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26-11 manifestazione beni comuni roma

par Zag(c)

Publie le domenica 27 novembre 2011 par Zag(c) - Open-Publishing
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Il popolo dell’acqua e dei Beni comuni si ritrovano per le strade di Roma, a difesa dei referendum per la difesa dei beni comuni sotto attacco da parte del profitto. I mass media l’hanno snobbata se non boicottata , ma il popolo dei beni comuni vigila e al richiamo ha risposto come non mai. Piazza della Bocca della Verità, luogo finale della manifestazione non riusciva a contenerlo, e su tutta via dei Cerchi il corteo era fermo impossibilitato ad entrare. Sottostima da parte degli organizzatori, o sottovalutazione da parte della polizia e di Alemanno a concedere le piazze. O timore? La convinzione che l’acqua, come i servizi, luce gas ma anche trasporti pubblici siano beni e non merce e che su questi non si può adottare la logica del profitto e della mercificazione è ormai entrato nella convinzione e nel senso comune del popolo tutto. Il risultato dei referendum va rispettato e sopratutto applicato. Via la remunerazione del 7 per cento che Acea, a Roma, ma non solo lei , e non solo a Roma applica sulla fruizione dei beni comuni è illegale, è fuorilegge, perché i referendum lo hanno stabilito. Sancito dalla Corte di Cassazione.
Il comitato per i referendum inviteranno a forme di "obbedienza civile" , rispettando la legalità e non riconoscendo il pizzo del 7 per cento.
http://www.youtube.com/watch?v=mAXYCmmiT2Q

Messaggi

  • Roma / Acqua, centomila in corteo contro le privatizzazioni

    I comitati lanciano l’auto-rimodulazione delle tariffe: “Attraverso i nostri legali si potrà contestare le bollette e chiederle di pagare al netto della percentuale di profitto”, come indicato dai referendum di giugno

    27 novembre 2011 - 15:14
    (dal sito di Radio Onda d’Urto)

    Sono 100 mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che ieri hanno partecipato a Roma al corteo per “chiedere il rispetto dell’esito dei referendum sull’acqua”. All’iniziativa, organizzata dal Forum dei movimenti per l’acqua, partecipano diverse realtà dell’associazionismo e in testa, dietro lo striscione ‘Ripubblicizzare l’acqua, difendere i beni comunì, sfilano anche i sindaci di alcune città come Napoli, Giulianova, Corchiano, Monterotondo, Nola, Palma Campania e Villa Castelli. Al corteo anche tanta ironia ed esibizioni goliardiche, con manifestanti travestiti da Robin Hood, che sfilano tra la folla dove, su un camioncino campeggia uno striscione: “Togliere ai ricchi per dare a tutti, l’acqua non è un debito”.

    La manifestazione è anche l’occasione per il lancio della campagna di obbedienza civile ‘Il mio voto va rispettato’” con la quale i comitati invitano i cittadini a rimodulare le tariffe dell’acqua laddove questa non venga gestita pubblicamente. “Attraverso i legali presenti in tutti i comitati – chiarisce ancora il rappresentante del comitato romano – i cittadini potranno contestare le bollette dell’acqua e chiedere di pagarle al netto della percentuale di profitto che va dal 7% al 15%”.