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Agricoltori, terzo giorno di protesta in Puglia. Ancora blocchi

Publie le lunedì 29 agosto 2005 par Open-Publishing

di red

Gli agricoltori, che da giorni stanno manifestando nel barese e nel foggiano, dopo essere stati fatti sgomberare, sono stati, solo per qualche ora, padroni dell’A14 e dell’A16. I manifestanti sono riusciti ad evitare le forze di polizia e ad entrare sulle due autostrade bloccando nuovamente la circolazione. Per non creare ulteriori incolonnamenti e disagi agli automobilisti la polstrada aveva deciso di lasciarli fare ma,come in un gioco tra il gatto e il topo, i blocchi sono stati nuovamente rimossi ed il transito è cominciato a riprendere sia pure con qualche difficoltà. Si segnalano ancora problemi sulla statale 16, nei pressi di Cerignola e sulla statale 98, nei pressi di Canosa.

È stata intanto liberata con l’intervento delle forze dell’ordine la stazione ferroviaria di Cerignola Campagna occupata da domenica sera dai manifestanti che protestano per la grave crisi di mercato dell’uva. Dalla notte tra domenica e lunedì una ventina di treni sono stati fermati alle stazioni di Foggia e di Bari e nella notte Trenitalia ha predisposto anche un servizio di pullman per far proseguire il viaggio ad alcune persone che erano a bordo di treni rimasti bloccati a Cerignola.

«La partita va spostata assolutamente a Roma; le richieste che avanzano gli agricoltori e i titolari delle cantine sono di esclusiva competenza del governo e della Comunità economica europea». Lo ha dichiarato l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Enzo Russo, che è impegnato in una serie di riunioni per affrontare la situazione venutasi a creare in Puglia a causa della protesta degli agricoltori e dei viticoltori. «L’ esasperazione - afferma Russo - è totale perché, ad esempio, gli accordi sottoscritti soddisfano solo i produttori di uva da vino e non soddisfano i produttori di uva da tavola da vinificare». «Al governo - conclude Russo - ci sentiamo di chiedere un intervento fattivo e urgente per aiutarci a risolvere il problema e a rimuovere le manifestazioni di piazza».

«La situazione è molto preoccupante e complessa perché ci sono le ragioni di una crisi storica del mondo agricolo, che è giunto al limite della sopportazione». E’ invece il commento del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che per tutta la notte ha seguito dalla prefettura di Bari la situazione determinata dalla protesta degli agricoltori. «La percezione che hanno gli agricoltori in Puglia - ha aggiunto Vendola, visibilmente preoccupato - è quella della condanna a morte del settore, hanno la sensazione di uno strozzamento ed è uno strozzamento che ha origini anche speculative da ricercare nel ruolo dell’ intermediazione, e anche in come funziona attualmente il mercato.

Il punto di crisi è rappresentato dai pressi pagati agli agricoltori per pomodori e uva. Un prezzo, dicono, che non copre neppure i costi di produzione tanto che è antieconomico persino procedere alla raccolta della produzione. Un prezzo tanto più basso se confrontato con quello pagato dal consumatore finale al mercato. Sotto accusa, poi, il ricorso alla produzione straniera, soprattutto cinese, da parte dell’industria conserviera e della trasformazione.

Infine un agricoltore che partecipava al blocco di una strada provinciale a Canosa di Puglia è morto domenica notte investito da un furgone. Si chiamava Giuseppe Rella e aveva 54 anni. Secondo una prima ricostruzione il furgone, con a bordo quattro persone dirette al nord per lavoro, è riuscito a penetrare nel primo blocco ma non è riuscito a superare il secondo. Così ha innestato la retromarcia e ha investito quattro persone tra le quali la vittima deceduta poco dopo in Ospedale. Un altro manifestante è rimasto ferito. Il conducente, un 51enne di Barletta, è stato arrestato dai carabinieri ed è accusato di omicidio colposo. L’uomo ha rischiato il linciaggio. Insieme a lui c’erano tre giovani muratori.

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