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Una puntualizzazione di Gino Strada

Publie le martedì 24 febbraio 2004 par Open-Publishing

Emergency diffonde questa nota di Gino Strada, che si trova per qualche giorno ancora in Iraq e che da quotidiani online si è visto attribuire parole e opinioni non sue.

«Con Alex Zanotelli e con Luigi Ciotti, ho firmato un appello nel quale si diceva che:
 intendiamo il Movimento per la Pace come l’insieme di chi non ipotizza, in nessun caso, la liceità e la fecondità del ricorso alla guerra per risolvere problemi e difficoltà tra gli uomini e gli stati;
 la partecipazione italiana a una aggressione e a un’occupazione militari violano la Costituzione e il diritto internazionale;
 di conseguenza chi opera e manifesta in favore della pace dovrebbe opporsi senza equivoci a questa aggressione e a questa occupazione militare;
 il tema è di tale rilevanza da costituire un criterio decisivo nell’affidamento di un mandato elettorale;
 alla manifestazione del 20 marzo dovrebbero esprimersi questi pensieri, queste intenzioni e queste volontà.
Si tratta di convinzioni che ribadisco.

In quell’appello non si diceva chi sia autorizzato a partecipare a una manifestazione né chi dovesse esservi escluso, né se qualcuno abbia titolo ad escludere qualcuno.

Anche queste sono mie convinzioni, che per parte mia ribadisco:
 che chiunque possa partecipare a una manifestazione,
 che pretese di esclusione siano incomprensibili,
 che nulla di simile a «liste di proscrizione» sia accettabile,
 che tali esclusioni, pur se enunciate come mero espediente retorico, siano contrarie allo spirito del Movimento per la Pace;
 che possano derivarne, anche contro le intenzioni di chi le enuncia, comportamenti ancor più incompatibili con il Movimento per la Pace.

Sono indotto a fornire questa puntualizzazione da confusioni e approssimazioni delle quali ho motivo di rammaricarmi.»

Gino Strada

24 febbraio 2004