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STRAGE DELLE FOCHE IN CANADA, L’ENPA PROTESTA DAVANTI ALL’AMBASCIATA
Publie le giovedì 19 febbraio 2004 par Open-PublishingROMA, 18 febbraio 2004 - Cuccioli di foca arpionati davanti alle mamme e lasciati morire
dissanguati in Canada. Anche quest’anno il Governo di Ottawa ha autorizzato la ripresa della caccia:
le coste canadesi, a marzo, si trasformeranno in un immenso mattatoio a cielo aperto. L’Esecutivo
federale del Canada ha autorizzato lo sterminio di quasi un milione di foche entro il 2005.
Per
protestare contro questa barbara pratica che ogni anno si ripete sulle coste del Nord America,
l’Enpa ha organizzato tre manifestazioni. Domani, 19 febbraio - dalle 18 alle 20, a Roma, dinanzi
all’ambasciata del Canada in Italia, in via G.B. De Rossi, 27 -, una delegazione della Sezione di Roma
della Protezione Animali terrà un presidio di protesta. Nei giorni scorsi sono state centinaia le
mail spedite da cittadini italiani all’ambasciatore canadese in Italia e al Primo ministro del
Canada con le quali si chiede di non autorizzare la ripresa della caccia.
Al presidio saranno
presenti il presidente nazionale dell’Enpa, Paolo Manzi e la presidente della sezione di Roma della
Protezione Animali, Carla Rocchi. Oggi, invece, presìdi a Padova (dalle 18 alle 20, in Riviera
Ruzzante, 25) e a Sulmona (il volantinaggio è in corso da questa mattina), dinanzi ai Consolati canadesi,
organizzati dal Coordinamento regionale Enpa del Veneto e dalla sezione provinciale dell’Aquila
della Protezione Animali.
In Canada, la caccia alle foche viene autorizzata ogni anno dal Governo. I
cacciatori arpionano gli animali e li spellano vivi per non rovinare la pelle. Le foche muoiono
così dissanguate dopo lunghe, atroci sofferenze.