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18 marzo 1978/18 marzo 2010, Fausto e Iaio: 32 anni in-visibili, senza verita’ e

Publie le venerdì 12 marzo 2010 par Open-Publishing

Franceschi, Varalli, Zibecchi, Fausto e Iaio, Valerio Verbano, Carlo Giuliani, Dax, Abba, Amoroso, Ardizzone, Pinelli, Luca Rossi, Saltarelli, , Scialabba Segantini……

E’ sicuramente difficile trovare un filo che unisca tutte queste vicende: diverse sono le valutazioni personali, diversi i momenti storici in cui si sono svolti i fatti, diversa ed eterogenea la componente umana che è stata dolorosamente segnata da quegli avvenimenti.

Eppure in tutte queste vicende un filo comune esiste. E non sono necessarie valutazioni troppo approfondite per vedere in cosa consista.

Innanzitutto la matrice della mano omicida: fascisti, organizzazioni mafiose, singoli elementi delle forze dell’ordine rimasti impuniti.

Poi i silenzi, le inefficienze, i depistaggi che hanno contraddistinto l’operato di certi apparati dello Stato, rendendo difficoltose le indagini ed ostacolandole in modo spesso irrimediabile (pensiamo ad esempio al segreto di stato, ancora inspiegabilmente operante sulle stragi).

Infine la mancanza, totale o parziale, di verità e giustizia per tutti questi casi. Troppo spesso i colpevoli e i mandanti degli omicidi non sono stati individuati, e quando individuati sono quasi sempre rimasti impuniti… Un’impunità che diventa totale se limitiamo l’analisi alle vittime per mano delle forze dell’ordine.

Ora non è più il tempo della giustizia, ora è il tempo della verità, perchè noi sappiamo, noi l’abbiamo sempre saputa, abbiamo capito e vogliamo raccontarla, vogliamo che la luce abbagliante della verità sugli” in-visibili” riesca ad accecare quanti non la vedono e non la vollero vedere.

Questo è quanto accomuna tutti quei morti; uccisi due volte: nella propria fisicità e poi nella memoria, dentro o fuori delle aule di una giustizia strabica.

Noi ci rivolgiamo a chi non vuole dimenticare quelle vittime senza giustizia e proponiamo che il 18 marzo diventi LA GIORNATA DEGLI IN-VISIBILI.

Oltre ai nostri compagni, figli e fratelli, morti per mano fascista,vogliamo che “gli in-visibili”, sia il filo che ci portera’ a dare voce e ad impegnarci verso chi in questa societa’ viene criminalizzato per essere poi spinto ai margini.

In-visibile, scomodo, emarginato, non allineato al pensiero unico.

18 marzo 2010: diamo voce alla tragedia dei morti sul lavoro( con il meccanismo dell’improcedibilita’ prescrizione breve, lo Stato cancella di fatto i reati da lavoro. e migliaia di lavoratori e cittadini ammalati o morti non avranno piu’ giustizia). Due dati da articolo 21 : Dall’inizio dell’anno ad ora, per lavoro, ci sono: 85 morti, 85570 infortuni, 2139 invalidi .

Politici e industriali impongono sempre più flessibilità, precarietà, ritmi e orari lavorativi insostenibili, che affossano ogni tipo di contrattazione collettiva con lo scopo di isolare ed indebolire i lavoratori; si diventa tutti ricattabili sia sul salario, sia sulla stabilità del posto di lavoro; ancora peggio è la situazione degli immigrati, che diventano visibili nelle drammatiche situazioni come Rosarno.Di lavoro si muore…..perchè di precarietà si vive.

Associazione familiari e amici di Fausto e Iaio

fausto-jaio Fqu ecn.org