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Venezuela: Chavez stravince il referendum

Publie le lunedì 16 agosto 2004 par Open-Publishing

I no hanno ottenuto il 58,25% dei voti e il presidente rimarrà in carica fino al 2006. "Voglia il cielo - ha affermato - che questa vittoria permetta agli USA di rivedere la sua posizione nei confronti del popolo venezuelano". Bertinotti: "Questa è un’occasione da non perdere anche per l’Europa"

Roma, 16 agosto 2004 - Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha vinto la sua scommessa, uscendo dal referendum revocatorio del mandato presidenziale con un’affermazione indiscutibile. La vittoria dei no è stata netta: 58,25% contro il 41,74 dei si. Era notte fonda quando una folla festante si è radunata sotto il balcone del palazzo Miraflores al grido di "Uh ah Chavez no se va". Il presidente ha risposto ai cori della gente affacciandosi, visibilmente emozionato, dal balcone e chiamando accanto a sè i suoi collaboratori più stretti: il vicepresidente, Josè Vicente Vangel, il ministro dell’energia, Rafael Ramirez e il ministro del piano economico, l’italiano Jorge Giordani.

Chavez, davanti ai suoi sostenitori, ha detto che "questa vittoria è del popolo venezuelano e che comporta la progressiva costruzione di un paese di uguali. Con il no - ha proseguito - abbiamo dato un grande esempio al mondo, dimostrando la volontà di costruire una nuova patria per i nostri figli. Quello venezuelano è un nuovo modello democratico e di progetto di sviluppo alternativo a quello selvaggio neoliberale, che ha condotto la nostra patria alla miseria, alla povertà, all’ingiustizia".

Il presidente ha ribadito che da ora fino al 2006, anno in cui terminerà il suo mandato, la sua missione sarà quella di "costruire il modello bolivariano". Poi si è rivolto direttamente agli USA, che avevano appoggiato l’attuazione del referendum: "Mi hanno informato - ha detto Chavez - che la palla è caduta nel pieno centro della casa Bianca. Un regalo per Bush. Voglia il cielo che questa vittoria permetta agli USA di rivedere la sua posizione nei confronti del popolo venezuelano".
Infine ha intonato insieme ai suoi sostenitori l’inno venezuelano.

In Italia le prime reazioni alla vittoria dei no nel referendum arrivano dal segretario del PRC, Fausto Bertinotti: "Con il suo esperimento - ha affermato Bertinotti - Chavez ha portato al governo del Venezuela per la prima volta nella sua storia le ragioni dei poveri e degli indigeni. Per questo abbiamo sempre solidarizzato con questa esperienza, e abbiamo pensato che anche nei momenti più difficili essa fosse sostenuta dalla maggioranza del popolo venezuelano. Ma ora il voto, voluto dall’opposizione, taglia la testa al toro. Questa è un’occasione da non perdere anche per l’Europa. Il vecchio continente deve analizzare l’esperienza venezuelana, che ha proposto una politica diversa per promuovere la crescita dei paesi poveri del mondo in opposizione alla logica capitalistica che continua a colpirli duramente".

Il presidente della delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento europeo, Marco Rizzo ha inviato un messaggio di congratulazioni a Chavez: "Questa vittoria - si legge nel comunicato - rappresenta la vittoria delle forze di progresso che si oppongono allo strapotere del governo americano di Bush e alla sua indiscussa egemonia che tante guerre e tanti scompensi ha creato e continua a produrre nel mondo".

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