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BNL – UNA CGIL COMMISSARIATA E “BERLUSCONIZZATA” ?
Publie le lunedì 21 febbraio 2011 par Open-PublishingL’antefatto è in questo link, pubblicato il 25 Gennaio :
http://bellaciao.org/it/spip.php?article28315=
Sembrerebbe che, pur mettendoci quasi un mesetto, il misfatto si sia compiuto.

Agostino Megale, il vecchio arnese della peggiore destra Cgil, messo a fare da “commissario” - con la scusa che sarebbe un “economista” ( ma de che ?) – dei bancari della Cgil, dopo che il vecchio segretario generale del sindacato di categoria Fisac/Cgil, Mimmo Moccia, si era messo alla testa della opposizione congressuale ad Epifani, ha probabilmente finito per “commissariare” anche il sindacato aziendale Cgil dei bancari della Bnl.

In pieno accordo col Responsabile delle Relazioni Sindacali della Bnl, Roberto Quinale, che infatti in questi giorni, ci dicono, si atteggerebbe a vero artefice di questa “svolta”.
Le notizie sono frammentarie e di seconda mano, ma , del resto, come spiegare il fatto che una segreteria di 7 persone - 6 delle quali avevano preso una seria presa di posizione contro le inaccettabili proposte della Bnl in termini di taglio del premio aziendale e di disdetta di tutti gli accordi normativi aziendali realizzati negli ultimi 20 anni - taccia sull’argomento ormai da circa due mesi ?
E come spiegare il fatto che tra pochi giorni parte in Bnl una trattativa sugli inquadramenti ( fermi in Bnl da circa 18 anni !), quando è chiarissimo che la Bnl vuole definire questi nuovi inquadramenti solo dopo aver avuto, dalle Organizzazioni Sindacali, la certezza del taglio del premio aziendale per i prossimi anni ?
E questo nonostante – è notizia di oggi – Bnl/Bnp abbia aumentato nel 2010 il proprio utile del 34 % … e nonostante la scusa principale a suo tempo adottata dalla banca per giustificare tale taglio - i maggiori accantonamenti dovuti a Basilea 3 - sia stata di fatto annullata dal decreto “mille proroghe” del governo Berlusconi ….
Si, tutto fa pensare che il “commissario” abbia “commissariato” pure il sindacato aziendale della Bnl…..
Per non perdere i buoni rapporti con la Bnl, tuttora la banca dove sono accesi gran parte dei conti ( e dei fidi) di tutta la Cgil.
E per non perdere i buoni rapporti - in barba alla lotta dei metalmeccanici della Fiom/Cgil - con Cisl e Uil.
E naturalmente il tutto a danno di lavoratori e lavoratrici Bnl.
E, realizzando un pericolosissimo precedente, potenzialmente a danno dell’intera categoria dei lavoratori del credito.
E tutto questo applicando anche nella Fisac/Cgil il peggior andazzo berlusconiano … e cioè “un uomo solo al comando" …… alla faccia della democrazia interna al sindacato e soprattutto alla faccia del parere dei lavoratori così indegnamente “rappresentati”, che si preferisce non informare di quanto avviene né tantomeno consultare nelle assemblee …..
Ma stiano attenti sia Quinale che Megale …. Il diavolo insegna a fare le pentole ma non sempre i coperchi …
E l’assemblea ultra partecipata avvenuta presso il Centro Elettronico di Roma, indetta la scorsa settimana dagli autonomi della Falcri, dovrebbe rappresentare per loro un segnale ben chiaro …
E dovrebbe rappresentare un chiaro segnale anche per la proprietà francese della Bnl e per quella parte di dirigenza italiana che è sostanzialmente estranea ad una manovra più targata Abi che non Bnl o Bnp ....
“SE NON ORA QUANDO ?” è stata la parola d’ordine di quella assemblea … e lo sarà anche di quelle che la seguiranno …..
La stessa parola d’ordine delle donne che hanno riempito le piazze del 13 Gennaio, manifestazione cui aveva aderito pure la Cgil, le cui contraddizioni ormai stanno veramente diventando deflagranti …
Ma anche – più o meno e fatte ovviamente le debite proporzioni – la stessa parola d’ordine delle piazze del Cairo, di Tunisi, di Bengasi, di Tripoli …..
Ci sono dei momenti in cui saltano tutti gli equilibri preesistenti…
Meditassero su questo certi pseudo-managers o certi “commissari ad acta” espressione della peggiore casta pseudo/sindacale ….
E meditassero anche lavoratrici e lavoratori che ancora danno fiducia a certi sindacati/istituzione, ormai legati a filo doppio ( anche come mera impostazione culturale) alle logiche del padronato, dalla Fiat alle banche ecc. ecc.
22 Febbraio 2011
Wu Ming Bnl