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Venezuela: 7 morti e 61 feriti per scontri post elezioni. Ferrero (Prc): Destra tenta colpo di stato, governo italiano riconosca vittoria Maduro
Publie le mercoledì 17 aprile 2013 par Open-PublishingScontri e violenza in Venezuela nel dopo elezioni. Il bilancio è drammatico: 7 morti e 61 feriti. Secondo Maduro, il neo presidente appena eletto, "responsabile dei morti" è il leader dell’opposizione, Renato Capriles. Il suo, ha aggiunto "è un colpo di stato".
I fatti.Nicolas Maduro, fedelissimo di Chavez morto lo scorso 5 marzo, ha vinto le elezioni, ma il suo rivale Henrique Capriles ha contestato i risultati ufficiali chiedendo il riconteggio dei voti e la sospensione della proclamazione di quello che ha definito un capo dello Stato "illegittimo". Quindi, l’oppositore ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza al grido di "frode, frode". Qui gli scontri violenti tra oppositori e chavisti.
Forse la mano dell’Ambasciata Usa. Maduro ha fatto capire subito che non si scherza sulla sovranità popolare e ha accusato Capriles di aver tentato di organizzare un golpe con il sostegno dell’ambasciata Usa, che si era addirittura permessa di chidere una verifica indipendente dell’esito elettorale. Il neo presidente ha avvisato l’opposizione: "Mano dura contro il fascismo e contro quelli che attentano alla democrazia; se vogliono buttarmi giù, che vengano a cercarmi, io li aspetto!". "Chiunque pretenda di violare la maggioranza in democrazia - ha aggiunto - sta tentando o esortando ad un colpo di Stato. In Venezuela qualcuno sta preparando un tentativo di disconoscere le istituzioni democratiche. La maggioranza è maggioranza e deve essere rispettata"
In Italia il Prc al fianco di Maduro. Paolo Ferrero, segretario del Prc, invita il governo italiano a riconoscere la vittoria di Maduro per isolare a livello internazionale l’opposizione venezuelana: "E’ in corso un tentativo di colpo di stato da parte della destra per rovesciare il legittimo Presidente della Repubblica Nicolas Maduro, appena eletto dal popolo venezuelano. L’unico modo per fermare questo colpo di stato della destra dev’essere l’isolamento internazionale dei golpisti. Il governo italiano riconosca immediatamente Maduro quale legittimo presidente del popolo venezuelano visto che le elezioni – come ha riconosciuto in primis l’ex presidente Usa Jimmy Carter – si sono svolte del tutto regolarmente. Ogni ritardo nel riconoscimento del legittimo presidente venezuelano non è altro che un sostegno alle violenze dei golpisti venezuelani". Il 17 aprile alle 16 il Prc ha convocato un sit in di solidarietà davanti l’ambasciata del Venezuela a Roma (via Nicolò Tartaglia, 11)