Home > Presidio antifascista a Fontanella

Presidio antifascista a Fontanella

Publie le sabato 31 luglio 2004 par Open-Publishing

Il Sindaco di Fontanella vorrebbe cancellare il nome di alcune vie e piazze. Un’operazione costosissima e fastidiosa per i cittadini: cancellare Martin Luther King e Piazza 26 Aprile (a Fontanella la liberazione e’ arrivata un giorno dopo) per dare spazio a Piazza Vittoria e al Podestà di Fontanella. Solo due esempi, su cinquanta.
Le istituzioni utilizzate per fare propaganda, la peggiore propaganda, cancellando dalle strade le ricorrenze e le persone che incarnano i valori della resistenza al regime, della pace e della democrazia.

L’ANPI di Bergamo, i partiti del Centro Sinistra, i sindacati e le associazioni democratiche di Bergamo hanno organizzato un presidio a Fontanella Lunedi’ 2 agosto. Andiamoci in tanti.

FONTANELLA AL PIANO E IL SUO PODESTA’

L’IDENTITA’ DEL SINDACO E LA NOSTRA

LUNEDI 2 AGOSTO, h. 21

PRESIDIO ANTIFASCISTA

Fontanella al Piano, p.zza 26 Aprile
ritrovo alle h. 20,45 in via Roma

Il 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna esplose una bomba che causò 85 morti e 200 feriti. L’attentato, che avvenne poco più di un mese dopo la strage di Ustica, fu il più grave della storia italiana e rappresentò il crimine più orrendo mai commesso in Italia dalla destra eversiva. Due fascisti furono condannati come esecutori materiali della strage, e dieci anni furono inflitti per calunnia pluriaggravata a Licio Gelli e agli ufficiali del SISMI controllati dalla loggia P2.

Nel 2000 la maggioranza di centro destra del Consiglio Comunale di Bologna approvò un ordine del giorno in cui si chiedeva di eliminare la parola"fascista"dalla lapide sulla stazione che ricorda la strage del 1980. Inoltre, alcuni mesi prima vi era stato il tentativo di modificare lo statuto comunale eliminandone il riferimento alla Resistenza. Entrambe le iniziative fallirono, per la durissima reazione dell’opposizione e della città.

Vi è tutta una serie di iniziative nei comuni amministrati dal centro-destra, in particolare quelli guidati da Alleanza Nazionale, che hanno l’obiettivo dichiarato di rimodellare la coscienza e l’identità della collettività; persino attraverso i nomi delle strade si cerca di ridefinire i simboli della identità nazionale- per riscrivere la storia a proprio uso e consumo. Molti esponenti di AN sembrano essere impegnati a cambiare nome a vie e piazze, o a ricordare un qualche gerarca locale. Ciascuno di questi atti, singolarmente considerato, può anche sembrare di scarso rilievo, ma è la loro ripetizione che indica l’esistenza di un problema.
Il problema è che il fascismo, per questa gente, è ancora il luogo della memoria e dell’identità.

Questo è ciò che è avvenuto anche a Fontanella. L’operazione è stata condotta facendo ricorso a bugie, come quella del fantomatico"obbligo" alla rinumerazione delle strade; sono state utilizzate argomentazioni capziose, per esempio il sindaco ha citato alcuni dei nuovi nomi proposti per dimostrarne l’autorevolezza: ma è evidente che i singoli nomi potrebbero non rappresentare nulla, mentre è l’insieme dei nuovi nomi proposti che definisce simbolicamente una identità.

Si tratta dell’identità del sindaco e della sua giunta, non di quella della collettività: infatti dalla proposta sono stati espunti sia il nome della piazza che ricorda la data della Liberazione che quello di Martin Luther King.

Del resto lo stesso Sindaco lo ha ammesso quando, nel corso di una intervista, ha dichiarato che la vicenda dei nomi delle strade " risente di una appartenenza politica in cui questa Amministrazione si riconosce e di cui non ha mai fatto mistero…"
Siamo stati tutti così informati del fatto che questo signore non si considera sindaco di tutti i cittadini, ma solo di quelli che ne condividono l’appartenenza…

Ma ci sono anche altri cittadini.
Sono quelli la cui identità civile si definisce nella Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza; quelli che pensano che il futuro da costruire abbia le sue basi nell’antifascismo, ai cui valori fecero riferimento persone di provenienza e culture diverse.
Quelli che ritengono che la difesa di quei valori sia particolarmente importante oggi, nel momento in cui il centro destra cerca di minacciarli e comprometterli attaccandone le massime espressioni, la Costituzione e lo Stato di Diritto: basta pensare alle politiche del centro-destra sulla scuola, l’informazione, la giustizia, il lavoro.

Il Sindaco sappia che la guardia non verrà abbassata.

Aderiscono:

ANPI Bergamo ; Comitato antifascista Bergamo ; Comitato familiari vittime della strage di Piazza della Loggia ; FonatellaWiva ; CGIL-CISL-UIL ; ARCI ; Ass.ne per il rinnovamento della sinistra ; Prekpoint Bergamo ; Democratici di Sinistra ; Italia dei Valori ; Margherita ; Partito dei Comunisti Italiani ; Rifondazione Comunista ; VERDI ; Sinistra Giovanile ; FGCI ; Giovani Comunisti ; Coll. Stud. "Opinon"- Ist. Don Milani Romano di Lombardia ; CUB-Bergamo ;