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Rissa alla Camera, Lusetti all’ospedale

Publie le sabato 31 luglio 2004 par Open-Publishing

Il reggiano, vicepresidente della Margherita, è finito in infermeria per aver ricevuto un pugno in faccia da qualche deputato della Lega

Ancora tafferugli tra maggioranza e opposizione in un’aula parlamentare, ancora uno scontro duro tra la presidenza di Montecitorio e i leghisti. Con Pierferdinando Casini che espelle un parlamentare del Carroccio, Davide Caparini, e poi commenta così: "Siamo alla follia, siamo all’impazzimento generale. Questi comportamenti sono inaccettabili in qualsiasi consesso democratico. L’ufficio di presidenza (già convocato per le 13,15, ndr) applicherà sanzioni chiare, come ha fatto in passato".

Casini non nasconde la sua forte irritazione per la bagarre che lo costringe a interrompere i lavori dell’assemblea durante l’esame del decreto Alitalia.
Una seduta che avrebbe dovuto essere tranquilla, almeno sulla carta, e che invece subito si accende, con una grande conflittualità tra i banchi del centrodestra e del centrosinistra. In particolare, alcuni deputati leghisti vengono alle mani con alcuni deputati della Margherita: Caparini (Lega) lascia il suo posto per avvicinarsi a Roberto Giachetti (Margherita). Si accende una rissa, coi due che vengono divisi dai commessi.

A farne le spese fisicamente Renzo Lusetti, finito in infermeria per aver ricevuto un pugno in faccia da qualche deputato della Lega nei tafferugli avvenuti in aula alla Camera. Lo riferiscono in assemblea Maura Cossutta (Pdci) e Giovanni Russo Spena (Prc). L’opposizione ha poi abbandonato l’aula della Camera per protestare contro l’aggressione al vicepresidente reggiano. Deserti i banchi della Margherita, tra i banchi dei Ds solo i parlamentari iscritti a parlare sugli emendamenti.
E’ a questo punto che Casini espelle Caparini e sospende la seduta.

A far accendere il diverbio, le affermazioni del leghista Dario Galli nei confronti di Chiara Moroni (nuovo Psi), riguardo al passato socialista della parlamentare. E, subito dopo l’espulsione, lo stesso Caparini rincara la dose: "Sono sceso a Roma proprio perché non ne potevo più delle nefandezze dei socialisti della prima Repubblica. Quando ho sentito difendere quei socialisti in aula sono scattato. E’ intollerabile e amorale che qualcuno li difenda".

Dal canto suo, Casini difende con forza la Moroni: "Le esprimo la mia personale e affettuosa e istituzionale solidarietà. L’onorevole Chiara Moroni è una donna che ha sofferto e che si fa onore in Parlamento, e l’applauso di tutto l’emiciclo è la dimostrazione di quello che noi pensiamo di lei". E per la parlamentare del Nuovo Psi c’è anche l’applauso delle opposizioni.

La tensione dunque resta alta. Come già dimostrato dallo scontro di ieri in conferenza dei capigruppo, sul calendario della discussione del federalismo. Scontro che ha portato a un altro duro confronto tra Carroccio da un lato, Casini e Udc dall’altro. La battaglia continua.

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