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Fausto Bertinotti a Bari, da Punta Perotti un "Voglio" contro tutte le ingiustizie

Publie le sabato 15 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi Primarie

di Antonella Ardito

Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione Comunista, ha concluso ieri nel capoluogo pugliese la campagna per le Primarie dell’Unione del 16 ottobre.

In mattinata incontro ai piedi dell’Ecomostro di Punta Perotti, in un campo di sterpaglie e ortiche, ricco anche di scarti umani e animali, dove accanto al curatore della campagna elettorale, al segretario regionale del partito Fratoianni e al popolare attore Dante Marmone, Fausto ha tenuto a precisare il significato dei Post-it gialli che tanto successo hanno avuto in tutta Italia.

L’esempio era il pannello alle sue spalle, dove tanti puglesi, da Foggia a Taranto fino a Bari hanno dato sfogo alle proprie necessità, dichiarando di volere "una sanità gratuita e per tutti", "Berlusconi al rogo", "Un lavoro per relizzare il mio futuro" e tanto altro ancora: per Bertinotti il post-it è stato un modo semplice affinchè tutti esprimessero le necessità della vita di tutti i giorni e del cambiamento.

Commentando la scelta di Punta Perotti, il leader del PRC ha parlato di simboli: incoraggiare l’abbattimento significa dare un segno chiaro di svolta rispetto al passato, affinchè un gesto simbolico sia anche apportatore di una nuova realtà politica, volta al cambiamento e alle riforme.

Quindi così come Emiliano deve abbattere l’ecomostro, la sinistra che vincerà le elezioni dovrà subito ritirare le truppe dall’Iraq, come simbolo di svolta e segno tangibile di cambiamento nella visione politica italiana.

Ha le idee chiare Bertinotti ma a chi gli parla di buone percentuali di riuscita in Puglia risponde: non sono qui perchè ricada su di me l’effetto Vendola ma per dimostrare che ciò che prima era considerato impossibile (un comunista alla guida della Regione Puglia) ora è possibile perchè grazie alle primarie chi era escluso dalla politica come noi è rientrato a farne parte.

Dopo il giro pomeridiano ad Enziteto con il presidente della Regione Niki Vendola, rientrato dal tour promozionale negli States, comizio finale in Piazza del Ferrarese, dove Bertinotti ha ribadito la volontà del cambiamento ed ha commentato la legge elettorale e i tagli della Finanziaria 2006 voluta da Berlusconi: il post-it alle sue spalle parlava chiaro "Voglio dire a Berlusconi che il suo contratto con gli italiani è scaduto!".

Bertinotti accompagnato da Vendola si è poi intrattenuto tra il pubblico del concerto organizzato dagli artisti che lo sostengono, capitanati da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli ed ha lasciato la Piazza verso le 21.30.

Adesso la parola, anzi la matita passa agli elettori del centrosinistra che domani, se vorranno, potranno scegliere il candidato da opporre a Berlusconi alle prossime elezioni del 2006.

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