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18 Marzo 1978 il pianto di una città per Fausto e Iaio (video)

par Roberto Ferrario

Publie le domenica 18 marzo 2012 par Roberto Ferrario - Open-Publishing

Non posso nascondere il dolore quando mi ricordo di di quel giorno...

Sono di Milano e ho conosciuto il centro Leoncavallo, abitavo a 5 minuti, mi ricordo che poco dopo aver ascoltato il messaggio di Radio Popolare mi sono recato al centro dove ho partecipato alla manifestazione con piu di 5000 persone che si è terminata tardi nella notte...

«Sono le 21.17, interrompiamo le trasmissioni per una notizia appena arrivata. Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, giovani di diciannove anni, sono stati uccisi in via Mancinelli, dietro al centro sociale Leoncavallo, dove doveva tenersi un concerto blues. Stavano andando al concerto, sono stati inseguiti da tre individui e uccisi a colpi di pistola. I loro corpi sono ancora per terra». Radio Popolare, ed. straordinaria, 18 marzo 1978

http://www.radiopopolare.it/archivio/archivioaudio/faustoeiaio/

Che idea morire di marzo, lascio un pezzo di vita e riparto più forte nella lotta, invidiavo i tuoi diciannove anni, ora me li sento addosso di più. E questa foto tua, che guardi lontano, un po’ serio. Se te la facessi vedere ora, ti metteresti pure a ridere dicendo che non era venuta bene, che in fondo non eri proprio tu. E tu, Iaio, dov’eri? Mi tornano in mente tutte le leggende antiche dei greci, quando i vivi si mettono a parlare con i morti. Poi non è più successo. La gente ha iniziato a dire che erano dei pazzi, che era meglio lasciare perdere. Perché bisogna dire che la tua è una morte politica dimenticando chi era Iaio? O dire solo che eri Iaio e dimenticare tutta quella gente sotto il sole e il vento di Milano con le montagne dietro? Sono qua, seduta su un foglio dove scorre l’inchiostro e mi appare il tuo viso, dolce, allegro. Sono fra mille persone, ognuna è diversa ma ognuna sei tu. Ti vedo in ogni corpo, ti sento in ogni voce, ti cerco in ogni strada. E poi, nell’allegria dell’inchiostro ti ritrovo e ti bacio. Adesso il tuo viso non è più trasparente, adesso ti posso accarezzare, il tuo sorriso è caldo e vicino, i tuoi occhi chiusi sono davanti ai miei. Ti ho con me e domani ti porterò, ti rivedrò in ogni viso, ti cercherò altre volte, nell’allegria di un sorriso: per poi tornare ad avvolgermi nella felicità di ritrovarti ancora con me. Di te conoscevo solo i sogni, il tuo sorriso, i tuoi libri, avevo visto solo i tuoi grandi occhi e la musica cheavevidentro,non ricordo le tue mani, non so chi amavi, di me non conoscevi niente, non volevo scoprirmi. Solo falsità e come vorrei avere i tuoi pensieri verso un cielo stellato e una luna che ha visto e sentito o verso un selciato sporco e una strada buia. Puoi sentire quello che non ti ho mai detto?

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