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Volantino per mercoledì 15/09/04 alle 18 piazza Nettuno, Bologna
Publie le martedì 14 settembre 2004 par Open-PublishingVi inviamo di seguito il volantino che Donne in Nero e non solo, Infinite
Donne contro Tutte le Guerre porteranno in piazzaNettuno Mercoledì 15
settembre, dalle ore 18 alle ore 19.30.
Speriamo di essere in tante a testimoniare la nostra vicinanza alle amiche
Simona Torretta, Simona Pari e Mahanaz Bassan e Raad Alì Aziz , il nostro
pensiero va a loro e a tutti gli ostaggi in mano ai terroristi; una guerra
senza senso sta via via distruggendo la convivenza civile e cerca di
trascinare con sé chi si oppone a questa logica aberrante; con la nostra
presenza e la nostra richiesta pressante e appassionata di liberare Simona
Pari, Simona Torretta, e Mahanaz Bassan e Raad Alì Aziz vogliamo anche
testimoniare la nostra volontà di lottare per tenere in vita qualunque
barlume di convivenza e relazioni umane che ci possano far sperare in
un futuro di pace.
Patricia Tough a nome del gruppo riunito ai Notai
(Rita, Lina, Donatella,Mara, Luisa, Morena, Elena, Patricia)
TRA UCCIDERE E MORIRE C’E’ UNA TERZA VIA : VIVERE
I terroristi che hanno rapito a Baghdad Simona Pari, Simona Torretta, e
Mahanaz Bassan e Raad Alì Aziz hanno voluto colpire il percorso della
pace, della possibile convivenza tra donne, uomini, bambini disarmati,
appartenenti a mondi diversi.
Hanno voluto cancellare la terza via tra guerra e terrorismo: la
possibilità di vivere.
Questa terza via stavano praticando le due ragazze italiane da molti anni a
Baghdada, insieme ai loro amici e collaboratori iracheni.
Erano lì per aiutare concretamente la popolazione più debole, più colpita
dall’embargo e dalla guerra.
Non portavano armi, ma progetti per far arrivare di nuovo l’acqua nelle
case e per permettere ai bambini di frequentare la scuola.
I signori della guerra si assomigliano tutti, anche se usano armi diverse,
le bombe intelligenti da una parte, le cinture esplosive dall’altra:
lottano per il proprio potere e disprezzano la vita dei civili, vogliono
liberare il campo da quelli che tentano altre strade.
Vogliono fare intorno a loro il deserto, il deserto della speranza di
umanità e civiltà e convivenza.
Secondo un rapporto dell’ONU del gennaio 2003, la maggioranza delle vittime
nelle guerre contemporanee non è tra i combattenti, il 70% è tra i non
combattenti, tra la popolazione civile, in maggioranza donne e bambini.
Questa percentuale, che poteva apparirci astratta, è diventata realtà
terribuile nei corpi dei bambini e delle donne di Beslan.Non possiamo e non
dobbiamo dimenticare Beslan.
I signori della guerra vogliono costringerci a schierarci, o con loro o
contro di loro, vogliono toglierci la speranza.
Tutti gli uomini e le donne sono nate e nati di donna e sta a noi donne
oggi riaffermare in tutti i modi e con tutte le nostre forze che non
vogliamo più guerre nè guerrieri, che la guerra e il terrorismo sono
speculari, si alimentano a vicenda, e che la specie umana deve cercare la
terza via: vivere.
Le moltissime associazioni di donne in tutti i paesi devastati dalla guerra
e ufficialmente nemici, hanno dimostrato che si possono mantenere legami e
rapporti di aiuto reciproco, al di là delle appartenenze etniche e
religiose, si possono costruire ponti là dove le bombe li distruggono.
Sta a noi donne essere in prima fila contro la barbarie, contro la logica
del più forte, di chi vuole affermare il proprio potere sui corpi degli
altri, perché noi donne conosciamo da sempre questa logica di
sopraffazione, i nostri corpi e le nostre vite l’hanno subita e vogliamo
che più nessuno la subisca.
Ci chiediamo perché sono colpiti donne e uomini impegnati a costruire
nuove forme di convivenza e relazioni di pace.
INCONTRIAMOCI TUTTI I MERCOLEDI’ DALLE 18 ALLE 19 IN PIAZZA NETTUNO CON LE
Donne in Nero e non solo
Partecipiamo a tutte le iniziative per la liberazione di Simona Pari,
Simona Torretta, Mahanaz Bassan e Raad Alì Aziz
INFINITE DONNE CONTRO TUTTE LE GUERRE- BOLOGNA