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5 per mille, 8 per mille, un maledetto imbroglio

Publie le martedì 23 novembre 2010 par Open-Publishing

  5 per mille, 8 per mille, un maledetto imbroglio -
di Paolo De Gregorio, 23 novembre 2010

Oggi apprendiamo che il soave Tremonti ha sfilato con destrezza il 75% del 5 per mille (quota delle tasse Irpef che paghiamo per finanziare attività di volontariato, onlus, istituzioni di ricerca scientifica e sanitaria, associazioni sportive), per fare la solita sporca politica di sottogoverno, raddoppiando i finanziamenti a scuole e università private e per sostenere i morti viventi dei giornali di partito.
Visto che la nostra volontà non viene rispettata, e ci imbrogliano anche con l’8 per mille, dove la maggior parte dei contribuenti non manda la dichiarazione di destinazione, non essendo ciò obbligatorio, e arbitrariamente i fondi vengono comunque destinati, la soluzione più evidentemente democratica e rispettosa del cittadino è quella di eliminare entrambe queste tasse, e lasciare alla libera iniziativa dello stesso cittadino se e come sostenere attività che egli giudica meritevoli di essere finanziate.
Bisogna finirla con manovre oscure, privilegi, finirla anche di pesare sulla amministrazione dello Stato per ripartire questi fondi, e smetterla di considerare il cittadino un fesso da imbrogliare.