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Scontri in piazza, i Ds accusano "Aggressione di stampo fascista"

Publie le sabato 20 marzo 2004 par Open-Publishing
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Prima la contestazione al leader della Quercia, poi i tafferugli

Zingaretti: "Avevano il chiaro intento di colpire e ferire"

I Disobbedienti: "Siamo contenti di aver cacciato Fassino"

Al segretario la solidarietà di Boselli, Epifani e Bondi

ROMA - Pacifisti, ma con bottiglie, lattine e aste di bandiere da lanciare contro i militanti dei Ds che partecipano al corteo di Roma. La contestazione a Piero Fassino durante la manifestazione per la pace e gli incidenti che ne sono seguiti vengono definiti a caldo dal segretario romano della Quercia, Nicola Zingaretti, una "selvaggia aggressione contro donne, anziani e studenti", sferrata "senza alcun motivo da un gruppo di esponenti, immaginiamo, di alcuni centri sociali di Roma".

"Hanno lanciato bottiglie, aste di legno e lattine ad altezza uomo - aggiunge Zingaretti - con il chiaro intento di colpire e ferire partecipanti al corteo, una aggressione di stampo fascista che non turberà minimamente la nostra ferma volontà di continuare a batterci per la pace".

Più tardi, in una nota ufficiale,e la segreteria dei Ds, ricordando che "il gruppo dirigente del partito ha partecipato alla manifestazione sfilando in un corteo, che dopo oltre tre ore dalla partenza vedeva ancora la coda ferma a Piazza della Repubblica"; sottoliena la sua indignazione per il fatto che a turbare una giornata del genere "sia intervenuta un’aggressione squadrista verso militanti dei Democratici di sinistra, e tra questi verso donne, anziani, studenti: un gesto fortunatamente isolato, ma tanto più grave perchè ricercato e preparato da giorni".

Mentre Fassino nega di aver abbandonato il corteo in seguito all’episodio ("Anche altre volte ho partecipato a manifestazioni solo per una parte di esse"), i Disobbedienti esultano per "averlo cacciato". E il loro leader romano fornisce la sua versione dell’accaduto:

"La gente ha contestato Fassino e il servizio d’ordine dei Ds ha reagito malamente, così sono stati cacciati via, e noi siamo contenti che sia uscito da una manifestazione dove non era ben voluto".

Getta acqua sul fuoco, invece, il leader dei Cobas Piero Bernocchi, secondo il quale "si è trattato di un elemento del tutto secondario rispetto alla grandiosità del corteo".

Al segretario della Quercia arriva intanto la solidarietà di D’Alema, Veltroni, del leader dello Sdi Enrico Boselli, secondo il quale "non è stato contestato dai veri pacifisti, ma da una ristretta minoranza di facinorosi", e di Guglielmo Epifani, che parla di "incomprensibile e intollerabile atto di aggressione".

La Casa delle libertà. Dal coordinatore azzurro, Sandro Bondi, un comunicato in cui si esprime solidarietà al segretario Ds, "vittima di una vera e propria aggressione". Mentre il ministro del Welfare Roberto Maroni definisce "poco pacifiste" le contestazioni dei Disobbedienti, per poi però aggiungere che Fassino "ci ha messo del suo con un atteggiamento ambiguo che non è stato nè contro la guerrà nè a favore dell’intervento".

La Repubblica

Messaggi

  • A parte questo episodio di Fassino,sottolineato soprattutto dalla maggioranza per sostenere la tesi della divisione della sinistra,la manifestazione si è svolta nella massima serenità,anche se un po caotica per la difficoltà di avanzare anche se di pochi passi da piazza Esedra.L’immobilità è durata un’ora è mezza,talmente era la gente che partecipava alla manifestazione.Per poter entrare nel corteo si sono dovute imboccare delle strade laterali .E si stava comunque fermi.La manifestazione era di un’imponenza che non si può neanche immaginare.Vi si confluiva da tutte le strade laterali.Avrebbe potuto succedere di tutto,perchè mancava un servizio d’ordine.Non c’erano poliziotti.In compenso con i verdi manifestavano anche i Carabinieri.Dov’erano i poliziotti?Erano in assetto militare,in doppi cordoni e spiegamento di mezzi,a presidiare Palazzo Grazioli,la casa di Berlusconi.Ecco dov’erano i poliziotti.Ma non c’è stato bisogno di loro.Tutto si è svolto nel modo più civile,festoso.Evidentemente il terrorista pericoloso risiede a Palazzo Grazioli,ma è difeso dalla polizia di stato