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Rotaie per il materiale non deperibile

Publie le giovedì 12 agosto 2004 par Open-Publishing

COME MAI LE FERROVIE ITALIANE RICORRONO QUASI ESCLUSIVAMENTE AL TRAFFICO SU GOMMA (CAMION) ANCHE PER IL TRASPORTO DI MATERIALE NON DEPERIBILE?!

Nel comunicato del WWF si possono leggere varie proposte. E’ visibile a tutti il forte aumento di traffico (auto e camion) e la congestione che affligge le vie di Bologna e la tangenziale ha raggiunto livelli insostenibili.

I cittadini di Bologna, soprattutto quelli che vivono vicino all’autostrada/tangenziale, preferiscono sicuramente spostare la linea di percorrenza altrove e chiaramente gli abitanti dei comuni coinvolti non gradiscono l’intrusione.

Riprendo quindi con piacere la frase "l’unico modo di far respirare Bologna è quello di diminuire il traffico su gomma a favore di quello su rotaia (ferrovia, metro o tram)".

Basta immettersi in qualsiasi superstrada a lunga percorrenza per accorgersi che qualcosa non va. Lunghe file di camion tra le auto rallentano la viabilità e fanno pensare, in modo troppo evidente, ad un Paese che ha puntato sul traffico su gomma anche per il normale trasporto di merci non deperibili. C’è da chiedersi se i camion che ti trovi davanti, spesso obsoleti, residuati di altri tempi non certo al passo con le innovazioni tecnologiche meno inquinanti, boccheggianti un intenso e puzzolente fumo nero, siano soggetti al controllo dei fumi e delle immissioni in atmosfera di gas inquinanti. Non vorremmo che questa fosse solo una prerogativa per le auto, tanto per incassare proventi dalla solita categoria/subente senza interferire sui costi commerciali dei camionisti (parte attiva del mondo economico e compartecipi di quel sistema di trasporto che fa lievitare i prezzi al consumo a dismisura).

Quindi quando si parla di ridurre il traffico su gomma non ci si può dimenticare dei camion. Non capiamo quindi la politica delle Ferrovie italiane che ha distrutto migliaia di carri merci ancora perfettamente utilizzabili ed in uso, senza sostituirli, invitando indirettamente le ditte private e gli impianti ferroviari stessi ad utilizzare il trasporto su gomma. Colmo dell’ironia!! Quindi maggiore inquinamento e apertura all’aumento indiscriminato dei prezzi di trasporto collegati al petrolio.

Chi è costretto a pagare questi costi anche ecologici?!

Chiaramente il cittadino che quindi azzarda qualche consiglio di semplice buon senso: ripristinare il trasporto delle merci non deperibili su rotaia.

Cosa ne pensate?!

Ciao Angela Donati - Bologna (11-08-07)


Ricevo questo comunicato stampa dal WWF e giro ...

Comunicato Stampa 30 luglio 2004

Il Passante Nord è il male maggiore

La replica del WWF ad un articolo sull’Unità di oggi

Sulla prima pagina della cronaca regionale de l’Unità di oggi
l’esponente dei DS di Bologna Paolo Serra critica la proposta
alternativa al cosiddetto Passante Nord elaborata dai Comitati di
cittadini e sostenuta da WWF e Legambiente, concludendo che il Passante
rimane il male minore.

Nell’articolo inizialmente fa i complimenti all’idea di Comitati e
ambientalisti, riconoscendo come suo principale merito quello di non
causare un ulteriore consumo di nuovo territorio, poi però rimprovera
agli estensori della stessa proposta di ignorare completamente il suo
effetto urbanistico.

Siamo del parere che sia Serra a non avere le idee chiare. E’ proprio
l’effetto urbanistico del Passante Nord quello che ci preoccupa
maggiormente ! Quando il WWF parla di "consumo del territorio" non
intende soltanto la striscia di terreno che verrà irrimediabilmente
perduta sotto il nastro d’asfalto autostradale che taglierà in due la
pianura bolognese. Per noi "consumo del territorio" è la miriade di aree
di espansione commerciale, industriale e residenziale che vedremo
inevitabilmente spuntare come funghi attorno agli svincoli. Per noi
"consumo del territorio" sono anche gli 8.000 ettari a fianco
dell’autostrada che verranno sottratti ad un’agricoltura biologica e di
qualità. Tutto ciò per spostare di pochi kilometri una parte minimale
del traffico che passa attualmente sul sistema viario
autostrada-tangenziale.

Serra si accorge che "Bologna ha bisogno di respirare" e per consentire
ai suoi cittadini di farlo non trova di meglio che spostare il problema,
il traffico, altrove, cioè facendo respirare una parte dello smog a
qualcun altro. Serra fa finta di non sapere che i cittadini che vivono
vicino alla tangenziale, se e quando sarà ultimato il Passante Nord (fra
15 anni, se tutto va bene), non si accorgeranno nemmeno della
diminuzione del traffico. L’unico modo di far respirare Bologna è quello
di diminuire il traffico su gomma a favore di quello su rotaia
(ferrovia, metro o tram) e per farlo bisogna ripensare integralmente la
mobilità bolognese per costruire quello che serve perché serve e non
perché qualcuno chiede di spendere il denaro pubblico comunque.

Il WWF in questi giorni ha incontrato i gruppi di Margherita, Verdi e
Rifondazione Comunista per esporre la proposta dei Comitati, sostenuta
assieme a Legambiente, e per chiedere che le alternative sulla mobilità
bolognese sia valutate in un concorso di idee aperto a tutti e sulla
base di proposte aventi pari dignità. Nelle prossime settimane abbiamo
intenzione di confrontarci anche con gli altri partiti e con chiunque
voglia discutere senza pregiudiziali.

Per ulteriori informazioni:

Massimo Montanari

(ariaincondizionata)