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Se esiste un movimento contro la guerra sabato bisogna scendere in piazza
Publie le mercoledì 8 settembre 2004 par Open-PublishingQuesta storia dell’unità nazionale è quanto di peggio può accadere, serve
solo a legittimare chi ha sposato la guerra come metodo di governo.
E’
invece necessario, a mio avviso, un salto di paradosso evitando
inesistenti contrapposizioni nazionali… altro che iracheni (terroristi)
contro italiani (buoni), qui la contrapposizione è tra cultori della
guerra e movimento contro la guerra.
Ben più di un dubbio sorge sugli avvenimenti di ieri?
Un attacco mirato.. 20 uomini in uniforme (sich!) che prelevano su
commissione? (di chi?).
Hanno rapito 2 italiane, titolano i giornali! Ma sarà così?
Oppure hanno rapito due che erano apertamente contro la guerra (globale)?
A chi giova ciò viene da chiedersi?
Davvero qualcuno può pensare di far pressioni sul governo italiano rapendo
due persone, più facili da annoverare tra gli oppositori che tra gli
amici?
Oppure il messaggio ha un altro sapore?
Non c’è più spazio per chi è
contro la guerra globale, permanente, quotidiana, divenuta ormai forma di
governo e dominio e nemmeno per chi non accetta di rappresentare il
capitalismo compassionevole tanto caro a Bush (quello degli affari sulle
ricostruzioni e sulla solidarietà) o se preferite il volto umanitario
dell’impero?
Forse non sapremo mai chi davvero ha gestito l’operazione di ieri a
Baghdad, come mai abbiamo saputo la verità su Ilaria Alpi ed anche se si
trattasse di qualche gruppo locale il discorso cambierebbe poco!
A guardare i mass media l’impressione che se ne ricava è che questo episodio
viene gestito come legittimazione della guerra, dell’occupazione militare,
sulla pelle di chi la guerra non l’ha vuole ed ora si trova sequestrata!
Ancor più sciocco sarebbe lasciare l’iniziativa al Berlusca (non si tratta
mica di legionari postmoderni)?.. come se si trattasse di un contenzioso
tra iracheni e italiani?.
La realtà è che si tratta di un contenzioso con il movimento contro la
guerra e se una diplomazia deve e può muoversi che sia dal basso e non
certo governativa?.
Che sia il movimento contro la guerra a far sentire la sua voce ed a
scendere in piazza, ad aprire il contenzioso, non solo perché è giusto,
necessario, possibile riportare a casa due sue "militanti" (perdonatemi
il
termine ), ma per fermare quello stillicidio di corpi e menti che la
guerra produce in tutto il mondo, per fermare le occupazioni e le bombe
che uccidono e distruggono vite altrettanto importanti anche se di
nazionalità diversa dalla nostra.
Per questo sarebbe auspicabile, necessario, indispensabile, SABATO
SCENDERE IN PIAZZA, in tutte le piazze d?Italia, adesso, ora, subito!
Spero che l?invito venga raccolto e se così ci vediamo sabato in piazza.
Saluti e baci
Paolo Punx