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Prosciolti quelli della Diaz: intervista a Lorenzo Guadagnucci

Publie le mercoledì 4 febbraio 2004 par Open-Publishing

COMITATO VERITA’ E GIUSTIZIA PER GENOVA

www.veritagiustizia.it - info@veritagiustizia.it

comunicato stampa

Intervento di Lorenzo Guadagnucci, autore di "Noi della Diaz", membro del
Comitato Verità e Giustizia per Genova

"Abbiamo dovuto attendere due anni e mezzo, ma con l’ordinanza di
proscioglimento per l’ultima accusa rimasta, usciamo da questa vicenda a
testa alta. Non si può dire altrettanto per i poliziotti che parteciparono
a quell’operazione. Chi eseguì materialmente tulle le violenze si è salvato
per avere agito a volto coperto: gli agenti erano mascherati e non è stato
possibile identificare nessuno dei picchiatori. Oggi sono sotto inchiesta
capisquadra, funzionari e dirigenti, in tutto trenta persone: saranno
probabilmente processati. Alcuni stanno cercando, appigliandosi a cavilli
formali, di ritardare i tempi del processo attraverso lo spostamento degli
atti a un’altra procura. Nessuno dei dirigenti, soprattutto, ha avuto il
coraggio civile di affrontare l’inchiesta nell’unico modo accettabile per
un servitore dello Stato che abbia rispetto per le istituzioni che
rappresenta: cioè dimettendosi dagli altissimi incarichi al vertice della
polizia di Stato.

Ho un ricordo molto nitido di quella notte. Appena uscito dalla Diaz,
legato a una barella e con entrambe le braccia steccate, mentre
attraversavo il cortile della scuola in mezzo a decine di poliziotti con
caschi e manganelli, a gente ferita e sanguinante, ricordo bene di avere
notato un gruppo di persone, vestite in giacca e cravatta. Parlavano fra
loro, telefonavano, davano ordini: vestiti in quel modo, e agendo con quei
modi, sembravano degli alieni. Oggi so chi erano. Basta scorrere l’elenco
degli indagati nell’inchiesta contro i poliziotti per il blitz alla Diaz.
Provo vergogna, come cittadino, per la condotta che queste persone hanno
tenuto dopo quella notte: invece di riconoscere l’evidenza dei fatti e di
affrontare responsabilmente i processi senza occupare i posti di potere che
ancora mantengono, tentano di sfuggire alla giustizia.

Provo vergogna al
pensiero che molti di loro, nonostante l’inchiesta aperta e il processo in
arrivo, siano stati addirittura promossi a incarichi ancora più prestigiosi
e delicati. Avere partecipato a un’operazione vile e illegale, conclusa con
93 arresti compiuti falsificando le prove e con oltre ottanta feriti, è
stato evidentemente giudicato da qualcuno un titolo di merito, da premiare
con una promozione. Ma nonostante le importanti poltrone che occupano,
queste persone non possono tenere alta la testa, come abbiamo sempre fatto
noi".

Lorenzo Guadagnucci

Tel 3803906573