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Sento il bisogno di salutare Ckien Sadr, il giovane senagalese...

Publie le giovedì 19 agosto 2004 par Open-Publishing

da Luisa Morgantini per Ckien Sadr

Oggi, 19 agosto 2004, alle ore 19, saro’ nel piccolo cimitero di Donoratico.

Sento il bisogno di salutare Ckien Sadr, il giovane senagalese che non ha
mai potuto vedere ed abbracciare la sua bambina nata dieci mesi fa, morto
trascinato da un onda del mare.

Spero siano in molti a sentire questo bisogno

Le autorità locali si sono fatte responsabili della cerimonia e di non
lasciare nell’indifferenza il gesto di Ckien, ora simbolo di una umanità
dolente ed esclusa. Non mi meraviglia che Ckein si sia gettato in acqua per
soccorrere un uomo che stava annegando, non mi è sconosciuta l’istintiva
generosità, la solidarietà che hanno portato Ckein a fare quel gesto che gli
è costato la vita, non importa se non aveva dubitato un attimo di potercela
fare, ha visto una persona in pericolo e non ha esitato ad aiutarla. Mi
infastidiscono invece gli stupori e le meraviglie di tanti giornalisti che
scoprono che un senegalese, giovane, che lavora da quattro anni in Italia,
possa aver rischiato e dato la vita per salvare quello che per lui era "uno
straniero".

Non riesco a capire cosa sia successo all’uomo che ha salvato, perchè se ne
è andato, perchè non risponde all’invito del fratello di Sheik che dice "lo
abbraccerei perchè in quell’uomo c’è ormai una parte di mio fratello". Forse
all’inizio ha avuto solo paura ed era sotto choc, forse non ha capito cosa
fosse successo, forse adesso non riesce a sopportare di essere stato
giudicato e di farsi ancora giudicare. Confesso di sperare che si faccia
vivo con la famiglia di Cheik nell’anonimato, ma che si faccia vivo. Forse
invece la sua è semplicemente indifferenza, persona parte di una società di
individui che pensa che tutto gli sia dovuto, che non esistono gratitudine e
riconoscenza.

Sono grata alle comunità locali che hanno dare valore al gesto e al
sacrificio di Sheik e adottare a distanza la famiglia di Sheik, di farsi
carico del trasferimento della bara, di lasciare un segno nelle strade
delle città del nome di Cheik.

Mi unisco a loro e chiedo, per chi lo vorrà fare, un gesto concreto:
contribuire all’adozione a distanza della bambina di Cheik, perchè possa
crescere ed andare a scuola,ed a formulare un progetto per la moglie perchè
possa avere un attività che la renda autonoma.

Il numero conto corrente bancario aperto presso la Cassa di Risparmio di
Livorno * Via Alfieri

Abi 06015 * cab 13901 è 00000129 intestazione "un aiuto alla famiglia di
Cheik".

Dare valore a Ckein ed al suo gesto è un operare concreto contro
l’indifferenza e il razzismo.

Piccoli passi per fare in modo che il nostro paese sia un paese
dell’accoglienza e non del rifiuto.

Luisa Morgantini

Parlamentare Europea.