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Scontri per coltivazioni soia, vittime

Publie le lunedì 1 marzo 2004 par Open-Publishing

soia, pesticidi e polizia

Gravi incidenti fra forze di polizia e piccoli coltivatori che si oppongono
all’uso industriale di insetticidi in vaste estensioni di coltivazione di
soia hanno causato oggi nella provincia paraguaiana di Caaguazù, 300
chilometri ad est di Asuncion, almeno due morti e numerosi feriti.

Gli incidenti sono in realtà cominciati ieri quando gruppi di contadini hanno
cercato di bloccare l’irrorazione di antiparassitari da parte dei proprietari
di vaste estensioni di terreni, adducendo motivi ambientali. Nelle ultime
ore, di fronte all’arrivo di altri contadini, le forze dell’ordine hanno
cercato di bloccare le strade, non potendo evitare però nuovi incidenti.

In passato le polemiche vertevano sul fatto che un sempre maggior numero di
piccoli coltivatori, di fronte alle difficoltà economiche generate dalla
siccità, erano costretti a vendere le loro proprietà a latifondisti
provenienti dal Brasile o a famiglie di mennoniti, che hanno nella regione
una storica colonia.

I produttori di soia respingono le accuse di contaminazione e replicano
sostenendo di essere vittime di una campagna a senso unico a favore degli
agricoltori minori. La soia è attualmente la principale coltivazione del
Paraguay, producendo su 1.700.000 ettari oltre cinque milioni di tonnellate
di prodotto.