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Un altro pezzo dell’impalcatura è caduto!
par Zag(c)
Publie le sabato 20 aprile 2013 par Zag(c) - Open-PublishingEra stata oggetto di battute da parte dei comici, (quelli militanti di palcoscenico. Guzzanti fratello in questo è stato un grande) , e avevamo anche riso su. Come succede per le battute dell’assurdo . Ma intanto,come spesso succede, la satira, quando è fatta da veri artisti, diventa interpretazione della realtà che il "senso della realtà" soffoca "l’assurdo possibile come realistico". ( diceva qualcuno che nel teatro dell’assurdo ci aveva vissuto)
Il PD, o meglio i suoi dirigenti, vecchi e nuovi, giocano in una partita a perdere. Si ha quasi l’impressione che non vogliano vincere, ne governare questo paese. Hanno cominciato con l’incandidabilità di Berlusconi ( una legge del ’57 ne vieta la sua candidabilità) , poi con la mancata legge sul conflitto d’interessi, e questo sul fronte dell’antiberlusconismo militante. Poi sul piano strettamente politico , all’indomani della salita al Quirinale del premier Berlusconi, la rinuncia al ricorso alle urne che , almeno per quanto possano valere i sondaggi, lo davano come il partito vincente. Questa mossa e il conseguente appoggio , unico fra l’altro con una cocciutaggine e determinazione da masochismo allo stato puro, al governo antipopolare e da macelleria sociale di Monti. Appoggio anche quando all’indomani della astuta mossa berlusconiana della sfiducia , i dirigenti piddini hanno cocciutamente dato. Già a quel tempo sarebbe stato evidente che il PD giocava in una partita dove i due giocatori sono convinti uno di giocare a tre sette e l’altro a tre sette a perdere.
Poi l’assurdo ondeggiare fra una proposta e l’altra , frutto evidentemente di un continuo guerra mai sopita fra l’anima democristiana e l’altra DS all’interno di quel che mai è stato un partito , almeno nel senso tradizionale del termine. Durante la campagna elettorale il suo appoggio incondizionato ad un Monti bis, frutto di un accordo con l’anima "buona" moderata del PDL. Poi visto il flop della lista Monti, il repentino dietro front e la ricerca fino al ridicolo e al parossismo, come di un amante abbandonato ma che non si rassegna, dei grillini.
Ed è diventato ancora piu evidente la partita a perdere che stanno giocando , oggi, per le elezioni del presidente della Repubblica. Rodotà è , nessuno lo può negare, un suo uomo per ideologia, per cultura, per aspirazione, per essere stato e ricoperto ruli di parlamentare e delle istituzioni e persino presidente del nascente PDS! Insomma un suo uomo, che avrebbe da presidente della repubblica sicuramente cercato in ogni modo un governo PD. E infatti ! Proprio per questo i dirigenti piddini hanno cercato un altro nome, un altro personaggio proprio per evitare questo e cercato l’uomo dell’inciucio e del patto segreto e notturno con Berlusconi e Alfano.
L’attuale crisi e frattura insanabile , io penso, del PD viene quindi da lontano. Viene fin dalla sua mai nascita reale , ma solo formale .Sempre nascosta , sempre celata e che il sistema maggioritario aveva in qualche modo mascherato. Oggi che quel sistema si è sfasciato i nodi irrisolti di quell’assemblement vengono al pettine. E con esso , anche il sistema istituzionale , questa baracca tenuta in piedi con lo sputo e dai puntelli degli interessi del finanziar-capitalismo europeo e internazionale.
Grillo e il grillismo non è stata la causa di questo sfacelo, ma solo l’aspetto esteriore , l’effetto. E’ il rendere palese quel che era presente, ma che nessuno voleva vedere e che ancora ci vogliamo nascondere.