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Scajola invitato a Genova. Agnoletto : « Ha ragione l’Unità, non è cosa »
Publie le giovedì 26 agosto 2004 par Open-Publishingdi Red
Da sempre le Feste de l’Unità segnano la ripresa dell’attività politica autunnale. E proprio per questa loro funzione diventano "teatro" di un confronto politico che va ben al di là della forza politica che organizza l’evento. E’ sempre stato così. Stavolta però a Genova sono stati invitati, per alcuni dibattiti, Scajola, all’epoca della morte di Carlo Giuliani - proprio qui a Genova - ministro dell’Interno, il ministro Maroni e l’avvocato di Berlusconi, Pecorella. E - ha scritto il condirettore de l’Unità, Antonio Padellaro, « ci colpiscono questi tre nomi ». Colpisce la loro presenza « per la forte connotazione politica dei tre personaggi, per la assoluta determinazione con la quale, in ruoli diversi, hanno in questi tre indimenticabili anni, espresso il peggio del berlusconismo al potere ».
L’editoriale ha aperto una polemica, col responsabile delle Feste de l’Unità, conclusa da Furico Colombo, direttore de l’Unità.
Ma oggi anche Vittorio Agnoletto chiede ai Ds di cancellare l’invito « al responsabile politico delle torture di Bolzaneto e dell’assalto alla scuola Diaz ». « Desidero esprimere tutta la mia solidarietà alla direzione de l’Unita » per avere, tra l’altro, sollevato, mostrando ancora una volta la propria autonomia, il caso Scajola », scrive Agnoletto. E rivolge un appello ai dirigenti dei DS : « cancellate l’invito indecente a Scajola ». « È innanzitutto un’ulteriore dolorosa ferita inferta a quelle migliaia di cittadini che hanno subito, sui loro corpi, la repressione scatenata, in occasione del G8 - ha detto Agnoletto - ma è anche un’offesa per i tanti che a Genova, come in tutt’Italia, attendono ancora che sia fatta verità e giustizia ».
Secondo Agnoletto « le giustificazioni degli organizzatori della festa, che rivendicano il diritto-dovere di confrontarsi con chiunque, peggiorano la situazione : errare humanum est, perseverare diabolicum. Scajola non è uno qualunque - dice ancora il parlamentare europeo - è il responsabile della più forte repressione scatenata negli ultimi decenni in Europa occidentale ; è il responsabile politico delle violenze praticate, contro un corteo regolarmente autorizzato, dai carabinieri il 20 luglio 2001, violenze che culminarono con l’uccisione di Carlo Giuliani ; è il responsabile politico delle torture di Bolzaneto e dell’assalto alla scuola Diaz ».
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=37197