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Calderoli e il suo premier/2
"E’ semplicemente paradossale che Silvio Berlusconi, presidente della Fininvest all’epoca dei fatti oggi interesse dell’azione dell’autorità giudiziaria, fosse all’oscuro del versamento di ben 10 miliardi presi dalle casse della sua azienda e dati a Bettino Craxi. Dato che una somma simile ben difficilmente è stata data a Craxi dalla Fininvest nel 1991 senza che il proprietario stesso della Fininvest, Silvio Berlusconi, ne sapesse nulla, si pone un altro quesito: Silvio Berlusconi è anche uno spergiuro?".
(Roberto Calderoli, Ansa, 23 novembre 1995).
"A Milano non c’è posto per chi ha come scopo della ’politica’ la distruzione del pool di Mani pulite. Se Silvio Berlusconi pensa di essere milanese, ha un modo per dimostrarlo: vada dai giudici e spieghi le sue ragioni. La Lega Nord-Lega Lombarda ha a cuore il destino di Milano, della società civile, dei valori di rinnovamento e di progresso che essa rappresenta oggi in Italia. Non a caso proprio a Milano ha avuto inizio il processo di pulizia della politica italiana, inquinata dalla corruzione e dalla criminalità organizzata, per opera dei giudici della Procura della Repubblica. Berlusconi, invece di far parlare i suoi impiegati del partito-azienda per rovesciare veleno sul sindaco di Milano Marco Formentini, farebbe bene a comportarsi da milanese, da cittadino che non teme le istituzioni e ha il coraggio delle proprie azioni’’.
(Roberto Calderoli, Ansa, 29 novembre 1995).
(24 settembre 2004)