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Alla cortese attenzione degli organi di stampa,
Assolto Bruno Bellomonte
Grande vittoria del movimento indipendentista!
Oggi 21 Novembre 2011 è stato assolto Bruno Bellomonte nell’ambito del processo alle fantomatiche nuove Brigate Rosse. Era accusato di banda armata e associazione eversiva insieme ad altre cinque persone.
Si conclude finalmente un processo farsa nel corso del quale abbiamo potuto ammirare tutta l’inconsistenza dell’impianto accusatorio e tutta la volontà persecutoria nei confronti degli imputati e in particolar modo del nostro dirigente e del suo profilo politico, col solo scopo di distruggere la sua vita e la sua resistenza e di isolare e smantellare la nostra organizzazione. Una farsa sfociata in tragedia con la morte di Luigi Fallico, lasciato morire d’infarto in una cella per mancanza di cure, dopo aver palesato chiari ed inequivocabili sintomi di malessere. Cogliamo l’occasione per ribadire la nostra piena solidarietà ai compagni che oggi sono stati condannati e a tutti coloro che sono stati implicati in questo processo.
Bruno Bellomonte è stato sequestrato il 10 giugno 2009 e da allora lo stato italiano si è reso responsabile della violazione di tutti i diritti civili, politici e umani nei suoi confronti.
Ricordiamo infatti che Bruno Bellomonte è stato detenuto nelle carceri di Viterbo e Catanzaro, in aperta violazione al diritto di territorialità della pena. Ricordiamo che gli è stato impedito di votare alle elezioni comunali di Sassari cui era candidato sindaco e che gli è stato altresì negato il voto per il referendum consultivo regionale contro il nucleare. Ricordiamo inoltre che è stato licenziato da Trenitalia “per assenteismo” contro tutte le norme in materia di lavoro. Oltre a questo, il suo viso e la sua militanza indipendentista sono stati denigrati, infamati, messi alla berlina pubblicamente dando come scontata la sua condanna e la sua "doppia vita" da militante indipendentista sardo e da "stratega" della lotta armata in italia.
Bruno Bellomonte è stato, è, e sarà un militante indipendentista, uno dei fondatori e dirigenti di A Manca pro s’Indipendentzia, un sindacalista riconosciuto e rispettato, un lavoratore.
Si è trattato di un’indagine di guerra contro la libertà d’opinione, di partecipazione politica e contro A Manca pro s’Indipendentzia, parte integrante del movimento di liberazione nazionale sardo. Un’indagine pilotata ed eterodiretta dalla volontà di arrestare la crescita verticale del movimento indipendentista creando fratture al suo interno e criminalizzando la sua componente socialista per impedire il processo di convergenza nazionale in corso. Una persecuzione figlia del panico nutrito dallo stato italiano nei confronti della lotta per la libertà e per un vero e reale esercizio democratico e sovrano della nazione sarda. Un’indagine del resto perfettamente inserita e organica all’attacco generale contro la sinistra indipendentista iniziato nel luglio 2006 quando Bruno Bellomonte, insieme a tutta la dirigenza di aMpI, fu arrestato nell’ambito dell’operazione Arcadia.
Tuttto questo non è frutto del caso o di errori giudiziari ma è l’espressione emblematica della violenza coloniale che lo stato italiano ha sempre esercitato contro il popolo sardo e contro i movimenti indipendentisti per mettere a tacere ciò che non può essere estirpato: la lotta per la libertà!
A Manca pro s’Indipendentzia organizza un’assemblea pubblica con conferenza stampa Sabato 26 Novembre alle ore 10:30 davanti alla stazione ferroviaria di Sassari, luogo di lavoro di Bruno Bellomonte. Invitiamo tutta la cittadinanza sassarese, le mille persone che hanno votato Bruno Bellomonte sindaco di Sassari nel maggio 2010, tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia a partecipare numerosi all’assemblea per dare un chiaro segnale di presenza e di forza in risposta alla lesione dei diritti democratici e civili.
Possono imprigionare le persone ma non possono imprigionare la nostra voglia di libertà e di indipendenza!
Direttivo Politico Nazionale
A Manca pro s’Indipendentzia