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UNA GIUSTIZIA CHE NON VEDE E NON SENTE NON HA VOCE

Publie le venerdì 18 ottobre 2013 par Open-Publishing

22 ottobre 2009: Stefano Cucchi muore, dopo una settimana dall’arresto, nell’ala detenuti dell’ospedale, in isolamento da giorni. Per la corte di assise di Roma muore per "malnutrizione". I segni di un pestaggio, seppur presenti, non sono univocamente riconducibili agli agenti di polizia penitenziaria. Stefano Cucchi era un ragazzo in buona salute, tratto in arresto per possesso di stupefacenti, che è stato ritrovato morto dopo sei giorni di "custodia" dello Stato. Forse, si scrive nella sentenza, potrebbe essere stato picchiato immediatamente dopo l’arresto. Forse, ma non importa, meglio non vedere, non sentire, non dire, e si sentenzia: "è morto di fame". Una giustizia che non sente e non vede è una giustizia senza voce. Tutti possiamo essere Cucchi.

Scatta con Instagram un primo piano del tuo volto bendato/imbavagliato o con le orecchie tappate, aggiungi il tag #iosonocucchi, la foto andrà a comporre un tappeto/mosaico gigante (100mq) con il volto di Stefano, che sarà installato durante il Festival delle Letterature dell’ Adriatico 2013 che si terrà a Pescara dal 08 al 10 Novembre. Oltre all’ hashtag, aggiungi nei commenti un tuo pensiero o un messaggio: i più significativi verranno discussi durante l’evento.

www.iosonocucchi.it