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BERLUSCONI E LA SACRA FAMIGLIA

Publie le venerdì 13 maggio 2005 par Open-Publishing

Berlusconi e la Sacra Famiglia

"E’ il 1980, da poco Silvio ha acquistato la quota di maggioranza del Teatro Manzoni di Milano... Una sera appare sul palco una giovane attrice bolognese, Miriam Bartolini in arte Veronica Lario, protagonista femminile del ’Magnifico cornutò di Fernand Crommelynck. Quando Veronica torna dietro le scene trova ad attenderla Berlusconi. Non si lasceranno più. Ma la situazione non è facile nemmeno per un uomo come lui. Carla (la moglie, ndr), Marina e Pier Silvio (i figli, ndr) sono la sua famiglia, la sua tranquillità. Veronica è l’amore romantico e inquieto. Per mesi e mesi quest’uomo, considerato da tutti indistruttibile, si strugge, soffre, s’interroga. Solo pochissimi conoscono il suo tormento, i rimorsi che gli affollano la mente. Una cerchia ristrettissima che conserverà per anni il segreto di via Rovani, l’antica villa Borletti ora quartier generale della Fininvest, e allo stesso tempo nido d’amore del presidente. Qui infatti si è trasferita Veronica assieme a sua madre Flora. Il silenzio s’interrompe il 30 luglio 1984 quando in una clinica svizzera nasce Barbara, figlia a tutti gli effetti di Silvio e Veronica. Padrino della bambina sarà Bettino Craxi" ("Berlusconi Story", supplemento al n. 5 di Trend, febbraio 1994).

"La vita professionale di Berlusconi si fa sempre più fitta di impegni, giornate e notti dedicate al lavoro. La famiglia è serena, ma qualcosa nel rapporto con Carla cambia agli inizi degli anni Ottanta. L’amore si trasforma in sincera amicizia. Silvio e Carla, di comune accordo, decidono di continuare la loro vita seguendo ognuno le proprie aspirazioni. Ma molte cose continuano a unirli; innanzitutto, Marina e Dudi. La vita continua. Una sera Berlusconi, al Teatro Manzoni di Milano, vede recitare Veronica Lario. È subito amore. Qualche anno dopo si sposano e nascono Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988) che porta il nome del nonno" (da "Una Storia Italiana" a cura di Sandro Bondi, marzo 2001).

"Rasmussen è anche il primo ministro più bello d’Europa... Penso di presentarlo a mia moglie, perché è molto più bello di Cacciari... Secondo quello che si dice in giro... Povera donna... You don’t know the history, I’ll tell you after..." (Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, conferenza stampa congiunta con il primo ministro danese Rasmussen, Roma, 4 ottobre 2002).

"Un altro motivo per venire ad investire in Italia è che oltre al bel tempo e alla bellezza dell’Italia, abbiamo anche bellissime segretarie, delle bellissime ragazze. Consiglio a tutti di fare investimenti da noi, perché li farete in letizia e con la gioia se non altro negli occhi" (Silvio Berlusconi a Wall Street, 23 settembre 2003).

"Per approvare un disegno di legge, se va bene, passano sei mesi. Poi si ricomincia in Senato, e i senatori cambiano ancora qualcosina, per dimostrare a moglie e figli che non vanno a Roma solo perché hanno l’amante... Oltre i 400 chilometri l’amante non conta. Come si dice a Napoli, in questi casi
’a commare nun è peccato" (Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, campagna elettorale per il presidente della Provincia Ombretta Colli, Milano, 24 maggio 2004).

"Convincete tutti a votare: parenti, amici e perché no anche le amanti: in nome della libertà" (Silvio Berlusconi a Catania per la campagna elettorale del sindaco Umberto Scapagnini, 6 maggio 2005).

"La maggioranza e il Governo si impegneranno sempre in difesa della famiglia. Il matrimonio è una cosa sacra" (Silvio Berlusconi, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, 25 ottobre 2003).

"La Santità Vostra rappresenterà per noi tutti il primo riferimento spirituale come già lo rappresentarono i Pontefici suoi predecessori. L’Italia ha il privilegio di una vicinanza particolare con la Santa Sede e rinnoverà, secondo la sua tradizione, ogni attenzione all’alto Apostolato della augusta Cattedra di Pietro. Con devozione" (messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a papa Benedetto XVI, 19 aprile 2005).

(13 maggio 2005)