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BALLUSCONI: IL MIGLIOR PALLONE GONFIATO DEGLI ULTIMI 150 ANNI

par Lucio Galluzzi

Publie le domenica 4 settembre 2011 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

Poco tempo fa, il Silvio che da piazzista di spazzole è diventato piazzista e basta, annunciava con grande enfasi da dittatore consumato, di lasciare la segreteria del Palo delle Libertà perché lui ha già una certa età, largo ai giovani, Angelino Jolie Al Fano minchia quanto è giovane, ecco il vostro nuovo segretario: dal disastro della Giustizia ad Padronem a quello di mascherina del presidente.

E così fu.

Il coniglione gigante eseguì subito l’ordine, felice e contento d’essere un coso ad uso e consumo dell’imperatore.

Poi vuoi mettere, la soddisfazione di rappresentare nel mondo colui che ha sconfitto il cancro, salvato dalla miseria troie su troie in fallimento economico, regala cinquecento mila euro alle famiglie che non ce la fanno a tirare avanti per ripianare i debiti vivi e versa 20 mila euro al mese per farle mangiare [vedi Tarantini].

Angelino non solo deve essere orgoglione, ma di più!

In pratica, Jolie, è il segretario di un santo vivente; prima o poi il cavaliere farà pure vedere all’Italia tutta com’è capace a compiere prodigi come le operazioni chirurgiche a mani nude e metterà in ombra tutti gli altri guaritori filippini.

L’ex ministro del Quanto Ti Lodo si è subito sentito dire, di fronte a una platea oceanica, "nel 2013 non mi candiderò come premier, ho bisogno pure io di un po’ di riposo"… e giù tutti ad applaudire, ridere, saltare sulle sedie.

Perché i peones sono così: non ascoltano, sono incapaci di capire, o c’è posta per loro o non ricevono, ma sono prontissimi a standing ovation ogni qualvolta il Magnifico apre bocca anche solo per ruttare o russare, raccontare una barzelletta con bestemmia o annunciare che andrà a cena da papà Cervi per poi essere ospite da Pinelli.

Cretino che cerca cretino, altrimenti la dittatura non sarebbe possibile.

Dominante che si contorna di servi passivi, incapaci di qualsiasi iniziativa personale.

Fu così per Hitler, Mussolini, lo è per Ahmadinejad, Assad di Giordania, Lukashenko…

Chi non ricorda la buffonata delle due prime donne Gheddafi e la Premieressa Silvio?

Truccati, inceronati, tinti e ritinti, stirati, paralizzati dai botuloni, con le facce da fessi che più di così non si poteva a sfilare impettiti per una corte di miracolati.

C’erano tutti i falliti d’un tempo riportati in vita dal regime d’Arcore ad applaudire un criminale, sanguinario, delinquente; ministri e ministressi al completa a spellarsi le mani, industriali, banchieri, magistrati sempre ospiti dall’insetto Vespa, mondane più o meno in auge, qualcuna vestita anche da zebra o giraffa in onore del beduino.

L’Italia ha dovuto anche ascoltare le lallazioni del nano che definiva l’amico del cuore del momento, il più saggio e illuminato presidente del mondo mussulmano.

Poi gli ha fatto la guerra.

Ora si becca le minacce di rappresaglia missilistica e le maledizioni che merita.

Perché gli idioti sono esattamente così.

Sono idioti e basta.

Se fosse continuata l’amicizia tra due pazzi, ci avrebbero anche costretti alla conversione nazionale all’Islam, con il silenzio assenso di Napolitano che tutto permette e di Ratzinger, che per non perdere i miliardi di euro che intasca dallo Stato italiano, sarebbe stato zitto.

E’ un’accozzaglia di pazzi, di fulminati.

Aggrappati come avvoltoi ai posti assegnati dal ducato, incollati a fare corpo unico con le poltrone, perché se cade il puttaniere, loro ritorneranno nella polvere dov’erano; ora che sono abituati a fare i nababbi a spese nostre, gli è arrivata la manna dal cielo!, come potrebbero concepire il lavorare per mantenersi.

No che non se ne vanno.

Così, ieri, alla festa dell’Api, l’ennesima formazione politica nella quale milita il Palombello Rutelli, il novello e logorroico finto segretario del PdL, ha comunicato che Ballusconi non è vero che non si candiderà nel 2013, chi l’ha detto?

L’aveva detto lui!

Sì ma aveva anche detto che avrebbe creato un milione di posti di lavoro nuovi, abbassato le tasse, ricostruito l’Aquila con un colpo di bacchetta magona, dato vita al ponte sullo Stretto… e difatti non si ritira dalla politica come aveva promesso, non cederà il posto.

A 80 anni si ricandiderà premier unico.

Che buffone!

A quel punto, dopo l’annuncio, ovazione del parterre Api. Che bello!

Silvio aveva detto che voleva gente giovane alle prossime elezioni, per quello ha messo il Jolie a rappresentarlo, cribbio!

Ma perché il cavaliere dei cavalli di Mangano si ostina al sacrificio per questo paese di merda che lo fa vomitare e dal quale sicuramente scapperà?

Dovrebbe pensarci con attenzione e alla prossima tornata di votazioni presentare Andreotti al suo posto, dando un segnale forte di rinnovamento alla Comunità Internazionale e ai due Musei Egizi nel Mondo.

Finalmente potremo avere un autentico prescritto mafioso, abilissimo burattinaio, consolidato Belzebù che caspita come farebbe bene alla Patria!

E se proprio Andreotti non andasse bene per Berlussonini, per magari è troppo comunista, beh allora si tagli la testa al toro e sia candidato direttamente a premier Licio Gelli, Tonna Assunda Delirante presidentessa della Camera Unica Littoria e Pino Rauti alla Presidenza della Repubblica.

Tanto gli italiani non se ne accorgerebbero.

Lucio Galluzzi

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