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Tavola della Pace 2

Publie le giovedì 5 febbraio 2004 par Open-Publishing
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E’ convocata la riunione della Tavola della pace di Trieste venerdì 6 febbraio 2004 presso il Comitato pace e convivenza in via valdirivo 30 col seguente Ordine del giorno:

1) Giornata nazionale della Nonviolenza, lettera al Consiglio regionale.

2) Seminario nazionale 13-15 febbraio.

3) Giornata contro il Muro il 21 febbraio.

4) Assemblea regionale scorsa e Progetto su Costituzione europea e Statuto regionale.

5) Giornata mondiale contro la guerra del 20 marzo ’04.

Inoltre la Tavola ha chiesto di aderire al concerto organizzato da S/paesati al teatro Miela il 13 febbraio, che avrà come ospite l’orchestra di Piazza Vittorio di Roma - vedi qui sotto - gruppo di chiusura della Marcia Perugia-Assisi di quest’anno. Ci è stato chiesto dagli organizzatori di trovare possibilità di pernotto per gli artisti al fine di contenere i costi organizzativi. Oltre ovviamente a fare pubblicità e portare gente...

L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

Quindici elementi provenienti da undici paesi, tre continenti, otto lingue e un solo direttore: Tunisia, Ecuador, Senegal, India, Cuba, Romania, Argentina, Ungheria, Marocco, Stati Uniti e Italia. Quindici musicisti uniti sotto la direzione di Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel - ideatore del progetto. Quindici professionisti la cui scena abituale in molti casi sono le strade o i ristoranti. Quindici voci che si incontrano parlando lingue diverse, ma fondono le proprie musiche, le proprie influenze classiche o popolari, le proprie tradizioni, i propri ritmi.

Un’orchestra di immigrati, un’orchestra del mondo, per viaggiare sulle note dalle Ande al Gange passando per i Balcani e i profumi dell’Africa, per danzare allo sfinimento, per vedersi riflessi in maniera diversa, per ascoltare l’unico esperanto capace di amalgamare le emozioni e abbattere le frontiere: la musica. Un’orchestra da vedere e da sentire. A tutti i costi.

Messaggi

  • Mi fa piacere che l’esperanto sia citato come motore di unita’ dell’umanita’.
    Faccio presente che l’esperanto esiste ancora, e’ parlato e sostenuto da persone
    che hanno molto in comune con gli ideali di pace e mi piacerebbe moltissimo
    che persone, accomunate da ideali di pace, avessero la possibilita’ di conoscersi
    per mezzo di questa lingua, che emoziona tanto quanto la musica.

    Andrea Montagner