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Syriza contro gli aiuti che strangolano Cipro
par Checchino Antonini
Publie le lunedì 18 marzo 2013 par Checchino Antonini - Open-PublishingPanico e conti bloccati nell’isola per il piano della Bce. Tsipras (che vola nei sondaggi): «Misure inaccettabili»
Aiuti capestro da Fmi e Ue - 10 miliardi di euro - a Cipro che risponde tassando i conti correnti, tutti, anche quelli dei piccoli risparmiatori. Scene di panico ai bancomat. Temendo assalti agli sportelli, il governo ordina la chiusura delle banche per l’intera settimana. Ma qualche furbo già sapeva e si è mosso in anticipo per glissare un’eventuale tassa sui depositi da parte del governo di Nicosia (dal 6,75 al 9,9%). Solo nell’ultima settimana centinaia di titolari di conti correnti hanno esportato capitali per quasi 4,5 miliardi.
Il governo ha posto un aut aut: senza un accordo sul bailout, il salvataggio, (e quindi senza prelievo forzoso), il rischio è che il sistema bancario collassi. Il partito comunista Akel ha rifiutato di firmare l’accordo e vuole la rinegoziazione del memorandum con la troika. Analoga la visione dei socialdemocratici dell’Edek che spingono per un ritorno veloce alle valute nazionali. La votazione infatti è prevista per lunedì alle 16 ora locale.
«La decisione dell’Eurogruppo a leadership tedesca è il risultato della furia vendicativa contro il popolo cipriota - fa sapere Alexis Tsipras, leader di Syriza, la coalizione della sinistra radicale, partner di Rifondazione nel partito della Sinistra europea - le misure drastiche in cambio degli aiuti sono inaccettabili e minacciano la stabilità dell’Europa e in nessun caso devno essere applicate a Cipro. Né essere un precedente per altri casi».
Tsipras, di ritorno da un un convegno internazionalista a Londra, propone di costruire un’opposizione popolare europea contro le «strategie criminali della Merkel» a cui s’è accodato Samaras, il premier greco conservatore che Tsipras, stando agli ultimi sondaggi, avrebbe superato in popolarità (44-43%).
Syriza, che potrebbe vincere le prossime elezioni, chiede «una conferenza speciale per i debiti dei paesi europei» che ricalchi gli standard della conferenza di Londra nel 1953, quella che ha eliminato il 60% del debito tedesco all’indomani della II guerra mondiale. «L’Europa deve dimostrare che ha una memoria storica e coscienza della storica responsabilità della Germania».
Sulle montagne russe di sondaggi il principale partito di opposizione, la Coalizione della sinistra radicale (Syriza) è data al 29,5 (+4% in un mese) contro il 28,5% di Nea democratia. Terza Alba dorata, in leggero calo e il Pasok ormai al 7,5% paralizzato anche nella vita interna, non è riuscito ancora a eleggere i 13 membri del suo ufficio politico.