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Un militare può davvero morire in tempo di pace a causa dell’uranio impoverito?
Publie le domenica 7 marzo 2004 par Open-Publishing1 commento
MORIRE DI PACE
Un militare può davvero morire in tempo di pace a causa dell’uranio
impoverito?
A un mese dalla morte del Caporal maggiore Melis e cinque anni dopo il primo
reportage (primo in assoluto per la televisione italiana), Report torna
sull’argomento. Cinque anni fa avevamo riportato un solo caso di denuncia,
quello della madre di Salvatore Vacca, morto di leucemia di ritorno dalla
Bosnia. Oggi sono 24 i morti per "Sindrome dei Balcani" e oltre 200 i
malati. Quasi tutti colpiti da tumori al sistema emo-linfatico. I parenti
delle vittime e due associazioni ritengono che quelle patologie siano
causate dalle missioni militari fatte all’estero, e puntano il dito sull’uso
delle armi all’uranio impoverito da parte della NATO.
La commissione medica Mandelli ha escluso una correlazione tra uranio
impoverito e tumori nei soldati. Secondo l’Osservatorio militare quella
relazione è viziata da un errore di fondo che, se fatto in cattiva fede dal
Ministero della Difesa, è da considerarsi un maldestro esempio di
insabbiamento.
Basandosi esclusivamente sui fatti e documenti e tornando sui luoghi delle
missioni in Bosnia e Kossovo, emergono le responsabilità dei vertici
militari che hanno tardivamente avvertito i nostri soldati sul reale
pericolo dell’uranio impoverito, nonostante gli americani usassero le
precauzioni dal ’95. Oggi assicurano di essere adeguatamente protetti e
controllati al ritorno dalle missioni. Appunto: come tornano dalle missioni
in Iraq e Afghanistan i nostri soldati visto che inglesi e americani non
hanno dichiarato dove hanno usato le armi all’uranio impoverito? Una scoria
che potrebbe uccidere anche in Italia.
La Sardegna infatti possiede numerosi poligoni militari sperimentali e di
addestramento ideali per le più raffinate armi in commercio. Tra la
popolazione dell’area circostante il poligono di Salto di Quirra (provincia
di Cagliari) c’è un’incidenza di tumori al sistema emo-linfatico di molto
superiore alla media nazionale e si tratta delle stesse neoplasie che
colpiscono i soldati di ritorno dalle missioni nei Balcani. Non ci sono
prove scientifiche. E non sono state cercate. Tutto questo mentre l’OMS
dichiara non esserci un nesso di casualità tra uranio impoverito e cancro e
l’ONU, che considera le armi all’uranio impoverito un crimine contro
l’umanità.
Messaggi
1. > Un militare può davvero morire in tempo di pace a causa dell’uranio impoverito?, 7 marzo 2004, 21:20
un civile puo’ morire per mano di una persona che voi proteggete e cosi’ facendo dovete giocoforza sentirvi suoi complici.
Siete solo buoni a denunciare cio’ che vi fa’ comodo,cio’ che politicamente e’ all’opposto delle vostre idee e allora andate pure a dormire con la coscenza tranquilla,quella coscenza che sta’ proteggendo un assassino che in Italia e’ stato condannato a due ergastoli.
Vi auguro di poter passare cio’ che le famiglie delle sue vittime hanno passato.