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Sokos su CPT e barbiturici

Publie le venerdì 23 gennaio 2004 par Open-Publishing

L’associazione Sokos sullo scandalo di Bologna CPT

"In merito a quanto apparso sui quotidiani circa le denunce da parte di
alcuni detenuti all’interno del cpt di bologna (somministrazione occulta
di sedativi nel cibo) e alla perquisizione ad opera dei carabinieri dei
Nas, come medici impegnati da anni nel garantire l’assistenza ad immigrati
ed emarginati riteniamo necessario stigmatizzare una pratica che, qualora
confermata dalle indagini in corso, violerebbe i diritti fondamentali dell’uomo.
Si configurano due scenari entrambi fortemente deprecabili: da un lato la
violazione del principio medico - legale del consenso da parte del paziente
al trattamento sanitario, dall’altro l’utilizzo di farmaci come il fenobarbiotal
il cui impiego a scopo sedativo non è indicato nella corrente pratica
medica.

In attesa dell’esito delle indagini crediamo che sia necessario sospendere
immediatamente la convenzione in essere tra la Prefettura di Bologna e la
Croce Rossa Italiana per la gestione dei servizi all’interno del centro.
E’ necessario inoltre informare i detenuti su quanto accaduto e soccorrerli
presso una struttura sanitaria adeguata sospendendo le pratiche di espulsione.

Crediamo che sia d’obbligo ora più di prima che vengano svolte indagini
in tutti i centri per verificare il rispetto dei diritti umani e l’eventuale
somministrazione di farmaci a scopo sedativo come prassi per la gestione
dei centri.

Da tempo denunciamo, insieme a molti altri, il trattamento disumano e degradante
riservato ai migranti rinchiusi nei cpt e ne chiediamo la chiusura. I cpt
sono stati istituiti in violazione dei diritti umani e le pratiche al loro
interno non possono che essere coerenti con la loro origine."

Associazione Sokos
per l’assistenza sanitaria ad emarginati ed immigrati

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