Home > lagge sul velo e laicità
Oggi succede che in Francia, teorica patria delle libertà civili, il governo in carica con la complicità della sinistra, sta spacciando un elementere diritto degli uomini (sul corpo) come una conquista della laicità. Nell’ "anno dedicato alla laicità", questi signori infliggono alla stessa un duro colpo, oltretutto invocando il suo nome.
E’ la legge che vieta di portare il "velo" e altri simboli religiosi
"ostentatoires" a scuola. Ma l’ipocrisia è senza fine, in Alsazia e Mosella,
regioni a statuto speciale, si concede di mantenere il crocifisso appeso in
ogni classe. La legge è mirata a contrastare gli invadenti muslims, in
apparenza favorendone l’integrazione, in pratica radicalizzando le
differenze, per battere Le Pen con le sue stesse armi, per ...
Ma lasciando perdere le losche ragioni politchesi e ammettiamo che il
problema esiste e che la soluzione è pragmaticamente efficace. Il
pragmatismo lo ha inventato William James denominandolo ’empirismo
radicale’. Parte più o meno dall’idea che il dovere morale di dire la verità
consiste in due precetti equivalenti: "credi alla verità" e "fuggi
l’errore".
Lo scettico, a torto, si attiene solo al secondo, e cosi’ finisce
per non credere a varie verità cui invece crede una persona meno cauta. La
sospensione del giudizio, insomma, mi castra dalla posibilità di credere una
cosa vera. Siccome tutto cio’ porterebbe ad agire convintissimi che chi si
siede davanti a noi, noi lo crederemo chiamarsi Antonio Lanzichenecco, che
è sempre meglio rispetto al rinunciare di dargli un nome, James aggiunge che
tutto cio che fa del bene è da considerarsi vero, questo tanto per darci una
bussola adatta ad orientarci fra la varie scelte arbitrarie possibili.
Questa ovviamente è una belinata - quel che è vero è vero, quel che è falso
è falso - indipendentemente dal fatto che faccia del bene o meno. Ma a James
e ai pragmatici basta e ne sono felici.
Cosa c’entra questo con la faccenda del velo? Praticamente niente, serve
solo a rendersi conto che quando difendiamo atti apertamente in contrasto
con quel che sappiamo vero, in nome del pragmatismo, seguiamo le orme
dell’ennesimo caso di uno che tentava di difendere la sua fede (protestante,
nel caso) dalle evidenti smentite della nascente scienza moderna.
Forse serve anche a difendersi da quelli "perché è a fin di bene"; "perché
bisogna essere pragmatici..."
Serve anche nel nostro caso a capire che la legge sul velo è liberticida,
nega uno dei fondamenti della laicità, quello del diritto inalienabile di
ciascuno sul proprio corpo, anche se alcuni ce la presentano come
pragmaticamente necessaria alla stessa laicità.