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AI RICATTI DI MARCHIONNE OPPORRE LA FORZA DEL MONDO DEL LAVORO
Publie le sabato 29 gennaio 2011 par Open-PublishingDopo decenni di spudorate menzogne mediatiche propinateci da tutti i megafoni del potere sulla fine della classe operaia e delle ideologie, sul fatto che ormai un solo mondo fosse possibile in cui tutti avremmo raggiunto il tanto agognato benessere (“Operai arricchitevi!” sentenziò un giorno il “compagno” D’Alema), ecco che improvvisamente ci viene presentato il conto.
Messi alle strette da una crisi sistemica che loro stessi hanno creato, da una globalizzazione che fortemente hanno voluto e che ha solamente generato ulteriore sfruttamento, guerre e miseria (quelle si globali), le rapaci oligarchie finanziarie e le multinazionali hanno definitivamente gettato la maschera.
E’ in questo contesto che la multinazionale FIAT-CRYSLER per mano di Marchionne si appresta a chiedere criminali sacrifici quali l’aumento dei ritmi di lavoro, la cancellazione di ogni elementare diritto umano, sindacale e di sciopero in cambio della promessa di non abbandonare l’Italia. La carità in cambio della dignità di vita degli operai.
Questo è il “Nuovo modello Italia”, un modello ottocentesco fatto di misere buste paga, di una vita precaria e senza futuro per giovani e lavoratori mentre lui e quelli come lui, speculando sulla nostra pelle, guadagnano in pochi anni quello che un intero stabilimento di Mirafiori non riuscirebbe in una vita intera.
Ed è un modello che si intende esportare in ogni settore del mondo del lavoro, cancellando contratti nazionali e diritti precedentemente acquisiti. Per chi ancora ce li ha s’intende.
A TUTTO QUESTO OCCORRE DIRE NO!
NO come i 2325 lavoratori FIAT di Mirafiori, quasi tutti operai, al referendum truffa come già avevano fatto in gran numero i colleghi di Pomigliano D’Arco. NO contro tutti i partiti del quadro istituzionale che con la faccia come il culo millantano ancora di rappresentarli (dalla Lega Nord al PD). NO contro i vergognosi accordi firmati dai calabraghe padronali CISL-UIL-UGL (non è necessario chiamarli sindacati)
OCCORRE BLOCCARE E FAR SALTARE L’ACCORDO PER DARE AL VOTO CONTRARIO UNA PROSPETTIVA DI LOTTA!
O emerge la forza dei lavoratori oppure vincerà il ricatto dei vampiri della finanza e dei Marchionne vari. Non c’è altra via d’uscita.
– Che il 28 Gennaio sia un giorno di lotta e di riscossa trasformando lo sciopero indetto da FIOM e SINDACATI DI BASE in un vero SCIOPERO GENERALE di tutto il mondo del lavoro, scuola ed università.
– Che nasca una grande contestazione contro le sigle firmatarie dell’accordo CISL-UIL-UGL stracciando le tessere e abbandonandoli alle loro miserie ed alla loro vergogna.
BASTA CON I RICATTI PADRONALI! SCIOPERO GENERALE!
(tratto da http://www.pcl-lodigiano.it/content/ai-ricatti-di-marchionne-opporre-la-forza-del-mondo-del-lavoro )