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Attenzione, attenzione, e’ uscito pazzo Berluscone .....
Publie le domenica 4 settembre 2005 par Open-PublishingIl premier a tutto campo da Cernobbio:
"Andrei da solo ma la sconfitta sarebbe certa"
Berlusconi: "Merito 10 e lode
Niente elezioni anticipate"
"Basta catastrofismo, la verità è che stiamo nel benessere"
CERNOBBIO - "Mi chiedete se sono riuscito a fare tutto ciò che si poteva fare? Mi do 10 e lode". Così ha esordito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando davanti alla platea riunita al Workshop Ambrosetti di Cernobbio.
"Non ho mai preso in considerazione la possibilità di elezioni anticipate" ha proseguito. "La Finanziaria finisce in dicembre poi ci sono tante riforme che spero si possano fare".
Il clima da ’ferri corti’ all’interno della Casa delle libertà è stato confermato dallo stesso Berlusconi nel suo intervento al Forum Ambrosetti. "Le coalizioni non sono rette dalla democrazia della maggioranza". "Nelle coalizioni anche i partiti piccoli possono bloccare, per questo ho proposto il partito unico dei moderati".
Paventando il rischio che nel centrodestra vada "a finire come la barzelletta in cui c’è il cane che si fa guidare dalla coda", col chiaro riferimento all’Udc, Berlusconi, sollecitato anche dall’invito di uno dei partecipanti a fare come la lucertola che la coda se la taglia per sfuggire al pericolo, ha aggiunto: "Sì, devo dire che mi viene in mente la possibilità di presentarmi da solo. La voglia mi è rimasta ed è prepotente in questi giorni, ma questo vorrebbe dire perdere".
"Ci sarebbe una sola regola che potrebbe portare un miglioramento: uno sbarramento al 10 per cento" ha detto. "Così a un certo punto i piccoli partiti restano fuori dal Parlamento e i grandi partiti determinano programmi contrapposti che presentano agli elettori, e chi assume il governo del Paese può realizzare senza limite i suoi progetti".
Berlusconi comunque ha ribadito l’intenzione di non voler cambiare linea. Dopo aver lodato l’azione di governo al quale assegna il "10 e lode" e dopo aver criticato "Comuni, Province e Regioni e l’opposizione e gli ostacoli che creano alla realizzazione delle grandi opere", nonostante questo, secondo il premier, ne sono state realizzate 124, il leader della Cdl ha ribadito l’intenzione di presentarsi "agli elettori con il bilancio di ciò che abbiamo fatto senza badare alla vecchia mentalità politica: io sto fuori da questo teatrino della politica" ha ripetuto, "io resto un uomo del fare. Mi presenterò agli italiani ancora così. Se mi voteranno mi sacrificherò ancora, se mi manderanno a Tahiti su una barca a godermi il sole ringrazierò chi mi ha assolto dall’essere troppo responsabile".
Quindi, replicando al presidente della Regione Friuli, Riccardo Illy, che gli ha chiesto se sulla legge elettorale è possibile trovare un accordo bipartisan con il centrosinistra, Berlusconi ha detto: "Abbiamo fatto dei tentativi che sono sempre stati infruttuosi. Non siamo mai riusciti a stringere accordi bipartisan".
L’introduzione dell’euro è stata "utile per il bilancio dello Stato", ma ha pesato "negativamente sulle famiglie" ha detto Berlusconi, riconoscendo questo "mezzo merito" al suo avversario, Romano Prodi, presente al dibattito conclusivo.
Riguardo all’azione di governo, Berlusconi ha affermato che l’esecutivo ha fatto tutto ciò che era possibile. "Abbiamo ascoltato esperti e politologi che ci raccontano quello che si può ancora fare, ma quando si viene al dunque, al tema delle risorse, è qui che casca l’asino".
Berlusconi ha quindi ribadito il benessere di cui gode il nostro Paese. "Nonostante i catastrofismi sulle pagine dei giornali sullo stato dell’economia italiana, io continuo a fare l’ottimista, perché sono ottimista. Vedo le mie aziende come funzionano e vedo come funzionano tutte le aziende quando parlo con gli imprenditori. Faccio delle domande e chiedo: quante persone avete licenziato? Pochi alzano la mano; quante persone avete assunto? Molti alzano la mano; chi tra di voi ha perso? Nessuno alza la mano".
"La verità è che stiamo nel benessere" ha sottolineato il premier. "Tutti hanno il telefonino, la propria macchina, al massimo il 2% degli italiani viaggia in treno e un altro 3% in metrò. Qualche giorno fa aspettavo un mio amico a un incrocio e osservavo: non passa un’auto con due persone, sempre una sola a bordo, questo dimostra che ne abbiamo tante e che ognuno di noi ne ha uno".
(4 settembre 2005)