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Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge.
Publie le giovedì 11 novembre 2010 par Open-Publishing5 commenti
Code interminabili, file estenuanti per gli utenti. Ordinaria amministrazione nella pubblica amministrazione, alle poste ed in tanti uffici, anche privati, aperti al pubblico, ma che succede se un qualsiasi cittadino o addirittura anziano ed incontinente deve andare al bagno. Non succede nulla se non che se la deve fare letteralmente “addosso” se non vuole perdere la preziosissima posizione faticosamente guadagnata anche se ha il ticket con il numero di prenotazione in mano.
Anche stavolta sono semplici cittadini a portare l’attenzione di Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti”, su problematiche quotidiane dell’utenza che sarebbero di semplice soluzione solo se il legislatore avesse guardato con più scrupolo agli ostacoli quotidiani che il cittadino è costretto ad affrontare.
Ed ecco che nasce da qui una proposta che potrebbe diventare legge se solo vi fosse volontà politica generale e non solo di Italia dei Valori per cercare di alleviare un problema che se potrebbe far scappare qualche sorriso ai più, certamente non fa ridere chi quotidianamente per le proprie incombenze o una volta al mese per ritirare la pensione è costretto a non poter usufruire di un servizio che è stato generalmente previsto per legge, per esempio, per tutte le attività di ristorazione.
Ed allora, perché non obbligare tutti gli uffici aperti al pubblico, a cominciare dalle poste, di dotarsi della toilette?
Messaggi
1. Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge., 11 novembre 2010, 20:47
saluti comunisti
2. Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge., 11 novembre 2010, 21:09
Io, se mi permetti, ribalterei il quesito: perchè alle poste si formano le file?Perchè mai un’ufficio postale non deve avere un numero di casse adeguate ai flussi quotidiani, mensili e straordinari?Perchè le Poste non si dotano di un nucleo di cassieri " volanti" da far intervenire negli uffici dove per una ragione o l’altra si verifica una fila? A mio parere l’inciviltà è che si formino file interminabili che ti fanno perdere intere giornate di lavoro! michele
1. Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge., 11 novembre 2010, 22:32
Perchè le poste, pur non avendone nemmno lontanamente la vocazione storica, si sono da tempo trasformate in una banca ...
E quindi molti dipendenti ( sono ormai anche divisi formalmente tra Poste Italiane e Banco Posta) sono stati dirottati in compiti di presunta "consulenza finanziaria" ....
Se poi si pensa che in generale l’intero organico è diminuito di numero ....
K.
2. Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge., 12 novembre 2010, 09:35, di Mirko P.
L’organico non è solo diminuito, è quasi dimezzato.
Gli unici nuovi assunti sono quelli che fanno i tre mesi. Sul fatto poi che le poste si sono trasformate in banca... stendiamo un velo pietoso. E intanto la corrispondenza diretta alle grandi aziende o ai grandi condomini (la più facile da consegnare) viene appaltata a ditte private fondate da mogli o figli di dirigenti o ex dirigenti delle poste...
Poi si mettiamoci pure sti bagni.. caso mai con i salviettini profumati
3. Bagni alle poste e negli uffici aperti al pubblico per legge., 12 novembre 2010, 14:14, di epperò!
io lavoro in una scuola che non ha la carta del cesso perché sono finiti i soldi e si attendono ancora 180mila euro di arretrati che lo stato deve alla scuola in cui lavoro(!!) Il bagno della sala insegnanti è fuori uso dall’inio dell’anno scolastico ma la provincia è a corto di fondi da destinare alla "manutenzione" delle scuole.
Dunque, bene i servizi ai cittadini... ma anche quelli per i lavoratori... e non mi riferisco solo ai cessi!