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42 anni fa la madre di tutte le stragi(di Stato)

par Salvatore Santoru

Publie le lunedì 12 dicembre 2011 par Salvatore Santoru - Open-Publishing

Milano.12 dicembre 1969.Ore 16:37:nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura,in piazza Fontana, esplode una bomba provocando 17 morti e 88 feriti.Inizia ufficialmente ,in Italia, quel periodo storico noto come strategia della tensione,che avrà la sua tragica conclusione con un’altra strage,il 2 agosto 1980 a Bologna.

Le origini della strategia della tensione

Portella della Ginestra.1 maggio 1947:2000 lavoratori(sopratutto contadini)si riuniscono nella vallata per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle elezioni regionali e per manifestare contro il latifondismo.Dalle vicine colline partono numerose raffiche di mitra.11 persone(tra cui due bambini)perdono la vita.Dietro la strage eseguita dagli uomini del "bandito" Salvatore Giuliano oscuri interessi e connivenze tra latifondisti,mafia,ex combattenti della X Flottiglia Mas del "principe nero" Junio Valerio Borghese(oscuro personaggio coinvolto in numerosi altri episodi della strategia della tensione,come il tentato golpe del 1970)e servizi segreti statunitensi.Questa strage è considerata come "l’infanzia di tutte le stragi" che avveleneranno l’Italia della Prima Repubblica sino alla strage del Rapido 904 nel 1984(senza contare la nuova strategia della tensione del 92-93).La strage di Portella della Ginestra deve essere inquadrata nel mutato panorama politico della guerra fredda.Il mondo era stato diviso in due blocchi:il primo statunitense,occidentale e capitalista,il secondo russo/sovietico,orientale e basato sul socialismo reale.L’Italia aveva una grossa importanza strategica per entrambi i blocchi.Assegnata,dopo la fine della guerra al blocco atantico ,in essa era presente una forte componente di sinistra,molto radicata tra la popolazione e vista molto negativamente dai nuovi padroni atlantici,che potevano contare sull’appoggio di una buona parte dei poteri forti italiani(Vaticano,industriali,mafia,massoneria più o meno deviata ecc).Si avvicinavano le elezioni e gli strateghi atlantisti pensarono che bisognava fare presto,molto presto.Iniziò un’escalation di violenza e di terrore:omicidi di sindacalisti,stragi, ad Alia nel 1946 e a Messina nel 1947 ed infine Portella della Ginestra,vero e proprio atto di guerra "a bassa intensità",strage tanto tragica quanto ricca di significato simbolico,in quanto il giorno in cui avvene quei lavoratori,quei contadini tornavano a festeggiare nuovamente il 1 maggio(la festa dei lavoratori durante il fascismo era stata spostata al 21 aprile).

Prima di Piazza Fontana:network paramilitare e paragolpismo by NATO

1949.Nasce la NATO,l’organizzazione atlantista creata in teoria per contrastare l’influenza comunista in Occidente,e ancora attiva dopo la caduta dell’Urss e la fine del Patto di Varsavia nel 1991.Sempre nel 1949 nasce la struttura paramilitare multinazionale Stay Behind(stare dietro),la cui sezione italiana era nota come Gladio.1961:nasce l’Oas(Organisation armèe secrète)organizzazione francese paramilitare di stampo colonialista composta perlopiù da veterani della guerra in Indocina e dai nostalgici dell"Algeria francese".Ex militari dell’Oas dal Portogallo di Salazar(dove si erano rifugiati dopo l’accordo di cessate il fuoco tra il nascente governo algerino e Susini,tra i fondatori dell’Oas)fondarono l’Aginter Press,un’altra organizzazione paramilitare che sarà coinvolta in molti episodi della strategia della tensione,sia a livello europeo e italiano(anche nella stessa Piazza Fontana)e nel reclutamento e organizzazione dei gruppi dell’estrema destra eversiva europei.Torniamo all’Italia.Negli ambienti militari la democrazia non è mai stata vista di buon occhio,e tantomeno in quegli anni ,con la sinistra che guadagnava sempre più posizioni a scapito dei "fronti della Reazione".Che fare?si chiesero i vertici militari.La risposta fu:trasformare in modo autoritario lo Stato e la società.Ovvero:tentare il colpo di Stato.Sin dal dopoguerra i servizi segreti italiani(al tempo SIFAR)e anche gli altri apparati militari erano in contatto,e in molti casi prendevano ordini da quelli statunitensi(la CIA).I vertici atlantisti temevano l’avanzata della sinistra e del socialismo in paesi "caldi" come l’Italia o la Grecia e dunque decisero di mettere mano al portafoglio,e se necessario alle armi.In Italia nel 1964 ci fu il tentativo di golpe da parte di Giovanni De Lorenzo(Piano Solo)fallito,in Grecia nel 1967 i Colonelli presero il potere grazie al sostegno atlantista.Per la verità,molti esponenti dell’elitè atlantista pensavano a una soluzione greca anche per l’Italia,ma alla fine si optò per il terrorismo bombarolo.3 maggio 1965:Roma,hotel Parco dei Principi,l’istituto Alberto Pollio per gli Affari Strategici organizza un convegno sulla "guerra rivoluzionaria" .Ospiti del convegno: esponenti della destra estrema italiana,come Mario Merlino e Stefano Della Chiaie,esponenti dei servizi segreti come Guido Gianettini(attivo anche nell’Oas e molto vicino alla Nato) Adriano Braschi,giornalisti e diplomatici accumunati dall’anticomunismo.

Piazza Fontana:chi è Stato?

Le prime indagini sulla strage di Milano sono segnate dal depistaggio.Si crea un capro espiatorio perfetto per l’occasione:gli anarchici.L’obiettivo dei mandanti della strage è chiaro:volendo essi trasformare la società in senso autoritario e controrivoluzionario,quale miglior nemico se non chi vorebbe trasformare la società in senso antiautoritario e rivoluzionario?In questo modo,la gente chiederà più "sicurezza" e maggior controllo sociale e quindi maggior repressione contro i "nemici dello Stato".Orbo ab chao:ordine dal caos,la solita strategia del Potere.Al giorno d’oggi la verità è chiaramente emersa,anche se non è stato detto ancora tutto e ci sono parecchi dubbi.Comunque,i mandanti vanno ricercati nei posti di comando dell’apparato militare atlantista,dunque dai servizi segreti statunitensi ai vertici delle organizzazioni paramilitari e paragolpiste .Gli esecutori,come è stato più volte affermato,erano appartenenti alla cellula veneta del movimento eversivo di estrema destra Ordine Nuovo e collegati al network dell’Aginter Press e quindi alla manovalanza eversiva atlantista europea e internazionale.Ma intanto,la strage di Piazza Fontana,così come tantissimi altri episodi della strategia della tensione,rimane ancora amaramente senza giustizia.

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