Home > 12/10 - Roma - Occupiamo la Banca d’Italia !
12/10 - Roma - Occupiamo la Banca d’Italia !
par I Draghi Ribelli
Publie le giovedì 6 ottobre 2011 par I Draghi Ribelli - Open-PublishingOCCUPIAMO LA BANCA D’ITALIA, PER NON PAGARE IL DEBITO, PER RISCUOTERE IL CREDITO SOCIALE!
12 ottobre, ore 16, RsG Banca d’Italia (Palazzo Koch, Via Nazionale, Roma)

A Roma come a New York, si estende la protesta contro le grandi istituzioni finanziarie e le banche. Anche a Roma la protesta si organizza lungo il filo della rete e dei social network, senza bandiere e oltre le identità. Lo stile della protesta è quello di Madrid, è quello degli Us: pacifico ma testardo.
Per connetterti e partecipare leggi il blog:
http://occupiamobankitalia.wordpress.com/
Twitter: #draghiribelli #occupiamobankitalia
Evento Facebook: #occupiamobankitalia
Segnaliamo i primi articoli dei quotidiani on-line che raccontano la mobilitazione (che inizierà il 12 ottobre pomeriggio alle ore 16):
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/10/06/news/la_protesta-22792708/
http://www.paesesera.it/Societa/Banche-i-Draghi-ribelli-che-non-vogliono-pagare-la-crisi
A seguire l’appello:
In tutto il mondo si moltiplicano le mobilitazioni contro la dittatura finanziaria delle banche e della speculazione globale che usano la crisi per attaccare e smantellare i servizi pubblici, il welfare, la formazione, per cancellare i diritti del lavoro, appropriarsi dei beni comuni. Da Madrid a New York, da Santiago del Cile ad Atene, da Tel Aviv a Reykjavik, si alza la voce delle “(multi)generazioni senza futuro” che non vogliono pagare la crisi, che si sottraggono alla retorica della “responsabilità generale” del debito, che immaginano un’alternativa di società a partire dalla ridistribuzione radicale delle ricchezze e dalla condivisione delle risorse comuni. Le voci di quel 99% indisponibile a subire l’avidità di pochi.
In Italia, l’ennesima finanziaria lacrime e sangue del governo Berlusconi non rappresenta altro che il solito regalo all’evasione fiscale e ai grandi patrimoni, mentre si colpisce il mondo del lavoro, i precari, gli studenti, i migranti, le donne. Si colpisce tutto e tutti, pur di salvare i profitti delle élite. In questo scenario emerge il ruolo della Banca centrale europea, che incarna ormai il volto brutale di una nuova governance sovranazionale fuori da qualsiasi legittimità democratica, esautorando le funzioni dei governi nazionali e imponendo il dogma dell’austerity. Il dramma della Grecia, da questo punto di vista, è l’esempio plastico e drammatico di questo neo-autoritarismo finanziario.
Per queste ragioni, in vista della giornata globale del 15 ottobre contro le politiche di austerità, proponiamo un evento pubblico di contestazione e di proposta che individui nella Banca d’Italia una delle principali istituzioni economiche responsabili della crisi che stiamo vivendo.
Il 12 ottobre, a palazzo Koch, nel cuore della capitale, si terrà il convegno internazionale “L’Italia e l’economia mondiale, 1861-2011″, che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Napolitano e del Presidente della Banca d’Italia Draghi.
In sintonia con le acampadas e le libere occupazioni della Spagna, come degli Usa e di tanti altri paesi, lanciamo un grande e pacifico assedio sonoro, uno spazio pubblico di incontro e di protesta ad oltranza che esprima tutta la nostra voglia di giustizia sociale e di cambiamento attraverso una semplice rivendicazione: diritto all’insolvenza!
Ai piani segreti della Bce e alle sue “raccomandazioni riservate” rispondiamo con una lettera pubblica che vogliamo consegnare nelle mani del Presidente Napolitano, in quanto garante della Costituzione italiana, oggi oggetto dell’attacco neoliberista bipartisan che vorrebbe inserire nella nostra carta fondante il vincolo del pareggio di bilancio.
La chiamano la “regola d’oro”, noi la conosciamo come povertà, la chiamiamo ingiustizia: le nostre vite non sono in debito, le nostre società non le detiene nessuno.
Una lettera pubblica per spiegare le ragioni del no al debito, per nuove politiche di redistribuzione delle ricchezze, per la difesa dei diritti del lavoro, dei beni comuni e per un nuovo welfare universale che sappia contrastare la precarietà e l’intermittenza di reddito.
Il 12 ottobre alle 16, troviamoci sotto la sede della Banca d’Italia, con i nostri corpi e la nostra voglia di cambiare il mondo, senza bandiere e oltre i recinti delle identità, per rivendicare insieme il diritto all’insolvenza. Siamo il 99%, abbiamo un mondo intero da reinventare.
12 ottobre, ore 16, RsG Banca d’Italia (Palazzo Koch, Roma) #occupybdi
I Draghi Ribelli