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Aggiornamenti dai presidi operai in lotta continua

par perlalottacontinua

Publie le domenica 11 dicembre 2011 par perlalottacontinua - Open-Publishing

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Crescita, rischio recessione, misure fiscali, terremoti e rimbalzi finanziari... Per noi operai la ricetta è sempre quella dall’invenzione del vapore: cassa, mobilità, licenziamenti, chiusure, negazione dei diritti, svendite sindacal-padronali.

Un parziale aggiornamento dell’Italia che (non) lavora.

JABIL CASSINA DE’ PECCHI

Prosegue il presidio permanente degli operai dopo il tentativo di sgombero poliziesco. Prevista l’apertura delle procedure di mobilità il prossimo 14 dicembre. Il 13 dicembre incontro in regione lombardia, l’azienda ha beffardamente comunicato la serrata per il giorno prima, il 12. Gli operai chiamano il sostegno di classe al presidio per entrambi gli appuntamenti. FIM e UILM hanno già la penna rovente.

FINCANTIERI SESTRI PONENTE

L’incontro a Roma tra padronato e sindacati è servito solo a preoccupare ulteriormente gli operai della cronica carenza di commesse. Dichiarazioni generiche ("lo stabilimento non chiuderà") servono ancora a meno. Le parti restano abbottonate timorose e memori delle precedenti manifestazioni di rabbia operaia. Il sindaco di Roma Alemanno starà già pestando i piedi perchè ci potrebbe essere volontà di cortei e manifestazioni al di fuori del suo sabato fascista. A Sestri intanto si fanno le prove generali, con il blocco di via Soliman sede locale di FINCANTIERI e barricate con cassonetti dati alle fiamme. Martedì scorso 300 operai al presidio davanti alla regione marche ad Ancona.

PANEM ALTOPASCIO

Ci sono voluti solo 4 mesi per mostrare il vero muso dei nuovi acquirenti. Il GRUPPO NOVELLI ha acquisito lo storico stabilimento lucchese ad agosto, non ha mai presentato un piano aziendale sino alla scorsa settimana, quando gli operai in fabbrica hanno saputo della notizia della decisione di chiudere definitivamente il 13 dicembre. Curiosa coincidenza con la JABIL, piu’ di un padrone vuole farsi il regalino di natale in anticipo. Un’operaia denuncia alla stampa come da mesi si lanciassero segnali impliciti indicativi dellavolontà padronale, fino alla decisione di scioperare senza la quale NOVELLI non avrebbe fatto sapere nulla. Giovannelli della FLAI-CGIL Lucca sostiene che "neanche i rappresentanti della proprietà sanno piu’ di tanto". Grande pressione sindacale...

BURGO CHIETI

Anche nella mertoriata terra d’Abruzzo continua il presidio permanente degli operai della cartiera BURGO. Arriva la comunicazione che la cassa integrazione non sarà prorogata per i 133 dipendenti dello stabilimento punta di diamante del gruppo. L’esposto presentato dalla RSU contro la demolizione della cartiera pare finito nel vuoto, la magistratura risponde solo sotto sollecito dei suoi datori di lavoro, non agli operai, circondati da edifici abbattuti pronti ad essere sostituiti. Una grande operazione di compravendita che ricorda le avventure del rottamaio della INNSE Silvano Genta e le sue speculazioni immobiliari. Il destino degli operai è legato ad un preliminare di vendita degli immobili della BURGO al PARCO PAGLIA.

IRISBUS IVECO FLUMERI

Gli operai dell’unico stabilimento di autobus italiano letteralmente fumato e gettato da padron Marchionne vanno verso la decisione di un corteo-presidio a Roma. Oltre al danno la beffa, martedì scorso si sono dovuti sciroppare pure D’Alema ai cancelli della fabbrica. La regione campania continua la sostanziale indifferenza del piano di sviluppo che coinvolge anche gli stabilimenti di Valle Ufita della FIAT piu’ l’enorme indotto. Mercoledì scorso incontro al ministero del lavoro con 100 operai al seguito, neanche un membro del "governo responsabile" presente, bisogna pianificare la lucidatura delle scarpe all’Europa. FIAT ha giocato ancora a fare l’arrogante spaccona di turno, proponendo un accordo che taglierebbe fuori non meno di 350 operai. Il prossimo 14 dicembre nuova tavolata con nuove proposte, gli operai ci saranno (fuori...).

WAGON LITS-TRENITALIA MILANO

Partito stasera l’ultimo treno notturno Milano-Palermo per decisione di TRENITALIA, gli operai WAGON LITS proseguono la loro protesta a Milano Centrale. Un lungo fischio dal treno ha salutato il presidio operaio. In tre hanno occupato la cima della torre-faro al binario 21. "L’occupazione andrà avanti ad oltranza" hanno dichiarato. I tagli classisti di Moretti lasciano senza treni a basso costo lavoratrici e lavoratori, obbligando l’opzione dei treni piu’ costosi. Così gli operai WAGON LITS sono di fatto rimasti senza lavoro. Uno striscione: BABBO NATALE, NIENTE REGALI. CI HA PENSATO MORETTI.

SEA-ELNAGH TRIVOLZIO

I 142 operai della ditta produttrice di camper sono in presidio permanente dalla scorsa settimana dopo avere saputo che il 31 dicembre il padrone vuole chiudere definitivamente i cancelli. La ELNAGH è stata assorbita dal gruppo SEA, a sua volta di proprietà di un fondo bancario internazionale, nel 2001. SEA include i gruppi ELNAGH, MOBILVETTA e MCLOUIS. La produzione stimata era di 12000 camper totali, era stata avviata la riorganizzazione produttiva con nuovi macchinari, ora ne restano 4000 tutti assegnati allo stabilimento nella CAMPER VALLEY in Toscana, a cavallo tra le province di Siena e Firenze. Il tutto a fronte di una domanda interna in sensibile calo. Gli investimenti sbagliati e la decisione del fondo di chiudere la pagheranno, per ora, i 142 operai di Trivolzio. Carlo Bossi, FIOM-CGIL Pavia, denuncia l’ulteriore beffa di "un piccolo stabilimento in umbria che lavorava per conto terzi e che ora contribuirà alla concorrenza interna produttiva". L’azienda ha inoltre rifiutato la proposta di commesse da una ditta cinese la scorsa primavera.
Lunedì 12 dicembre manifestazione dei confederali davanti alla prefettura di Pavia alle ore 15.30 alla quale parteciperanno anche gli operai SEA-ELNAGH.