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Il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea di Parigi volta pagina

Publie le mercoledì 28 febbraio 2007 par Open-Publishing
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Dazibao Partito della Rifondazione Comunista Parigi

Venerdi’ 19 gennaio 2007 si é svolta la prima riunione dei compagni del Circolo di Parigi del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea nel nuovo anno.

Anno nuovo e nuova sede : una stanza di 15 mq in rue Lafayette, 120, fraternamente messa a disposizione dalla Federazione del PCF di Parigi, partito attivamente impegnato, con il nostro, nella costruzione della Sinistra Europea.

Anno nuovo e nuovo nome : proprio qualche ora prima, e non é un caso, dell’apertura del Forum Sociale Mondiale a Nairobi, il Circolo 25 Aprile diventa, per unanime decisione dei compagni presenti, Circolo Carlo Giuliani, simbolo, in Italia ed in Europa, della generazione di Genova, di una gioventù convinta che un altro mondo sia possibile.

Anche se noi Italiani teniamo al 25 aprile (si tratta del 25 aprile 1945, giorno della Liberazione dell’Italia dai nazifascisti) che, come dicono i Giovani Comunisti « per alcuni sono solo numeri mentre per noi sono la storia del futuro » bisogna tener conto che viviamo in Francia, dove questa data parla pressoché esclusivamente alla comunità italiana.

Cambiare nome non significa per il Circolo attribuire minore importanza ai valori della Resistenza italiana ed europea, che continuano ad essere alla base del nostro modo di essere comunisti, ma coltivarli attraverso chi, come Carlo Giuliani, ha saputo difenderli ed attualizzarli dando la sua vita nel luglio 2001 come aveva fatto, fra tanti altri, il giovanissimo partigiano torinese Dante Di Nanni nel maggio 1944 : 23 anni Carlo, 19 anni Dante.

Lo scopo del nostro Circolo é sviluppare la presenza della Sinistra Europea nella realtà parigina, con un’attenzione particolare ai 100.000 Italiani residenti, un terreno di radicamento particolarmente fecondo e potenzialmente ricco.

Parigi é per il progetto della Sinistra Europea un luogo di dibattito e di iniziativa di grandissima importanza ed un circolo attivo e creativo deve darsi i mezzi per sviluppare l’uno e l’altra.

Cambiare nome significa per il nostro Circolo cambiare pelle, farla finita con pratiche basate sulla costruzione di maggioranze fasulle, sulla gestione clientelare delle tessere, sulla mancanza di trasparenza e di democrazia interna, tipiche di quei partiti comunisti o sedicenti tali che la storia del secolo scorso ha bocciato senza appello.

Noi rifondiamo il Circolo per dare il nostro concreto contributo alla rifondazione comunista, per uscire a sinistra dalla crisi del neoliberismo e del riformismo, ponendo il baricentro del nostro agire politico nel conflitto di classe e nei movimenti anziché nelle istituzioni e nei rapporti con i partiti, contro lo smantellamento della solidarietà sociale e contro la costituzione europea, che costituzionalizza il mercato ed espelle la pace, per la valorizzazione del lavoro e la redistribuzione del reddito, per una nuova cittadinanza sociale universale, per un nuovo intervento pubblico in economia, la conquista della piena occupazione, un nuovo stato sociale sovranazionale e per la costruzione di una nuova soggettività politica organizzata in grado di battersi per realizzare tutto questo, il Partito della Sinistra Europea.

Ecco i quindici punti essenziali alla base della nostra azione :

1 - Il tesseramento annuale é l’occasione per aprire il Circolo a compagni nuovi, senza favorire nessuna corrente interna ma considerando le diversità come un arricchimento del dibattito e dell’iniziativa collettiva. Nessun compagno deve essere discriminato per le sue opinioni.

2 - Il Circolo é un luogo aperto, accogliente, vivace e democratico, simbolo della lotta all’istituzionalismo, al burocratismo, al carrierismo, all’autoritarismo e tutto quanto lo riguarda é – nei limiti del possibile - pubblico, le riunioni sono aperte ad iscritti e simpatizzanti e verbalizzate, l’archivio ed i documenti contabili sono accessibili a tutti.

3 - I dirigenti del Circolo, per i quali l’intenzione é quella realizzare il principio della rotazione, sono espressione diretta degli iscritti, rappresentano le loro idee prima che le proprie e l’istanza decisionale é, per quanto possibile, l’assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti. Solo dopo ampia discussione si vota e tutti sono tenuti a rispettare la decisione presa a maggioranza. Il Direttivo si convoca fra una riunione e l’altra del Circolo, prepara le riunioni ed organizza operativamente le proposte e le decisioni che li’ sorgono. La militanza ed il diritto di decidere sono un tutt’uno.

4 - Il Circolo tesse una rete di rapporti, oltre che con le associazioni ed i movimenti che fanno capo al Forum sociale europeo, con i sindacati francesi ed italiani, nel quadro della tendenza verso la costruzione di un sindacato europeo alternativo alla vecchia CES e di piattaforme rivendicative europee.

5 - Il Circolo, forte dell’investitura del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea nazionale, intende moltiplicare i contatti con le formazioni politiche francesi vicine al partito e, contemporaneamente, con le forze politiche dell’Unione presenti nel nostro territorio, per promuovere iniziative comuni. Compito primario del Circolo é quello della crescita e del consolidamento della Sinistra Europea.

6 - Il Circolo punta sui giovani, piuttosto che su vecchi compagni che hanno un’insostituibile funzione di sostegno ma devono saper passare la mano al momento opportuno, aprendosi ai non iscritti ed ai movimenti, associandoli il più possibile alle iniziative ed alle decisioni, per uscire dal settarismo e dal dogmatismo astratto, funzionale alla testimonianza di un passato contraddittorio ma pesante palla di piombo per lo sviluppo della sperimentazione, lungo percorsi nuovi e con forze nuove, del lavoro politico presente e futuro.

7 - Il Circolo ha il compito di ottimizzare gli strumenti offerti dall’informatica, di cui i Collettivi Bellaciao hanno buona conoscenza, per metterli al servizio di un’informazione rapida, di un coordinamento efficace con gli altri Circoli del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea all’estero, di una capacità di accentrare e redistribuire alla periferia tutta la proposta politica e l’iniziativa che la traduce in pratica su tutto il territorio di competenza e cioé su tutto il bacino elettorale.

8 - Il fatto che il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea disponga, a differenza degli altri partiti che concorrono al progetto della Sinistra Europea, di Circoli e Federazioni all’estero che sono suscettibili, nel quadro della loro rifondazione, di svolgere un lavoro politico concreto dentro i movimenti, puo’ rivelarsi elemento prezioso per l’attuazione del progetto della sinistra di alternativa con il concorso di militanti giovani, nuovi, portatori e portatrici di un patrimonio che arricchisca quello delle forze che con noi sono impegnate in questo processo.

9 - Partendo da queste linee essenziali, il programma politico del Circolo non é che il frutto dell’esperienza acquisita sul territorio dai suoi iscritti e simpatizzanti e viene concepito come progetto dinamico che, tenendo ferma la sua linea stratetiga – la costruzione della sinistra di alternativa e di una nuova società, dove si passi dalla liberazione del lavoro salariato (conflitto di lavoro) alla liberazione dal lavoro salariato (sottrazione di beni comuni alla mercificazione, sottrazione di attività al mercato) – contro ogni opportunismo vecchio e nuovo, sia suscettibile di essere modificato in ogni momento sul piano tattico in base a quanto emerge dalla società e dai movimenti che essa esprime.

10 - Il Circolo non si limita ad un’azione di propaganda, ma costruisce movimento intorno a rivendicazioni concrete emerse dalla società, che permettano ai suoi militanti di vivere esperienze di lotta ; i compagni orientano il lavoro collettivo nei comitati, collettivi, associazioni creandoli dove non esistono. Il Circolo diverrà cosi’ il centro dove convergeranno le più diverse esperienze di lotta sul territorio ed il partito il luogo dove le esperienze parziali si fanno esperienza collettiva, dove le avanguardie sociali cresciute su problematiche specifiche diverrano avanguardie politiche, in grado cioé di possedere una visione collettiva della realtà.

11 - Il Circolo si attiverà per organizzare incontri con i movimenti e le associazioni di lingua italiana, per far proprie le loro rivendicazioni. Feste, teatro, spettacoli di strada, internet, video, musica, cinema, gastronomia, sport sono altrettante occasioni per instaurare un rapporto con coloro che il Circolo vuole conquistare alla lotta politica.

12 - Il Circolo, data la sua vocazione internazionalista, non ha caratteristiche « comunitarie » ma cerca di attirare i compagni del Paese ospitante, traduce e diffonde i documenti e lo statuto del partito, si pone l’obiettivo di accettare gli stranieri (progetto della Sinistra Europea) e la sua presenza non é di mera rappresentanza, ma attiva e alternativa nel contribuire ai progetti locali di rifondazione comunista.

13 - Il circolo é l’espressione, oltre che dei soggetti sociali oppressi dalla dominazione di classe (lavoratori e lavoratrici dipendenti e autonomi), delle donne (oppressione di genere), dei giovani (oppressione generazionale), delle nazionalità oppresse (oppressione nazionale), delle minoranze sessuali (gay e lesbiche). L’obiettivo é la presenza maggioritaria di donne, giovani, minoranze sessuali e nazionalità oppresse negli organismi dirigenti. Donne e giovani devono potersi riunire per conto proprio senza rendere conto a nessuno di quel che fanno

14 - Nel Circolo, le rivendicazioni dei giovani, delle donne, dei migranti, degli omosessuali non sono meno o più importanti delle questioni salariali e politiche : esso é il luogo dell’alleanza di tutti questi soggetti sociali oppressi, che altrimenti troveranno in altri ambiti gli spazi per la propria rappresentanza politica.

15 - Il Circolo di Parigi del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea intende proporsi come sede europea della sezione italiana, date le caratteristiche storiche, sociali, politiche, culturali della città e la sua posizione centrale in Europa. Il Circolo di Parigi puo’ e deve trasformarsi in veicolo di penetrazione delle tendenze più innovative nel processo di costruzione della Sinistra europea fra i compagni del PCF e delle altre forze politiche a noi vicine suscettibili di aderirvi.

Giustiniano Rossi

Circolo di Parigi del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea "Carlo Giuliani"

Parigi, 22 gennaio 2007

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