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di Viviana Vivarelli
L’economia del mondo messa in ginocchio da speculatori finanziari, interi paesi stroncati da spregiudicate transazioni, stati grandi come continenti sconvolti da migliaia di dighe imposte arbitrariamente da organismi sopranazionali, protezionismi fiscali usati come arma bellica, società primarie con crak immani che devastano capitali e risorse umane, beni fondamentali come l’acqua privatizzati per l’arricchimento di pochi potentati, e adesso le speculazioni dei futures che fanno levitare il prezzo del petrolio infischiandosene dell’economia del mondo...
Che ha a che fare tutto questo con la civiltà? Che hanno a che fare col diritto la Borsa, i paradisi fiscali, i grandi sistemi bancari, le multinazionali, gli organismi sovranazionali?
Dove non è diritto, è barbarie. E il mondo deve guardarsi dalla barbarie. La barbarie è il contrario del progresso e non salva nemmeno lo status quo, porta il mondo alla rovina, precarizza l’esistente, peggiora ogni rapporto, distrugge risorse, rende il mondo mostruoso per il singolo e per la nazione, propaga le guerre, falsifica l’informazione...
Come può esserci diritto dove non esiste limite o regola? Come possono i partiti del mondo e i governi del mondo tollerare di essere dominati da una struttura basata sulla barbarie? Una struttura anarcoide, che non sottostà a nessun diritto? Che senso può avere che il singolo voti all’interno di uno stato per un partito, per un governo, per un programma, quando poi quel partito e quel governo e quel programma saranno assoggettati all’imperio di organismi sopranazionali che nessuno ha eletto, di cui nessuno conosce i dirigenti, che non obbediscono a norme di diritto comune o internazionale, che non perseguono il bene della maggioranza, che non hanno limite né regola, e che tuttavia hanno la potestà di guidare le sorti dell’economia e dunque del mondo? Che possono decidere la pace e la guerra?
Che senso ha prendere decisioni di politica interna se la BM, il WTO, i GATTS, il FMI... potranno renderle vacue e addirittura potranno punire pesantemente quello stato che si discosta dalle loro pretese?
Che senso ha decidere una programmazione economica nazionale quando speculazioni incontrollate della Borsa aumenteranno a tal punto il prezzo del petrolio da rendere vano qualunque programma di ripresa?
E che senso ha stabilire condizioni di lavoro e di redditività all’interno di una azienda quando i profitti di questa possono essere investiti in speculazioni fuori da ogni controllo e di ogni decenza o imboscati in paradisi fiscali o fatti sparire con marchingegni finanziari così da mandare al fallimento l’azienda stessa e minacciare chi vi lavora?
Questa è barbarie. E’ l’impero dell’illecito, della depredazione, dell’imbroglio, del furto, del cinismo, della legge del più forte, della falsificazione, del crimine. Non e’ diritto. Non è mondo possibile. E’ il peggiore terrorismo. Petrolio è terrorismo. Borsa è terrorismo. Prestito è terrorismo. Brevetto è terrorismo. OGM è terrorismo....
Fino a che i partiti, nel loro programma preliminare, non dichiareranno i loro intenti in ordine al controllo delle società e delle banche, delle transazioni finanziarie, degli investimenti di Borsa, dei paradisi fiscali, degli organismi sopranazionali, della difesa dei beni, servizi e valori fondamentali (acqua, luce, scuola, ospedali, trasporti, frequenze...)... finché non si spremeranno per sostituire a questa anarchia feroce il regno del diritto, della legge e del controllo... tutto quello che diranno avrà il valore di niente.