi cerca di approfittarne" per mettere in discussione il programma nucleare giapponese, il tabloid ricorda che quello alla centrale di Mihama non è stato un incidente grave. Inoltre, conclude il Sankei, malgrado i morti non ci sono state fughe radioattive ed è improbabile che sulla questione intervenga l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Secondo il progressista Asahi Shimbun i quattro morti di Mihama rappresentano il peggior incidente mai accaduto in una centrale atomica giapponese e per questo non può essere ignorato: "Tutto ciò avrà un impatto sul futuro del nucleare in questo paese, dove è praticamente impossibile costruire nuovi impianti e dove quelli esistenti cadono a pezzi o hanno condutture di raffreddamento malconce". Il Mainichi Shimbun è d’accordo e chiede che "oltre a proseguire l’inchiesta su quanto è accaduto, vengano ispezionate le altre centrali".
Le falle nei sistemi di sicurezza sono sottolineate dal Japan Today: "I recenti problemi di sicurezza hanno fatto aumentare la diffidenza nei confronti del nucleare. Il Giappone si stava riprendendo da una serie di incidenti e di scandali in cui sono coinvolte le società di manutenzione che hanno omesso di indicare il deterioramento degli impianti. E questo accade in un paese dove il 40 per cento dell’energia elettrica proviene dalle centrali nucleari". In Europa il britannico Financial Times nota che il nucleare esercita "un’attrazione inossidabile" in molti paesi. L’uso dell’energia atomica, secondo il quotidiano della City londinese, è tornato al centro del dibattito politico a causa dei timori sollevati dai costi ambientali e finanziari legati ad altre fonti energetiche.