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INCONTRO PUBBLICO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
CONTRO LA GUERRA IN IRAQ
IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE
CHE SI TERRÀ A ROMA SABATO 20 MARZO 2004
Interverrà Mario Agostinelli, del Forum Mondiale delle Alternative
"Contro la guerra dell’impero, per la pace dei popoli" è il titolo dell’incontro pubblico organizzato da Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti di Vigevano per venerdì 12 marzo 2004 con inizio alle ore 21 presso la sala Leoni di corso Garibaldi 71 a Vigevano (Pavia). L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con l’associazione culturale Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative di Milano ed in preparazione della manifestazione "contro la guerra in Iraq, per la fine dell’occupazione ed il ritiro delle truppe occupanti e per la pace in Medio Oriente" prevista per sabato 20 marzo a Roma e che vedrà scendere in piazza il popolo pacifista così come avverrà in contemporanea in tutte le capitali del mondo.
Alla serata interverranno Mario Agostinelli, dell’associazione culturale Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative di Milano, e Giuseppe Abbà, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista.
Nel corso dell’incontro verrà anche proiettato, in anteprima, il video "Immagini e parole di un evento straordinario: il Forum Sociale Mondiale di Bombay 2004", a cura di Antonio Pacor e Federico Mininni.
Saranno inoltre raccolte le adesioni per partecipare alla manifestazione del 20 marzo con il pullman organizzato dal Prc della Lomellina.
Si ricorda che chi volesse partecipare può contattare i circoli lomellini del Prc, telefonare al numero 328-2488488 (Antonella e Roberto) o inviare un’email a: prc@comune.vigevano.pv.it. Le adesioni si ricevono fino a lunedì 15 marzo.
Il prossimo 20 marzo, ad un anno dall’inizio della guerra in Iraq, risponderemo all’appello del movimento per la pace degli Stati Uniti che chiede di tornare a riempire le strade di tutto il mondo per fermare la guerra e l’occupazione.
Torneremo in piazza, a Roma, dopo aver attraversato l’Italia, con carovane di pace dal sud e dal nord, mentre altre carovane si recheranno in Medio Oriente chiedendo pace e giustizia.
La guerra in Iraq non si è conclusa e l’occupazione perpetua la guerra e blocca ogni possibile soluzione di pace. Questa guerra è già costata decine di migliaia di vittime civili e militari irachene e più di 500 vittime tra le truppe di occupazione, di cui 19 soldati italiani a Nassiriya; ha comportato distruzioni immani e devastazioni ambientali; ha bruciato miliardi di dollari. Le armi non si sono trovate, di nessun tipo. Gli attentati contro civili inermi si sono susseguiti in molte parti del mondo. Pace e democrazia non sono arrivate né in Iraq, né in Medio Oriente.
Alla dittatura di Saddam Hussein si è sostituita una occupazione militare che trova crescenti resistenze, in diverse forme, da parte della popolazione. Invece di organizzare libere elezioni, Bush e i suoi servi nominano governi dall’alto, privatizzano le ricchezze irachene e aboliscono il codice di famiglia facendo arretrare lo status delle donne. La ricostruzione non è nemmeno iniziata ma sta già avvenendo la spartizione del bottino, innanzitutto il petrolio, tra i paesi "amici".