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SOWETO 1976...RAFAH 2004 - INVITO ALL’AZIONE DA PARTE DEL GIPP
Publie le sabato 29 maggio 2004 par Open-PublishingCare tutte e tutti,
vi invio, qui di seguito, la traduzione italiana del messaggio del GIPP, l’organizzazione di base per la Protezione Internazionale del popolo palestinese. Un appello dopo la distruzione di case a Rafah, che rappresenta la posizione di Mustafa Barghouti.
Ho scritto a Mustapha che, tra i punti espressi nel loro "Invito all’azione", ritenevo il terzo punto, relativo alle sanzioni contro Israele, particolarmente complesso per noi che, pur avendo sostenuto le sanzioni in Sud Africa, eravamo contrari all’embargo in Iraq, tranne che nel caso delle armi e delle spedizioni militari. Penso che, nel caso di Israele, si debba adottare la stessa posizione. Diverso è però il caso dell’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele, il quale prevede, all’articolo 2, la possibilità di sospendere l’accordo stesso in caso di violazione dei diritti umani, sospensione che sostengo e ho sostenuto in più occasioni al Parlamento Europeo.
Penso che sarebbe importante che con tutti i movimenti e le associazioni organizzassimo una seria discussione su come agire comunemente per la ripresa dei negoziati, per porre fine all’occupazione militare israeliana e per la realizzazione della soluzione di due popoli due Stati, o , come dice Marwan Barghouti, "anche di un unico Stato, purché finisca il conflitto".
Per me sarà impossibile, fino dopo le elezioni, essere disponibile per un’assemblea a questo scopo, anche se, in questa campagna elettorale, i temi centrali restano la guerra in Iraq, la situazione in Israele/Palestina e la risoluzione dei conflitti. Mi auguro comunque che, dopo il 13 giugno, potremo incontrarci per definire un programma comune.
Un abbraccio,
Luisa Morgantini
INVITO ALL’AZIONE DA PARTE DEL GIPP
(Grassroots International Protection for the Palestinian People - organizzazione di base per la Protezione Internazionale del popolo palestinese)
SOWETO 1976...RAFAH 2004
Gli ultimi avvenimenti di Rafah riportano alla mente Soweto, Sudafrica, dove nel 1976 centinaia di liceali marciavano protestando contro il sistema razzista dell’Apartheid. In quell’occasione la polizia razzista uccise e feri’ numerosi studenti. La pressione economica unita al boicottaggio e alle sanzioni economiche porto’ alla caduta di quel regimedi Apartheid. Quest’ultimo massacro commesso dall’esercito di occupazione israeliana contro i civili palestinesi di Rafah è coinciso con la costruzione dell’oppressivo Muro di Apartheid all’interno dei territori occupati del 1967 che non soltanto priva i palestinesi della loro terra e delle loro risorse idriche distruggendo i mezzi di sostentamento per migliaia di famiglie e l’ambiente circostante ma rende impossibile la nascita di uno stato palestinese poiché quelle terre continuano ad essere gradualmente erose e divise in ghetti.
Unisciti alle nostre proteste e alle azioni di boicottaggio allo scopo di salvare vite innocenti di israeliani e palestinesi e di far nascere la consapevolezza nelle vostre comunità del pericolo in cui la politica del governo israeliano sta mettendo la sopravvivenza del popolo palestinese, la pace della regione e del mondo intero.
Unitevi a noi con due azioni principali:
1- inizio delle sanzioni contro il governo israeliano
2- invio di delegazioni preposte alla protezione del popolo palestinese. Abbiamo necessità di gruppi di solidarietà numerosi da inviare durante i mesi estivi per partecipare in attività di solidarietà e protezione della gente palestinese.
Ecco alcuni suggerimenti per delle azioni già portate avanti dai nostri sostenitori come forma di protesta e sanzioni contro il governo israeliano:
1-Richiesta di creazione di un tribunale criminale internazionale contro Israele per crimini di guerra
2- Richiesta agli stati di bandire i rappresentanti ufficiali israeliani che hanno sostenuto, lasciato correre, spalleggiato, progettato ed eseguito azioni definite crimini secondo le leggi internazionali inclusi i crimini di guerra.
3- Promuovere azioni per rompere contratti di natura economica, commerciale e di ricerca scientifica con Israele per tutto il periodo in cui Israele violerà questi accordi e/o le leggi umanitarie.
4- Appello al boicottaggio civile a tutte le organizzazioni ed istituzioni civili israeliane ufficiali.
Ci teniamo a sottolineare che queste sanzioni non sono dirette contro il popolo israeliano ma contro il governo israeliano che minaccia la sicurezza e il benessere sia degli israeliani e dei palestinesi, minaccia la possibilità di pace e di una pacifica soluzione due popoli-due stati. Stiamo stati lasciati senza altra scelta che suggerire queste azioni ultimi strumenti possibili contro l’impunità di Israele e le sue violazioni delle leggi umanitarie internazionali.
Grazie per il vostro sostegno in questa situazione cruciale.
Gruppo GIPP
(Traduzione dall’inglese a cura di Sabine B. Mazzoli)