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Sparito nel nulla Cesare Battisti, forse è in fuga
Publie le lunedì 23 agosto 2004 par Open-PublishingCesare Battisti è sparito nel nulla, probabilmente si è dato alla fuga. L’ex leader dei proletari armati per il comunismo non si è infatti recato sabato 21 agosto presso la Prefettura di Parigi per la consueta firma settimanale. Lo scorso 30 giugno la Chambre de l’Instruction della capitale francese aveva deciso di estradarlo in Italia, dove deve scontare due ergastoli per quattro omicidi, ma in attesa della sentenza definitiva della Cassazione, Battisti era ancora in stato di libertà, ma tenuto all’obbligo della firma.
"Si tratta probabilmente di una defaillance momentanea dovuta al suo stato psichico che è pesantemente peggiorato in questi ultimi tempi - ha affermato Irene Terrel, avvocato dell’ex brigatista - non so dove sia ora ma sono preoccupata per il suo stato di salute, visti anche i recenti certificati medici non rassicuranti".
La Procura generale della Corte d’appello di Parigi ha chiesto l’emissione di un mandato d’arresto per lo scrittore, colpevole di essersi sottratto al controllo giudiziario.
"L’idea che un uomo vada in galera mi rattrista, tuttavia mi auguro che Battisti venga arrestato e consegnato alla giustizia - ha commentato il ministro degli Interni Pisanu - chiunque in Italia avesse l’idea di imboccare la via scellerata del terrorismo, deve sapere che prima o poi sarà raggiunto dalla forza paziente dello Stato".
Una dichiarazione polemica è invece arrivata dal Guardasigilli Roberto Castelli, secondo il quale "con la sua fuga Battisti ha dimostrato quanto fosse strumentale la posizione di quegli intellettuali che difendevano chi è solo un criminale".
"Noi non smetteremo di cercarlo - ha concluso il leghista - restano tuttora validi i mandati di cattura a suo tempo emessi".
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ha invece voluto replicare a coloro che accusano questo Governo, da sempre magnanimo con i condannati di Tangentopoli, di perseguire con particolare durezza Cesare Battisti.
Per il centrista non bisogna "confondere persone condannate con sentenze passate in giudicato per reati di sangue gravissimi con perseguitati politici o indagati per fatti che hanno una matrice politica o ideologica".