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PRC - FERRERO: SVOLTA A SINISTRA E GESTIONE UNITARIA. PLATEA INTONA BANDIERA ROSSA

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

PRC - FERRERO: SVOLTA A SINISTRA E GESTIONE UNITARIA. PLATEA INTONA BANDIERA ROSSA

27 lug. - ’’Il partito deve uscire da questo congresso con una politica chiara, altrimenti sara’ ancor piu’ devastante. Dobbiamo lavorare nella chiarezza e se c’e’ un progetto politico unitario, meglio, altrimenti ci divideremo. Ma noi proviamo a dire che serve una gestione unitaria di Rifondazione’’.

ferrero_280x200.jpg Paolo Ferrero, leader della prima mozione, indica cosi’ la necessita’ di un esito chiaro delle Assise, intervenendo tra gli applausi al congresso del partito. ’’Non so se - ammette l’ex ministro - troveremo la quadra, ma certo ci serve chiarezza. Siamo fuori dal Parlamento e sarebbe bene usare questa collocazione per ricostruire un blocco sociale dell’alternativa’’. Per Ferrero ’’la politica non e’ solo rappresentanza istituzionale ma costruzione di risposte concrete per la gente’’.

Leader della mozione che al congresso del Prc si oppone alla candidatura di Nichi Vendola, respinge le accuse di chi critica il feeling di una parte di Rifondazione, con il leader Idv Antonio Di Pietro. ’’Non c’e’ alcun giustizialista in questa sala. Si puo’ discutere se era giusto o no stare a Piazza Navona, dove tra l’altro c’erano Fava, Mussi e il resto della Sinistra Arcobaleno, ma non si puo’ parlare di giustizialismo in Rifondazione’’. ’’Diciamo - afferma - che c’e’ una questione morale pesante, che non va lasciata in mano a opposizioni di destra e su questo la pensiamo tutti allo stesso modo’’.

’’Proviamo a costruire in autunno un’opposizione al governo e lanciamo dei referendum sociali per aggregare la sinistra’’. E’ la sua proposta rivolgendosi a tutti i delegati.

’’Io credo - prosegue - che non dobbiamo dividerci sul si’ o no per il referendum al lodo Alfano ma dobbiamo lanciare noi dei referendum come ad esempio contro la legge 30. Infine - conclude - dobbiamo costruire un’opposizione sociale e politica al governo e a Confindustria’’.
E parlando degli errori del partito, dichiara: "bisogna fare una svolta a sinistra. Io penso che abbiamo sbagliato a seguire la linea del congresso di Venezia andando a cercare un accordo per governare. Parlo anche di un mio errore politico e sono responsabile come gli altri della sconfitta’’. ’’Abbiamo sbagliato analisi - prosegue - perche’ abbiamo pensato che dal governo potessimo cambiare quelle cose che non siamo riusciti a fare nella societa’. Prodi e il Pd - aggiunge ancora - hanno preferito trattare con i poteri forti non rispettando il programma. Ecco perche’ dobbiamo cambiare - osserva Ferrero - e non c’e’ possibilita’ di fare alleanze con questo Pd’’. Parlando poi della Sinistra Arcobaleno, l’ex ministro aggiunge: ’’Avevamo il massimo dell’unita’ e abbiamo raggiunto il minimo del risultato. Il problema principale non e’ unire la sinistra ma riunire quest’ultima alla societa’’’.

E se Bertinotti aveva citato il passo del Manifesto in cui Marx diceva che il proletariato "non ha che da perdere le proprie catene", e lo riferisce alla Sinistra, altrimenti destinata a morire, Ferrero punta l’attenzione sulle condizioni di mercificazione del lavoro operaio. "Marx diceva - ricorda Ferrero- che i lavoratori formano una classe nella misura in cui riconoscono i propri interessi come contrapposti a quelli di un’altra classe. Da soli sono uno contro l’altro come merci nella concorrenza. E noi oggi abbiamo i lavoratori gli uni contro gli altri, come merci nella concorrenza"
L’ex ministro della Solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, termina il suo intervento dal palco e dalla platea iniziano a cantare ’bandiera rossa’, alzando il pugno.

Dalla presidenza del congresso fanno fatica a ripristinare la calma per consentire l’intervento successivo perche’ dopo ’bandiera rossa’ i delegati iniziano a cantare ’bella ciao’.