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Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto
Publie le sabato 6 agosto 2005 par Open-Publishing30 commenti
In Italia ha provocato un caos infernale : intervento a sostegno di Bush nella guerra in Irak,con conseguente minaccia terroristica per l’Italia,monopolio dell’informazione,disastro economico,voragine nei conti pubblici,leggi ad personam che hanno arricchito non solo lui,ma nuovi berluschini che come avvoltoi si lanciano all’attacco di banche e giornali:
http://www.repubblica.it/2005/h/sez...
Il cavaliere non sa dove sbattere la testa e sparisce.
Per riemergere con la testa bendata.
Ma non perchè ha sbattuto la testa contro il nuovo macigno della corruzione finanziaria che vede coinvolto anche lui.
No,si è bendato la testa per risolvere il problema dei 4 capelli che non gli vogliono restare in testa.
Adesso,dopo il nuovo trapianto,sarà forse una testa pensante
Il Cavaliere a Ferrara dallo stesso chirurgo che lo operò un anno fa
Il premier, pallido e con la testa bendata, esce a metà pomeriggio
Berlusconi, nuovo trapianto di capelli
L’intervento è durato otto ore
dal nostro inviato JENNER MELETTI
MA NO, non può essere lui, il capo del governo, Silvio Berlusconi. Questo che esce dalla porta a fianco della Cassa di Risparmio di Ferrara, agenzia n.6, appare stravolto. Tiene la mano destra sulla spalla di un’atletica guardia del corpo e pure con l’altra mano si appoggia a quella schiena robusta. Ha appena finito il secondo trapianto di capelli, un anno esatto dopo il primo. Ha la faccia bianca, la testa reclinata a sinistra.
Fa quattro passi in tutto ma gli debbono sembrare un’eternità. Lo aiutano a salire su un fuoristrada, un Cheerokee nero. Mentre un agente apre la portiera dietro, lui si appoggia ancora alla schiena dell’altra guardia, adesso con le due mani una a fianco dell’altra. Lo tengono sotto le ascelle, quando entra nel gippone. Poi i vetri oscurati cancellano tutto. Ma non ci sono dubbi: l’uomo che barcolla e sembra davvero stordito, ed ha tutta la parte superiore della testa coperta da bende bianche inutilmente mascherate da una specie di papalina blu, è proprio Silvio Berlusconi, il Cavaliere.
Non dice una parola. Ha solo fretta di trovare un punto d’appoggio sicuro. Ha solo voglia di arrivare dove nessuno possa vederlo in queste condizioni. Ma fra qualche giorno riapparirà e dirà, come l’anno scorso, che "i capelli stanno crescendo meravigliosamente". E forse si vanterà ancora una volta di avere vinto il cancro e la calvizie. "Chi crede ci riesce".
In questo pomeriggio d’agosto, in una Ferrara splendida e deserta, il Cavaliere barcollante suscita tenerezza. È un uomo che soffre davvero e pensi che dopo un’operazione con anestesia dovrebbe essere in una clinica o in un ospedale per rimettersi in forze. Invece è qui che cerca di sfuggire ai cronisti e viene sballottato fra fuoristrada ed elicotteri per arrivare forse fra le mura protette di villa Certosa.
Via dall’ambulatorio, subito. In tv deve andare solo il "dopo", con una bandana che sembra uno scherzo e annuncia il prossimo apparire di una capigliatura da giovanotto (anche se gli anni sono ormai 69) e magari un ciuffo. La faccia del cavaliere sembra anche piena di stupore. Forse si chiede se era in caso di cercare, volere e pagare questa sofferenza.
Farà discutere, questa nuova operazione del premier. L’altro giorno non si è presentato al Consiglio dei ministri - doveva discutere di Antonio Fazio e della Banca d’Italia, non di noccioline - dicendo di avere febbre e mal di gola. Poi invece arriva a Ferrara per rimettersi in testa il suo sogno meraviglioso.
Un’operazione non si affronta in stato febbrile e allora è facile azzardare che i giorni di ritiro siano serviti alla preparazione dell’intervento. A quanto si è saputo l’operazione doveva farsi giovedì, ma poi Silvio Berlusconi ha deciso di rinviare a ieri, 5 agosto, Sant’Osvaldo "difensore della casa", dice il calendario. Forse per scaramanzia, ha scelto il primo esatto anniversario del primo trapianto.
Testimone dell’arrivo del Cavaliere in via Piangipane, nel "Poliambulatorio privato di Chirugia plastica ed estetica cervico facciale" del dottor Piero Rosati, è il signor Romano Caselli, assicuratore, che ha il suo ufficio nello stesso cortile. "E’ sceso dalla macchina alle 8,40, aveva tre o quattro agenti di scorta, e sembrava volasse. Ha salito di corsa i gradini della clinica". La voce si sparge presto. Del resto, l’Audi di color grigio metallizzato è quella apparsa mille volte in tv e la presenza di uomini con l’auricolare è una conferma. La casa gialla del dottor Rosati (che già un anno fa smentì, confermò poi ancora negò di avere avuto sotto i ferri tale augusto paziente) è un supermercato della chirurgia estetica. La targa spiega infatti che qui si effettuano operazioni di "chirurgia plastica della testa e del collo", ma anche quella facciale e pure quell’"estetica del cuoio capelluto". Non si tralascia la "chirurgia cutanea". Il medico, professore a contratto all’ateneo di Ferrara, non è certo fra gli italiani che si lamentano del Premier: per stendersi sul suo lettino, dopo l’annuncio di un anno fa, occorre prenotarsi almeno sei mesi prima.
Alle 12,15 la moglie del dottore, su una Porsche Cayenne, va a prendere il pranzo. Tramezzini, panini, sfogliatine. Per medici, infermieri e per le guardie del corpo, non certo per il Cavaliere sul quale è già iniziato il trapianto - questa la tecnica del dottor Rosati - di capelli con bulbo e cute, il tutto preso dalla nuca. Un agente prende dall’auto della scorta una borsa di Foot Locker, negozi di abbigliamento sportivo, e si accendono le scommesse. "È andato a prendere la bandana". Alle 14 il barista del Kristal, di fronte all’ambulatorio, dice che una radio ha dato questo annuncio: "I ferraresi oggi non vanno al mare. Sono tutti in via Piangipane per vedere Silvio Berlusconi". Qualcuno passa in bicicletta, si ferma e guarda verso l’ambulatorio. Scuote la testa e riprende la propria strada. Ci sono 24 gradini, fra l’ingresso e la sala operatoria. Ogni tanto una ragazza li scende per portare i caffè a quelli della scorta, chiusi in una stanza a pianterreno.
Le tende chiudono le cinque finestre verdi dell’ambulatorio. Otto ore di attesa, con la macchina del Cavaliere lasciata davanti all’uscio. È solo un’esca. Silvio Berlusconi viene portato nell’appartamento del medico, scende una scala e alle 16 e 35 esce dalla porta accanto alla banca. Un attimo solo, come un flash.
(6 agosto 2005)





Messaggi
1. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 15:49
La estrema pateticita’ - unita all’incredibile faccia tosta - del piduista di Arcore e’ ovviamente fuori discussione.
Ferma restando l’ assoluta necessita’ di liberarsi di questo cancro prima possibile - e senza necessariamente aspettare la normale scadenza elettorale - vorrei pero’ far notare che questo non e’ uno dei tanti siti "girotondini", dove una volta parlato male di Berlusconi si pensa di aver risolto ogni problema.
Basterebbe dare una letta all’ articolo di Andrea Colombo del "Manifesto" - pubblicato due post sotto a questo - per rendersi conto, ad esempio, che nello scandalo bancario ci stanno dentro fino al collo anche i D.S. e probabilmente in pieno accordo spartitorio con Berlusconi.
Come del resto denunciato a chiare lettere anche da Parisi che non e’ certo un berlusconiano e nemmeno un estremista di sinistra.
E per capire che, a partire dalla sciagurata scelta maggioritaria, voluta soprattutto dagli stessi D.S., elementi di "berlusconismo" hanno pervaso gran parte del panorama politico italiano.
E che quindi, mobilitandosi al massimo per liberarsi del Berluska, e’ anche il caso di cominciare anche ad occuparsi in forma critica di quanto comunque rischieremo di trovarci dopo l’ auspicabile e credo ormai quasi certa caduta del Cavaliere.
Se non altro per non rimanere troppo delusi dopo.
Vanni
2. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 17:21
Quando le regole sono infrante,tutti ne approfittano.
L’unica cosa certa è che i predatori come Ricucci,Fiorani e compagnia hanno il loro maestro in Berlusconi.
Ricucci lo porta sempre come esempio.
La magistratura è nel mirino del ministro della Giustizia.Fino a quando potrà operare nel rispetto della legge e non della corruzione al potere?
RCS, IN COLLOQUI GNUTTI-FIORANI NOME BERLUSCONI
06/08/2005 - 12:52
Roma, 6 ago. (Apcom) - Un migliaio di pagine di intercettazioni, pubblicate in parte su Repubblica di oggi, dalle quali emergono dettagli sulle operazioni Antonveneta, Bnl e Rcs. Ed è su quest’ultima che viene tirato in ballo Silvio Berlusconi da Emilio Gnutti e Gianpiero Fiorani. Nella notte del 12 luglio 2005, scrive il quotidiano, dopo il via libera di Bankitalia all’opa Bpi su Antonveneta, spunta il nome di Silvio Berlusconi. Sul brogliaccio è scritto: "Chiamante, Gianpiero Fiorani", "Ricevente, Emilio Gnutti". Sono passati pochi minuti dopo il via libera di Bankitalia all’Opa della Banca Popolare Italiana su Antonveneta. Fiorani: "Ho sentito il Presidente (Berlusconi, nota a lato) commosso della cosa... ". Gnutti: "Gli ho detto che andremo avanti con Rcs e che ci deve dare una mano". Fiorani: "Digli di chiamare il Number One" (il Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, nota a lato). Gnutti: "Gli ho detto (a Berlusconi) che se non ci dà una mano la sinistra prende tutto!". Freddo il commento di Roberto Maroni, ministro del Welfare: "Non guardo dal buco della serratura e aspetto il ministro Castelli, per capire come tutto questo è stato usato".
Dagli stessi verbali risulta anche una dichiarazione di Enrico Ricucci, ad un giornalista: "Siamo arrivati al 20%, punto al 29 e poi lancerò un’Opa con la Magiste International che è la capogruppo. Questa è la mia posizione". L’imprenditore si definisce "più determinato che mai" e afferma che "Lucchini, Bertazzoni, Romiti Ligresti e altri mi daranno le loro quote".
Lo stesso Ricucci, su un’intervista di oggi al Corsera conferma che su Rcs il suo gruppo andrà avanti. Sull’Opa, però, non si sbilancia: "Non ho deciso, vedremo" e assicura che i "titoli Rcs ora sono tutti in portafoglio alla Magiste International per il 21%".
Intanto sul caso Fazio torna a parlare il leader dell’Unione, Romano Prodi, che chiede chiarimenti al Governatore di Bankitalia. Il numero uno di via Nazionale, secondo i Ds, dovrebbe dimettersi: "Penso che l’opposizione debba dare la sua valutazione di merito e debba far presente a Fazio l’opportunità di dimettersi, soprattutto davanti al fatto che il governatore mostra di non capire", afferma Vannino Chiti
1. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 18:11
Nelle intercettazioni si legge chiaramente Fiorani che dice "Finora ci ha aiutato piu’ la sinistra che lo stesso Fazio" e parla anche di incontri con Fassino.
C’e’ poi la famosa intervista di Fassino a "Repubblica" che invita a "non demonizzare imprenditori come Ricucci" per non parlare della definizione rispolverata da D’Alema di "capitani coraggiosi" per lo stesso Ricucci e gli altri immobiliaristi.
E c’e’ poi la pesante polemica di tutti e due i massimi dirigenti D.S. contro il segretario della Cgil Epifani, colpevole di opporsi coi sindacati aziendali e di categoria all’ operazione di Unipol per scalare la Banca Nazionale del Lavoro.
La cui Unipol, se non lo sapessi interamente di proprieta’ della Lega delle Cooperative ( cioe’ D.S.), ha pagato incredibili plusvalenze agli stessi immobiliaristi capitanati da Ricucci per prendersi le loro quote della stessa Bnl.
Plusvalenze che servivano ( speriamo che ora l’ operazione salti insieme a Fazio ) agli stessi personaggi per prendersi Antonveneta e soprattutto la Rizzoli/Corriere della Sera.
Come non pensare ad un patto scellerato, nel quale ai D.S. sarebbe andata la Bnl tramite l’ Unipol, alla Lega Nord l’ Antonveneta tramite Fiorani e a Berlusconi la R.C.S. tramite i palazzinari, che alla fine avrebbero triplicato il loro capitale iniziale ?
Per concludere, conosci la storia di Angelo De Mattia, braccio destro e vero factotum di Fazio in Bankitalia e anche lui pesantemente coinvolto nelle intercettazioni ?
E’ l’ex Segretario Aggiunto della Cgil dei bancari e soprattutto l’ ex responsabile economico del PCI/PDS.
Ti basta per capire che i D.S. ci stanno dentro sino al collo ? Che la polemica aperta da Parisi e’ sacrosanta, anche per quanto riguarda il ruolo di Petruccioli alla Rai e i suoi strani rapporti con Berlusconi ?
Possibile che la sacrosanta avversione per Berlusconi ed i suoi impedisce di vedere questi evidentissimi "inciuci" ?
Con questa logica poi cosa faremo, dopo l’ auspicata vittoria del centrosinistra ?
Accetteremo qualsiasi puttanata per paura che ritorna Berlusconi ?
Non e’ invece il caso di chiarire le cose prima ?
Keoma
2. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 18:49
Gnutti: "Gli ho detto (a Berlusconi) che se non ci dà una mano la sinistra prende tutto!".
Fiorani: "Ne parleremo domani a voce... la sinistra in questo momento ci ha appoggiati più di quanto abbia fatto il Governatore".
da "repubblica on line" di oggi
3. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 18:54
21 luglio, ore 14.41.
Ricucci parla con Giancarlo Leone. Leone: "Stefano, godi dell’amicizia di molti, anche di più di quanto ci si può aspettare". Stefano: "Ho incontrato Prodi, Fassino, D’Alema e Berlusconi e ho rappresentato a loro i miei piani e le mie intenzioni su Rcs, così come ho fatto con Banca d’Italia e Consob"
sempre da "repubblica on line " di oggi
4. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 18:58
FAZIO/ LUSETTI: BERLUSCONI SMENTISCA VIA LIBERA A OPERAZIONE RCS
06/08/2005 - 17:57
Sarebbe gravissima ingerenza tanto più con conflitto interessi
Roma, 6 ago. (Apcom) - "Dalle intercettazioni pubblicate dai giornali emerge un quadro molto preoccupante del sistema economico finanziario italiano e delle istituzioni che dovrebbero controllarlo. In particolare è urgente che il presidente del Consiglio, per l’incarico che ricopre e per gli interessi che a lui fanno capo, smentisca immediatamente il via libera inerente ad una operazione su Rcs che le intercettazioni oggi pubblicate metterebbero in luce". E’ quanto afferma Renzo Lusetti, vicepresidente dei deputati della Margherita secondo il quale "si tratterebbe di una gravissima ingerenza da parte di chi presiede il governo, tanto più alla luce del conflitto di interessi del premier Berlusconi".
5. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:02
Intercettazioni, raffica di smentite
Prodi: "Mai incontrato Ricucci"
Analoga affermazione da parte di Fassino e D’Alema
Stefano Ricucci
Una notizia "totalmente infondata". Lo dice l’ufficio stampa di Romano Prodi a proposito del testo delle intercettazioni pubblicato questa mattina da La Repubblica in merito alla vicenda Rcs. Testo nel quale l’immobiliarista romano parla di incontri "per rappresentaree i suoi progetti" con il Professore, appunto, e con i leader Ds Piero Fassino e Massimo D’Alema.
"Il presidente Prodi- si legge in un comunicato- ha avuto un unico occasionale incontro con il signor Ricucci il 23 giugno scorso all’assemblea della Confcommercio come, per altro, fu correttamente riferito dai giornali. L’incontro ha avuto dunque luogo davanti ad alcune centinaia di persone e non è stato occasione di alcun colloquio nè sul sistema bancario, nè sull’assetto societario di giornali o altro".
Analoghe smentite sono giunte dalla Quercia. Il portavoce del segretario Ds: "L’unico occasionale incontro tra il leader dei Ds e il signor Ricucci è avvenuto all’Assemblea della Confcommercio il 23 giugno 2005 a Roma, peraltro riportato dalla stampa". Sulla stessa linea Massimo D’Alema, che dice di non aver mai "incontrato, nè conosciuto il signor Stefano Ricucci, come peraltro lo stesso Ricucci precisa nella sua intervista di oggi al Corriere della sera.
L’affermazione di Ricucci smentita da Prodi, Fassino e D’Alema corrisponde a una frase ripresa da un’intercettazione telefonica del 21 luglio. L’immobiliarista, al telefono con Giancarlo Leone, dice: "Ho incontrato Prodi, Fassino, D’Alema e Berlusconi e ho rappresentato a loro i miei piani e le mie intenzioni su Rcs, così come ho fatto con Banca d’Italia e Consob".
6. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:08
Unipol-Bnl/ Dopo le intercettazioni su Antonveneta, ora tocca a Consorte
Venerdí 29.07.2005 15:06
Silvio non molla Fazio. A meno che, però..., il Sopra le righe svela quello che pensa davvero il Cavaliere...
L’intervista/ Luigi Grillo, senatore di Forza Italia, rivela: "Fazio è sereno, per nulla turbato dalla bufera su di lui"
Ma allora, Castellano e Toro stanno in conflitto d’interessi?, perché Perugia, Brescia, Milano e Roma potrebbero rivelarsi un quadrilatero...
Sono più di 15 le telefonate registrate dalla GdF tra il numero uno di Unipol e il magistrato Francesco Castellano, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Quest’ultimo avrebbe rassicurato Giovanni Consorte su un suo intervento nella Procura di Roma sulle inchieste aperte dal procuratore Achille Toro (tra cui una anche sulla vicenda Unipol-Bnl).
Le indagini sulle telefonate tra il numero uno di Unipol e il magistrato si trovano comunque ancora nella fase iniziale, anche perché le intercettazioni sono state effettuate dalla GdF nell’ambito della vicenda Antonveneta e quindi, non riguardando direttamente i "concertisti" coinvolti, non sono state segnalate subito ai pm.
Il dubbio riguarda le conseguenze legali che potrebbero derivare dalle dichiarazioni captate. Innanzitutto non si sa se i propositi di ingerenza nella Procura di Roma raccontati da Consorte ai sui collaboratori siano reali, inventati dal manager o millantati da Castellano (che tra l’altro è un ex vicepresidente dell’Anm).
Rimane la gravità di alcune circostanze, tra cui il fatto che alcune delle chiamate siano state effettuate da uffici come il Consiglio di Presidenza della Polizia Tributaria o da utenze intestate alla Procura. Le indagini, in ogni caso, sono ancora all’inizio. E c’è già chi teme che le conseguenze di queste intercettazioni possano intaccare il successo (che era scontato) dell’operazione Unipol-Bnl.
N.B. Consorte e’ il massimo manager Unipol e massimo esponente della "finanza rossa" targata D.S.
7. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:13
Il concerto. Le intercettazioni - secondo i pm - dimostrano l’esistenza di
un concerto trasversale: "Emilio Gnutti e Gianpiero Fiorani erano impegnati
su più fronti: la scalata di Antonveneta, in principalità, ma anche su
quella di Bnl". L’asse di ferro è soprattutto quello tra il numero uno della
Lodi e il raider bresciano, che sembrano usare le rispettive società come
Bancomat per finanziarsi a vicenda o per aggirare le comunicazioni al
mercato. In un circolo vizioso che lambisce anche Giovanni Consorte, lo
scalatore di Bnl. Via Veneto è tirata in ballo assieme ad Antonveneta in una
conference call con i Lonati, Ricucci e altri concertisti in cui Chicco
Gnutti illustra a tutti le tecnicalità dell’operazione. Appena finito
l’incontro ufficiale lo stesso Gnutti commenta l’esito con Fiorani al
telefono: "Hai visto come l’ho venduta?" "Bravissimo", gli risponde l’ad di
Lodi.
Ma nelle telefonate ballano anche milioni come noccioline. La Lodi ha
bisogno di vendere fittiziamente alcune attività per rientrare nei ratios
patrimoniali richiesti da Banca d’Italia? Ci pensa Gnutti, che in cambio
chiede un prestito da 100 milioni. Il finanziere poi fa comprare in una
partita di giro le quote di minoranza di Efibanca e Ducato da una sua
società. "È un’operazione venuta benissimo - commenta il numero uno di Hopa
al telefono - se l’avessimo fatta apposta non ci riusciva". Nel dubbio
Fiorani chiama anche Consorte per chiedergli di dare l’ok alla transazione:
"Si tratta di una cessione temporanea - dice - con la T maiuscola". Un’altra
intercettazione che ha convinto i pm a ipotizzare il reato di false
informazioni al mercato.
3. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:16
Fiorani sottolinea al suo interlocutore l’utilità dell’operazione anche per Earchimede, «sollecitandolo a dargli comunque una mano».
Fiorani: Ecco un’altra cosa. Oggi c’è un consiglio Earchimede e tu hai un tuo consigliere dentro e anche un sindaco.
Consorte: Sì!
Fiorani: Loro deliberano diciamo temporaneamente con la T maiuscola dell’acquisto di partecipazioni nostre che sono Ducato.
Consorte: Aspetta un secondo che non sento… deliberano?
Fiorani: Sì! Deliberano l’acquisto di due partecipazioni quota minimale di Ducato e di aspetta... Efibanca.
Consorte: Sì!
Fiorani: E vengono deliberate con lo scopo di fare un’operazione diciamo così di...
Consorte: Ho già capito!
Fiorani: Hai già capito! Tutto lì! Dopodiché è un operazione che però renderà a Earchimede 2.500.000 di fees.
Consorte: Mmmmm mmmmm.
Fiorani: Che è l’ammontare che serve a Earchimede per avere il bilancio in utile dopo le svalutazioni che deve fare che ha potuto fare purtroppo il fondo là di quel Capomolla & company.
Consorte: Sì!
Fiorani: Quindi allora sono garantiti e un utile guadagnano te lo dico perché se tu hai dentro uno in consiglio di amministrazione e hai un sindaco tuo.
Consorte: Sì!
Fiorani: Se gli mandi un accenno che è tutto ok.
4. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:21
A un certo punto della conversazione il Governatore passa a Fiorani il dr. De Mattia Angelo, il quale gli riferisce che "Domani noi verso le 9.00, 9.15... ...diamo la notizia, dopo di che a te ti arriverà tramite Milano... ...perché non poteva farsi diversamente, insomma deve arrivare... Noi te la mandiamo per fax, gliela manderà la Vigilanza domani mattina e...".
Immediatamente dopo, ore 0.19, Fiorani comunica a Gnutti la "bella notizia".
N.B. Angelo De Mattia, ex sindacalista Cgil e ex responsabile economico del vecchio Pci e del primo Pds, persona notoriamente vicinissima a Massimo D’Alema
5. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:25
Comunicato Stampa dell’ Adusbef
BANCHE: LA SFRONTATEZZA DI DE MATTIA (ex CGIL)
BANCHE: CI VUOLE LA SFRONTATEZZA DI DE MATTIA PER AFFERMARE CHE LA BANCA D’ITALIA HA RISERVATO LO STESSO TRATTAMENTO ALLE BANCHE ITALIANE ED A QUELLE ESTERE NELLO SCANDALO OGGETTO DI INDAGINE DELLA PROCURA. L’EX DIRIGENTE DELLA FISAC-CGIL, SI LEGGA LE DICHIARAZIONI DI NICOLETTA ROCCHI E DI DOMENICO MOCCIA, DIRIGENTI DELLA FISAC E CGIL !
"Non è vero in Italia che le banche straniere sono trattate diversamente da quelle italiane". E’ quanto afferma Angelo De Mattia, responsabile della segreteria particolare del Governatore della Banca d’Italia, in una lettera al Financial Times in risposta a un articolo pubblicato lo scorso 2 maggio dal quotidiano finanziario. "Il controllo - spiega De Mattia - viene esercitato in entrambi i casi (banche italiane o straniere, ndr) in modo completamente indifferenziato, in linea con le legislazioni italiana ed europea”.
Ci vuole la sfrontatezza di De Mattia per affermare che la Banca d’Italia,nella scandalosa vicenda della Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da banche estere sulle banche italiane,oggetto di un indagine della Procura di Milano e del sicuro deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea,
abbia riservato lo stesso trattamento alle banche italiane ( Fiorani & Soci) ed a quelle estere.
Ma le note accuse di parzialità e di due pesi e due misure rivolte alla Banca d’Italia e a Fazio, stavolta non sono state mosse dall’Adusbef,ma da due altissimi dirigenti di una organizzazione sindacale,la Fisac-CGIL nella quale ha militato lo stesso De Mattia,nella carica di segretario Generale aggiunto,prima di entrare a far parte della segreteria particolare del Governatore.
"Troppe cose non quadrano" nella vicenda Antonveneta: "non quadrano i due pesi e le due misure messe in atto dalla Banca d’Italia, non quadra il prezzo in Borsa pagato dalla Lodi, non quadra la sfrontatezza con cui si concertano le azioni fra Fiorani ed i suoi alleati". Lo affermano, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil, Nicoletta Rocchi, ed il segretario generale della Fisac Cgil, Domenico Moccia. "L’Italia non riesce ad affrancarsi dai suoi vizi antichi. Questa è purtroppo la morale vera della campagna di conquista dell’Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi affermano Rocchi e Moccia - . Il nostro capitalismo sta per arricchirsi di un nuovo capitano coraggioso, sceso in campo a difesa dei colori nazionali, contro l’opa dell’Abn Amro Fiorani ci mette il suo entusiasmo di giovane manager emergente e le solide amicizie che può vantare. I soldi li mettono gli altri. "Troppe cose non quadrano in questa vicenda: non quadrano i due pesi e le due misure messe in atto dalla Banca d’Italia, solerte nelle autorizzazioni con gli uni, in perenne ritardo con gli altri. Non quadra il prezzo di borsa pagato dalla Lodi, inferiore a quello offerto dagli olandesi. Non quadra la sfrontatezza con cui si concertano le azioni tra Fiorani e i suoi alleati, nel più totale dispregio delle regole del mercato e della legislazione in materia. Non quadra il silenzio dei controllori né l’assoluta impunità di cui fanno mostra i controllati". "Possibile che non ci sia modo di opporsi a tanto scempio? Che il mercato valga solo per sbatterlo in faccia al sindacato e ai lavoratori? Che gli affari si facciano solo tra amici? Che la trasparenza nelle vicende economiche debba sempre risolverla la magistratura? Si abbia per lo meno il pudore di non abbindolare l’opinione pubblica con i richiami all’interesse nazionale . L’Italia, per rimettersi in piedi, di tutto ha bisogno tranne che di queste disgraziate avventure che ci precipitano nella marginalità e nel discredito….”. Dichiarazioni riportate dall’Agenzia ANSA del 3.5.2005.
L’attuale segretaria confederale della CGIL,Nicoletta Rocchi,era segretaria generale della Fisac-CGIL (Sindacato Bancari) quando il segretario particolare del Governatore era segretario aggiunto. Ci vorrebbe più pudore,senso morale e delle istituzioni, nel difendere l’indifendibile operato di un capo-cordata qual’è Fazio,che invece di fare l’arbitro, ha fatto strame di ogni regola di mercato e di ordinaria prudenza,non esitando a trascinare nel fango una gloriosa e credibile istituzione,con l’unica finalità di favorire una “combriccola di amici”, già in passato oggetto di indagini della magistratura ed addirittura condannati per il reato di “insider trading”.
Il Presidente
Elio Lannutti
Roma,4.5.2005
6. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:34
Questo viene addirittura da www.societa’civile.it , sito girotondino
La pista rossa.
Poi c’è la pista rossa. E qui gli indizi si moltiplicano. La banca più impegnata con Ricucci è la Deutsche Bank e il banchiere a lui più vicino (se si esclude Fiorani, naturalmente) è Vincenzo De Bustis, oggi numero uno di Deutsche Italia e vecchia conoscenza di Massimo D’Alema fin dai tempi eroici della Banca del Salento e di Banca 121. Sono firmati Deutsche e Société Générale giganteschi finanziamenti a Ricucci (per un totale di 1,8 miliardi di euro) su cui anche la Consob ha chiesto chiarimenti. De Bustis comunque sostiene di non saperne nulla: sono operazioni decise dal trading desk della sede di Londra. Ma il desk di Londra non fa investimenti senza relazione del desk di Milano. E poi la Deutsche è partner di Magiste anche nella gara in corso per la gestione dell’immenso patrimonio immobiliare Enasarco (valore: 3 miliardi di euro) in cui Ricucci si scontra con concorrenti del calibro di Generali e Pirelli Real Estate. La pista rossa, dunque, porta ad ambienti vicini a D’Alema. Chi lo conosce è pronto a giurare che a D’Alema piace l’attacco al cuore dello stato di cose presente sferrato da Ricucci.
La pista rossa, del resto, è confermata anche da altri più sostanziosi indizi. Chi è il grande alleato di Fiorani (e dunque di Ricucci) in tutte le partite più rischiose che ha in corso? È Giovanni Consorte, il finanziere creativo di Unipol, l’uomo che ha trasformato il vecchio mondo delle cooperative rosse in una macchina da guerra da scatenare nelle operazioni finanziarie più spregiudicate: dalla madre di tutte le opa lanciata da Chicco Gnutti su Telecom, fino agli odierni arrembaggi a Bnl e Antonveneta. Consorte sembra aver stretto una sorta di patto informale con Fiorani e Gnutti, con cui fa cordata in molte operazioni benedette dal governatore Fazio. In casa, invece, Consorte si è assicurato il controllo della galassia Unipol grazie a un’architettura societaria così arzigogolata e autoreferenziale, piena di scatole cinesi e partecipazioni incrociate (l’ha raccontata Mario Gerevini sul Corriere nell’aprile 2004), da far invidia perfino alla «costruzione gotico-castrense» delle holding berlusconiane. Alla faccia della trasparenza che ci si aspetterebbe dal movimento cooperativo.
Non è un mistero che il nume tutelare politico di Consorte sia Massimo D’Alema, con tutta la rete degli amministratori locali Ds (necessari, per esempio, per stipulare grandi contratti pubblici con Unipol, o per concedere licenze edilizie a una Coop in grande espansione. Ma utili anche all’espansione dei nuovi palazzinari). Il mondo dalemiano è in grande fermento ed espansione, dopo le ultime vittorie elettorali del centrosinistra alle amministrative.
Tra i dalemiani spicca Pierluigi Bersani, ministro all’epoca della scalata Telecom da parte dei «capitani coraggiosi». Allora nell’operazione fu coinvolta anche la «banca rossa», il Monte dei Paschi di Siena, che pochi anni prima, nel 1996, era stata convinta da un suo consigliere d’amministrazione (Silvano Andriani, molto legato a D’Alema) ad acquistare una partecipazione in Mediaset decisiva per il successo del collocamento in Borsa della holding televisiva di Berlusconi. Oggi il Monte dei Paschi ha invece resistito alle pressioni politiche ed è rimasto neutrale rispetto alle scalate Bnl e Antonveneta. E nel mondo delle cooperative si è ormai formata una fronda anti-Consorte. Ma lui va avanti imperterrito. Tanto che anche Montezemolo, all’assemblea annuale di Confindustria, ha lanciato un’inattesa stoccata alla pista rossa. Dopo aver attaccato «la malintesa battaglia per l’italianità delle banche» e aver criticato, senza giri di parole, «l’emersione di nuovi soggetti e di capitali misteriosi», Montezemolo ha alzato per un attimo gli occhi dai fogli che stava leggendo e, a braccio, ha aggiunto: «E nel Paese, soprattutto nella sinistra, abbiamo sentito troppi silenzi».
La frecciata era rivolta ai dalemiani. Reazione scandalizzata di Pierluigi Bersani: «Passaggio gratuito». E qualche giorno dopo, a proposito delle ipotizzate vicinanze Ricucci-D’Alema: «Mi sembrano palloni che si fanno girare per coprire la realtà dei fatti». Ma Franco Bassanini, ex ministro della Funzione pubblica, commenta con Diario: «L’uscita di Montezemolo forse era ingenerosa, visto che a sinistra qualcuno aveva parlato, eccome». Romano Prodi, Francesco Rutelli, Giuliano Amato e lo stesso Bassanini, esprimendosi apertamente per l’applicazione delle regole di mercato, avevano criticato le cordate di Fiorani e amici. «E del resto da destra, più che silenzi, sono arrivati sostegni forti ed espliciti agli scalatori», continua Bassanini, «vedi il comportamento di Luigi Grillo, presidente della Commissione lavori pubblici del Senato».
Detto questo, però, Bassanini non si scandalizza per la critica di Montezemolo. E ammette che i silenzi, a sinistra, ci sono stati. Anzi, altro che silenzi. D’Alema a Porta a porta ha parlato e si è schierato, quando si è lasciato sfuggire: «Io sono per il mercato, ma l’Italia non può avere solo filiali». Ora Bassanini replica: «A un’opa si deve rispondere con un’altra opa, non rastrellando azioni con operazioni poco trasparenti che alla fine danneggeranno i piccoli azionisti e faranno guadagnare i soliti noti». Su questi temi il Corriere ha da tempo chiesto un’intervista a Massimo D’Alema, ma per ora non ha ricevuto risposta
7. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:45
AFFARI BANCARI
Alleanze impure
«In relazione alle illazioni di stampa contenute nell’articolo pubblicato in data odierna sul quotidiano La Repubblica a titolo: `Bnl, da Fazio via libera a Unipol’, si precisa che tali informazioni sono destituite di ogni fondamento». Così un comunicato dell’Unipol smentisce l’articolo che prefigurava il lancio di un’Opa obbligatoria da parte di Unipol su Bnl. «Unipol Assicurazioni adotterà idonee iniziative al fine di tutelare in ogni più opportuna sede, anche penale, i propri diritti», aggiunge rabbiosamente la compagnia di assicurazioni della Lega delle cooperative. Interpellata in proposito, anche la Banca d’Italia dichiara «la totale infondatezza delle ipotesi riportate nell’articolo». Tutte fandonie, dunque, quelle relative a una contro-opa di Unipol su Bnl, per contrastare l’opa lanciata dal Banco de Bilbao? La paccottiglia Unipol-immobiliaristi sta per saltare? Speriamo che sia così. Questo giornale lo ha scritto più volte: un’alleanza tra la compagnia di assicurazione della Lega delle cooperative e gli immobiliaristi isarebbe innaturale, non risolverebbe il problema di una gestione ’bancaria’ della Bnl e getterebbe discredito su una delle aziende controllate dai Ds.
Ve lo immaginate il paradosso? Mentre l’opposizione comincia a svegliarsi, mentre il senatore Passigli dei Ds denuncia gli spettacolari assalti di raiders e afferma che le leggi che regolano il sistema dell’informazione non sono attualmente in grado di impedire tali fenomeni e propone di introdurre un emendamento nella legge sul risparmio, Unipol si allea con la banda del mattone per prendersi Bnl. Sarebbe il trionfo dell’orrendo motto: «pecunia non olet»: invece,puzza parecchio.
Da “il manifesto” 1.7.05
8. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 19:52
Fassino difende Ricucci nell’ intervista al SOLE 24 ORE del 7 Luglio 2005
Il riferimento è a Stefano Ricucci. Dal «Corriere della Sera» alle banche le sue scalate non sembrano un esempio di trasparenza. Lei che idea se ne è fatto?
Tutti, lo ripeto, devono rispettare le leggi, le regole del mercato e la trasparenza. Per accertare la correttezza di ogni operazione finanziaria esistono autorità ad hoc: la Consob, l’Antitrust, l’autorità delle Comunicazioni, la Vigilanza della Banca d’Italia. Spetta a loro garantire le regole, non a me. Quello che io posso fare, e lo abbiamo fatto attraverso il Ddl risparmio, è provare a rafforzare questi organismi di controllo e tutelare ancor più i risparmiatori. Però lei, nelle sue vesti di leader politico, ha anche una responsabilità verso le centinaia di migliaia di risparmiatori coinvolti... È vero, per questo è giusto chiedere trasparenza in ogni operazione. Ma non dobbiamo cedere a pregiudizi un po’ snobistici per cui se uno fa l’immobiliarista sicuramente è una persona equivoca, mentre se costruisce aeroplani è al di sopra di ogni sospetto. Sarebbe un errore. Anche perché non vorrei che si considerasse l’operatore immobiliare più affidabile se sta a Milano piuttosto che a Roma. E lo dico da uomo del Nord."
1. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 20:51
da "Diario" del 10 giugno 2005
Ricucci, Coppola, Statuto: chi sta appoggiando le manovre dei nuovi quarantenni d’assalto, passati dal mattone alla conquista dei salotti della finanza italiana? E chi, in particolare, sostiene Stefano Ricucci, l’ex odontotecnico di Centocelle divenuto potente palazzinaro e oggi protagonista della scalata al Corriere della Sera? Gli indizi, secondo il settimanale Diario, portano a due piste possibili: da una parte la pista rossa, che riconduce - passando tra l’altro da Unipol e dal mondo delle cooperative - a Massimo D’Alema, dall’altra la pista B: chi può avere tanti soldi da permettersi di aggredire Rcs, e da lì Mediobanca, e da lì, ancora, le Generali..., chi, se non Silvio Berlusconi?
2. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 21:15
dal "Corriere della Sera" del 30 luglio 2005
D’Alema con i suoi si schiera a difesa di Consorte. Allarme nel partito: non mischiamoci con gli affari
Imbarazzo ds su Unipol: non c’è notizia di reato
ROMA — Fastidio, ma anche un certo imbarazzo. Ai piani alti del Botteghino la vicenda delle intercettazioni che riguardano il numero uno dell’Unipol Giovanni Consorte e il presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano Francesco Castellano non è stata presa bene. «Non c’è nessuna notizia di reato», ha commentato Massimo D’Alema (che era fuori Roma) parlando con alcuni colleghi di partito. Che il cuore del presidente ds batta per Consorte non è una novità. Lo stesso D’Alema, incontrando giorni fa Fausto Bertinotti, non aveva rinunciato a fare una delle sue battute, proprio su questo argomento: «Ma come — era stato il suo "saluto" al leader del Prc — tu difendi i massoni di Bilbao contro i compagni dell’Unipol?».
Una frecciata, niente di più. Ma dentro i Ds c’è chi non ha voglia di scherzare. Enrico Morando, leader dell’ala liberal, ha sottoscritto un’interrogazione per sapere se vi siano «connessioni» tra «le modalità di svolgimento» dell’Opa su Antonveneta e «quelle che hanno caratterizzato l’Opa della Bnl». Cioè l’Opa dell’Unipol. «Dobbiamo stare attenti — sottolinea Morando — perché c’è il rischio che si apra una questione morale simile a quella che caratterizzò gli inizi degli anni Novanta. E se la politica, come allora, non fissa regole, poi non può lamentarsi se gli spazi che lascia vuoti vengono "riempiti" dalla magistratura. Quindi la prima cosa da fare è ridare ruolo e credibilità a Bankitalia, ma questo sotto la guida di Fazio non è possibile».
3. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 7 agosto 2005, 09:14
Grazie, Keoma, ovviamente devo pensare che questi post siano tutti tuoi, chiedo la firma solo per non attribuirti piu’ del dovuto. Non sapendone abbastanza di finanza per valutare questa immane truffa, mi devo fidare per il momento dei tuoi riassunti o delle tue selezioni. Se la cosa non e’ vera ’ e’ abbastanza credibile. Comunque stiano le cose, appare chiaro che chi va a votare non sa per chi vota o per cosa e non ha in ogni caso voce in capitolo. Parlare di ’valori’, di’civilta’ cristiana’, di ’questione etica’, di destra o di sinistra mi sembra sempre piu’ surreale.
Beata Marta che queste cose le ignora e ancora crede nella purezza umana e nell’entusiasmo della massa guidata da abili conduttori di emozioni! Avra’ tempo per crescere e per scoprire cosa c’e’ anche sotto le lacrime per don Giussani.
Aspetto che qualcuno diverso da Keoma intervenga per dire la sua o per correggere qualche interpretazione.
Al momento, limitandoci solo alle intercettazioni, anche accettando che vi siano elementi di mitomania, vanterie improbabili e bugie patologiche, il panorama resta squallido come di piu’ non si puo’.
E la stampa italiana, cioe’ l’informaizone, e’ nelle mani di questi signori!
Con che faccia questa gente si presentera’ al battage elettorale?
Abbiamo l’Europa delle banche, l’Italia delle banche .. nessuno cita le migliaia di risparmiatori con i cui soldi vengono fatte queste operazioni piratesche e che ne pagheranno in ogni caso le conseguenze. E’ sui loro soldi e sui loro voti che tutto questo avviene. Probabilmente e’ sempre stato cosi’. Ma che schifo!
E poi ci vengono a dire che fischiare e’ male!
Sbagliava Marx a dire che alla base di tutto e’ l’economia, alla base di tutto e’ la delinquenza. E quella non la correggi con nessuna rivoluzione.
viviana
9. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 6 agosto 2005, 21:19
BERLUSKONI E’ NOTORIAMENTE UN GRAN BUGIARDO, MA , SMENTITA PER SMENTITA , PERCHE’ QUESTA DEVE ESSERE PER FORZA FALSA E ALTRE, SOPRACCITATE, PER FORZA VERE ?
Olbia, 20:20 da Repubblica on line di oggi
SARDEGNA: BERLUSCONI SMENTISCE NUOVO TRAPIANTO CAPELLI
Senza bandana e in tenuta sportiva, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si e’ fermato stasera nella piazzetta di Porto Rotondo, in Costa Smeralda, per uno scambio di battute con i cronisti, ai quali ha smentito di essersi sottoposto a un nuovo trapianto di capelli. All’uscita da una gioielleria in cui era entrato per salutare la proprietaria, Berlusconi, in compagnia di Paolo Bonaiuti ha trovato i giornalisti ad attenderlo. Il premier, in camicia bianca e maglione blu sulle spalle, ha espresso amarezza per l’incidente aereo al largo di Palermo in cui sono morte 14 persone. Si e’ poi soffermato sulla questione della sicurezza e sul ruolo del contingente italiano in Iraq.
1. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 7 agosto 2005, 07:30
Ma certo,
per citare un celebre sofisma,
diceva il cretese Epimenide: "Tutti i cretesi sono bugiardi"
Ovviamente, essendo un cretese, diceva una falsita’.
Da questo si deve ritenere che "Nessun cretese e’ un bugiardo"
Se cosi’ e’, anche Berlusconi e’ sincero.
L’unica cosa di cui abbiamo certezza e’ la sua autoreferenzialita’.
Se poi consideriamo che Berlusconi mente anche a se stesso, non sapendo di mentire, diventa pure l’uomo piu’ sincero d’Italia.
Per citare Daniel Picouly "Quello che dico e’ vero, quello che non dico lo e’ altrettanto, quello che invento lo e’ molto di piu’".
Quello che inventa Berlusconi dunque e’ il massimo del di piu’?
No, il massimo vincente e’ l’idiozia di chi, pur constatando le continue bugie di Berlusconi, si ostina a crederlo sincero.
Viviana
(ma idiota o no, chi scrive pensa proprio che se si firma con uno pseudonimo, l’opposizione lo mettera’ al palo? capisco la mancanza di logica, ma l’educazione?)
2. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 11:50
Cara viviana
neanch’io mi intendo di finanza.So che al momento attuale la stessa, i media,l’opinione pubblica ,Parlamento e governo tutto è nelle mani di questi truffatori che hanno fatto razzia delle risorse dell’Italia.
Berlusconi dichiara che di suo pugno scriverà una legge che affibbierà da 5 a 10 anni a chi fa intercettazioni e a chi le pubblica.
Siccome queste intercettazioni riguardano i SUOI gravissimi reati CONTRO IL PATRINONIO ITALIANO,ciò significa che SFERRERA’ un ATTACCO MICIDIALE CONTRO LA MAGISTRATURA E LA LIBERA STAMPA.
La verità è semplicissima.SIAMO NELLE MANI DI FILIBUSTIERI,come dice la Repubblica.
QUESTI FILIBUSTIERI SONO DI DESTRA E UBBIDISCONO A BERLUSCONI.
Tutto il resto è tentativo di depistaggio.
ED E’ SQUALLIDO CHE SI OSSERVI LA ROVINA DEL NOSTRO PAESE SENZA NESSUNA REAZIONE.
LA corruzione di Berlusconi e della destra ha ormai scardinato Istitutuzioni,regole:ogni tentativo di controllo,come il caso della magistratura e della libera stampa è PUNITO e STRONCATO da QUESTI FILIBUSTIERI CHE,SECONDO IL PIANO GELLI E FASCISTA,HANNO ATTUATO IL GOLPE IN ITALIA.
La realtà è questa.
Invece di denunciare la scalata di Berlusconi,tramite Ricucci ,al Corriere della sera,il che significa la paralisi totale in Italia della liberta d’informazione,qui si cerca il pelo nell’uovo, ovvero eventuali responsabilità della sinistra in tutta questa melma.
DIMENTICANDO CHE L’OBIETTIVO DI STRINGERE ANCOR PIU’ LA MUSERUOLA a GIUDICI E GIORNALISTI SAR° LA PROSSIMA TAPPA DEI CORRUTTORI E CORROTTI AL PARLAMENTO DI BERLUSCONI E MARONI.
Patrizia
3. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 17:33
Se Marta crede ancora nella "purezza umana" e in personaggi come Don Giussani, Patrizia invece crede che il mondo si divida in modo manicheo tra chi sta con Berlusconi ed e’ quindi cattivo ( e su questo personalmente non nutro il minimo dubbio) e chi sta contro Berluskoni ed e’ quindi assolutamente "immacolato" ( e qui invece i dubbi sono piu’ che legittimi, quantomeno per i D.S.).
E in questo il suo fideismo non e’ granche’ diverso da quello di Marta.
Comunque, a dimostrazione che il mondo non si divide - soprattutto sulle questioni economico/sociali - in perfetto bianco e nero, allego una dichiarazione del responsabile della Cgil bancari della Bnl, azienda per la quale sia io che Keoma ( che e’ attualmente in ferie ) lavoriamo.
Dichiarazione che la dice lunga - e da fonte assolutamente non sospetta, un sindacalista di stretta osservanza diessina col quale noi anarcosindacalisti ci siamo sempre scontrati - sulla operazione Unipol/D.S. nei confronti di Bnl, fatta in stretta collaborazione economica con Ricucci, Fiorani, Caltagirone, Coppola ecc. ecc. CHE HANNO RICEVUTO PER LA LORO COLLABORAZIONE CIRCA 900 MILIONI DI EURO DALLA STESSA UNIPOL, CIOE’ DAI D.S.
Ciao, Vanni.
ZCZC
DIR9XXX 0 POL 0 RR2 / DIR / ALL
UNIPOL/BNL. CGIL PRONTA ALLO SCIOPERO: OPERAZIONE SBAGLIATA=
ROMAGNOLI: DS SORPRENDENTI, IL PROBLEMA NON E’ LA LEGITTIMITA’
(DIRE) - BOLOGNA- L’operazione Unipol-Bnl "e’ una cattiva
soluzione e non e’ un esempio di trasparenza a futura memoria. E’
un’operazione pericolosissima, azzardata e sbagliata". E in
mancanza di novita’, "i dipendenti Bnl non staranno a guardare e
appena partira’ l’Opa (offerta pubblica di acquisto) faremo degli
scioperi". Il segretario nazionale dei bancari Cgil di Bnl,
Giorgio Romagnoli, interviene per dire che "i dipendenti vedono
nell’operazione in corso una disgrazia".
L’uscita del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani
aveva gia’ reso evidente che il primo sindacato italiano non
apprezzava l’operazione Unipol-Bnl: ora le parole del
responsabile della Cgil alla Banca nazionale del Lavoro (nella
quale lavorano 17 mila dipendenti) rafforzano tale posizione.
Romagnoli punzecchia anche i leader dei Ds che hanno invece
difeso la legittimita’ dell’operazione di Unipol. "Ho visto con
sorpresa- dice Romagnoli- le dichiarazioni che sono arrivate
dall’Unione e in particolare dal mio partito. Avrei preferito che
piu’ che chiedersi se l’operazione e’ legittima, si fossero
chiesti se l’operazione e’ buona o cattiva. Bene, allora lo
diciamo noi: si tratta di una cattiva soluzione".
L’offerta del Bbva (Banco di Bilbao) sulla Bnl, spiega ancora
l’esponente della Cgil, "rappresentava l’offerta di un grande
partner bancario internazionale che si impegnava a rilanciare la
Banca nazionale del lavoro, mentre Unipol fa un’operazione che
drena risorse, e la fa con una pluralita’ di soci, alcuni dei
quali opinabili".
(Oro/ segue)
ZCZC
DIR9XXX 0 POL 0 RR2 / DIR / ALL
UNIPOL/BNL. CGIL PRONTA ALLO SCIOPERO: OPERAZIONE SBAGLIATA(2)=
(DIRE) - BOLOGNA- Romagnoli spiega che non c’e’ nessuna
preclusione da parte del sindacato nei confronti dell’Unipol e
chiarisce che la contrarieta’ della Cgil e’ sul merito
dell’operazione. "Con il Bbva- ricorda Romagnoli- avevamo firmato
un accordo a tutela dei lavoratori; in ogni caso aspettiamo il
piano industriale di Unipol e chiediamo un incontro alla societa’
prima dell’inizio dell’Opa. Cosi’ come avevamo firmato un accordo
con il Bbva, cosi’ vogliamo un accordo con Unipol. Ma i
dipendenti Bnl che hanno identita’ non staranno a guardare e se
le cose non cambiano, organizzeremo degli scioperi".
Per Romagnoli, l’operazione portata avanti dal colosso
bancario-assicurativo bolognese produrra’ uno scenario non
positivo: "Avremo una proprieta’ guidata dall’Unipol e fatta da
una pluralita’ di persone con interessi divergenti che si
indebitano e che, quindi, non avranno i soldi per il rilancio
della Bnl". Infine, "mi sembra curioso fare notare, a chi parla
di battaglie a difesa dell’italianita’, e’ che il cuore
dell’intera operazione di Unipol e’ rappresentato da quattro
banche straniere, a partire dalla Deutsche Bank".
(Oro/ Dire)
14:14 08-08-05 SL
NNNN
4. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 17:59
""Se Marta crede ancora nella "purezza umana" e in personaggi come Don Giussani, Patrizia invece crede che il mondo si divida in modo manicheo tra chi sta con Berlusconi ed e’ quindi cattivo ( e su questo personalmente non nutro il minimo dubbio) e chi sta contro Berluskoni ed e’ quindi assolutamente "immacolato" ( e qui invece i dubbi sono piu’ che legittimi, quantomeno per i D.S.).""
Caro Vanni
io non ho mai detto che i DS siano immacolati:non sono così tonta.
Dico che distrarre l’attenzione da una corruzione cosi dilagante è permettere alla destra di fare ulteriori leggi liberticide contro la magistratura e la stampa.
Infatti Berlusconi propone un decreto di legge che prevede da 5 a 10 anni di galera contro i giudici che fanno intercettazioni non autorizzate dal governo e contro i giornalisti che le diffondono.
E’ questo che bisogna impedire per il momento:il gravissimo pericolo che minaccia la nostra democrazia che ormai non esiste più
Quando c’è un moribondo,si pensa prima a neutralizzare la malattia che lo sta portando alla morte.E poi,se sopravvive da questo male mortale,si pensa a curare altre malattie che eventualmente lo minacciano anch’esse.
5. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 18:27
Ma allora proprio non vuoi capire ?
Qui non e’ che Berluskoni ha fatto una grande puttanata e, nel clima generale in cui sono saltate tutte le regole, i diessini ne hanno fatta un’ altra minore, che sicuramente e’ secondaria rispetto alla prima.
Qui i D.S. la puttanata l’ hanno fatta INSIEME a Berluskoni, in un patto scellerato in cui si dividevano la Bnl, l’ Antonveneta e la Rizzoli e tutti insieme ( Berluskoni, Bossi e D’Alema !) usavano come prestanome una "banda di lanzichenecchi" ( Ricucci, Coppola, Statuto, Caltagirone ecc. ecc.) che dall’ affare avrebbero triplicati i loro capitali iniziali, peraltro presi " a buffo" da compiacenti banche straniere ( alla faccia della difesa dell’ italianita’ con cui Fazio e tutti gli altri sopracitati giustificavano l’ operazione ).
Condivido ovviamente le tue preoccupazioni sui provvedimenti liberticidi del governo, ci mancherebbe, ed ovviamente auspico l’ uscita di scena prima possibile di Berluska e dei suoi, tanto e’ vero che pur essendo anarchico votero’ sicuramente per il centrosinistra, come del resto ho gia’ fatto alle regionali.
Pero’ non accetto minimamente di "coprire" - e non solo perche’ avvengono sulla mia pelle di lavoratore - le responsabilita’ dei D.S. "in attesa di tempi migliori".
Ragionando cosi’ c’e’ poi il rischio di ingoiare qualunque rospo venisse dopo la caduta del Berluska, per paura del suo ritorno.
E mi riferisco soprattutto a "rospi" contro i lavoratori e gli immigrati, nei quali il centrosinistra si e’ gia’ ben distinto, soprattutto col governo D’Alema.
Do You remember il pacchetto Treu o la legge Turco/Napolitano che istituiva i C.P.T. per gli immigrati ?
Per non parlare delle assurde privatizzazioni che hanno rappresentato il prologo di queste squallide vicende.
Vanni
10. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 17:50
Secondo Patrizia, anche "Il Manifesto" fa depistaggio a favore del Berluska ?
Allora lo fanno anche Parisi, Bertinotti, Mastella, Cacciari, Epifani, Scalfari, i diessini Bassanini e Morando, i sindacati in genere .....
Keoma infatti ha inviato tutti articoli inequivocabilmente provenienti da fonti "di sinistra" oltre che citazioni alla lettera delle famose intercettazioni....
Ma non c’e’ peggior sordo di chi non vuole sentire ....
Dove’ la differenza di Patrizia con Marta ?
Vanni
Il liberal D’Alema
GALAPAGOS ( dal "il manifesto" 6.8.2005)
E’una favola quella dei due capitalismi e «non si può fare di ogni erba un fascio», sostiene Massimo D’Alema. In parte è vero: il capitalista è una bestia immorale che pensa unicamente al profitto, spesso in modo truffaldino. Però il presidente D’Alema ha la memoria un po’ corta: non ricorda le battaglie condotte nel suo partito - quando aveva un nome migliore dell’attuale - da Claudio Napoleoni, per esempio, per un «patto dei produttori» dove tra i produttori non c’era certo spazio per la speculazione finanziaria. L’intervista del Presidente Ds al Sole-24 Ore è un inno al capitalismo e una rinuncia definitiva a ogni ipotesi di elementi di socialismo. Un’intervista furba, intelligente, spregiudicata, con molto buon senso, ma soprattutto elettorale: i Ds sono pronti a caricarsi il capitalismo italiano sulle spalle regalandogli nuovi margini di libertà, ma con un maggior rispetto delle regole.
Non si può accusare il centro sinistra di non essersi opposto ai vari condoni varati da Tremonti. Però vale la pena ripartire da quei condoni (tombali e anonimi) per cercare di spiegare l’emergere di nuove ricchezze. Fra tutti questi capitalisti emergenti ci sono sicuramente persone per bene. Però gli improvvisi arricchimenti fanno nascere più di un dubbio perché si entra in un’area opaca quella nella quale «si fanno soldi con i soldi», come diceva il protagonista di «8 settimane e mezzo». Per dirla in termini di analisi marxiana: al circuito «merce-denaro-merce» si sostituisce quello «denaro-merce-denaro». E tra le due definizioni c’è molta differenza: con la prima si crea ricchezza reale che alimenta una lotta nella fese distributiva; con la seconda c’è il trionfo della solo speculazione, dell’arricchimento individuale.
I capitalisti italiani (produttori di merci) negli ultimi 30 anni sono saltati come birilli: dall’illuminato Olivetti, al patron Borghi (quello della mitica Ignis) abbiamo visto sparire generazioni di industriali che avevano creato ricchezza. Problemi generazionali non sono mancati, ma, molto spesso, la crisi è arrivata dalla finanza (da un sistema bancario incapace di affiancare le imprese italiane) nella quale esplodevano i casi di Sindona e Calvi. Un sistema nel quale la P2 arrivò a controllare subdolamente il Corriere della sera strappato dalle mani del fragile Rizzoli. Questo spiega l’enorme attenzione che da settimane circonda il tentativo di scalata di Stefano Ricucci alla RcS. Possibile che D’Alema non lo capisca e si concentri piuttosto sulla fragilità degli imprenditori che controllano con un Patto la Rcs?
Il sistema bancario italiano oggi - forse - è abbastanza sano: ci sono banchieri che fanno molto bene il loro mestiere e spesso supportano egregiamente (magari anche per difendere i loro interessi come nel caso Fiat) l’attività produttiva. Però il marcio c’è ancora. Gli spregiudicati finanziamenti per favorire scalate e Opa ne sono la dimostrazione. Insomma, i capitalisti non sono tutti uguali: forse perché siamo un po’ romantici seguitiamo a preferire il padrone che apre fabbriche, da lavoro e produce merci (ce ne sono molti e D’Alema farebbe bene a valorizzarli) a chi produce «denaro a mezzo di denaro», parafrasando Sraffa.
Il movimento cooperativo ha acquisito tanti meriti: ha creato lavoro e modernità dovendo resistere agli attacchi che con l’ultimo governo si sono intensificati. E’ vero: come dice D’Alema l’Unipol è una spa quotata in borsa e quindi i suoi criteri di gestione sono quelli del capitalismo puro. Occorre ricordare, però, che Unipol è diventata grande grazie alla fede di centinaia di migliaia di assicurati che preferivano questa assicurazione ad altre grazie a una identificazione solo ideologica. Di più: la spa Unipol è controllata dal sistema cooperativo e sinceramente i 2,5 miliardi di euro di aumento di capitale finalizzati all’acquisto di Bnl forse potevano essere spesi meglio. Insomma, D’Alema stia attento: a giocare con la grande finanza (Cuccia) e con i «capitani coraggiosi» c’è il rischio di scottarsi e di perdere di vista i valori fondamentali che si vogliono rappresentare.
1. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 18:27
Io credo di andare al cuore della questione:cioè s’ignora il problema principale,ovvero la facilità con cui la destra e berlusconi non accettano organi di garanzia,in questo caso magistratura e stampa indipendente,per avere via libera nelle loro scorribande contro il patrimonio economico,istituzionale,culturale italiano .
DIMENTICHIAMO CHE BERLUSCONI CHIEDE DIECI ANNI DI GALERA per giudici e giornalisti che fanno e diffondono intercettazione senza il permesso del governo.
Secondo il sito democrazialegalita.it questo significa mettere in grave pericolo gli italiani.
Queste sono le conseguenze della legge salva berlusconi dalle intercettazioni:
Bersani e Calvi (ds) Bertinotti (prc) Mastella (udeur) e, con qualche distinguo, Prodi (leader dell’Unione) hanno immediatamente (o preventivamente) sposato il progetto di Silvio Berlusconi (che ha definito le intercettazioni “uno scandalo” e ha giurato di scrivere “di suo pugno” una legge restrittiva sulle stesse) che permetterà l’uso delle intercettazioni ambientali e telefoniche solo in indagini riguardanti mafia e terrorismo.
Questo, conseguentemente, ne escluderà l’autorizzazione e l’utilizzazione in indagini relative a:
– corruzione
– concussione
– aggiotaggio
– insider traiding
– truffa
– grande evasione fiscale
e, perché no, sequestro di persona, omicidio, ricatto, usura, tratta di esseri umani ecc ecc.
Tutto questo a pochi giorni dalla approvazione ampliamente bipartisan della legge antiterrorismo… (islamico?), che permette, sostanzialmente, l’intercettazione di tutti noi, via cellulare, telefono fisso ed e-mail.
Tutto questo a pochi anni dalla approvazione ampliamente bipartisan della legge che prevede la distruzione delle intercettazioni di malavitosi e mafiosi partorita dalla funesta Bicamerale.
Tutto questo a un paio di anni dalla approvazione ampliamente bipartisan della legge “Boato” che impedisce l’uso delle intercettazioni ove compaiano nomi di membri del Parlamento.
Tutto questo quando la Magistratura (7 agosto ’05) ha immediatamente espresso tutti i suoi dubbi, le sue preoccupazioni, i suoi timori nei confronti di quella che, diciamolo chiaramente, sarebbe una clamorosa e totalizzante amnistia e norma di indulgenza plenaria verso chi delinque senza essere classificabile con certezza come “terrorista” o come “mafioso”.
Cosa è lo scandalo, dunque? Intercettare (secondo le regole della legge, e non quelle della jungla, come è stato da più parti insinuato), o togliere, ancora una volta, ancora di più, gli strumenti ed i mezzi di indagine ad una magistratura resa (e voluta) sempre più inoffensiva? ""
2. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 8 agosto 2005, 18:41
E allora mi sembra che siamo d’accordo.
Berluskoni e’ il lestofante che sappiamo ma praticamente tutto il centrosinistra spesso concorda con lui, come avviene sulle intercettazioni ma anche su certi "affari" in comune, soprattutto con i D.S.
E’ ASSOLUTAMENTE IMPRESCINDIBILE FARE DI TUTTO PER MANDARLO A CASA.
Ma l’ alternativa non e’ granche’ entusiasmante.
E nemmeno si possono rinviare i "chiarimenti" ( ad esempio vorrei conoscere il programma del centrosinistra sulle questioni economiche e sociali ) a dopo la sua caduta.
Tutto qua.
Vanni.
3. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 9 agosto 2005, 08:40
Non ci resta che ridere.
...siamo un popolo in fuga, viviamo braccati da questi incapaci che vogliono solo farci del male per i loro sporchi interessi.
Altro che la banda dei quattro di recente memoria cinese! E almeno quelli furono condannati a morte o a venti anni di carcere! Questi si autocondannano al potere perpetuo!
La politica e’ morta, se mai e’ esistita, le ideologie fanno ridere, i valori stanno solo nel partito (bancario) di Casini, il nostro modello e’ il volubile Pera, esistono solo mafie di potere e comitati di interessi, ma non sono i nostri interessi. CI SONO SEMPRE E SOLO I LORO, MA LE DUE COSE CONFLIGGONO.
Dopo Tangentopoli, dovevamo vedere anche Bancopoli.
Bella anche la Lega, l’ultima arrivata, quella che eccitava le piazze col moralismo da villaggio contro Roma ladrona! Edificante davvero!
La Grande Banca Padana e’ la parabola perfetta di quello che diventa ogni partito in Italia appena si infetta con la cricca al potere.
Alla Banca leghista bastano due anni di "incoerenze nella politica creditizia" "labilita’ di credito", "scarni resoconti delle riunioni consiliari a distanza di mesi" "ridotti controlli", "incapacita’ davanti alle insolvenze", "ripetuti sconfinamenti autorizzati da Berlusconi", e in poco meno di due anni: buco di 8 milioni e mezzo di crediti non esigibili.
Risultato: sono stati fregati alcune migliaia di fessi padani che hanno versato il loro patrimonio, bella storia edificante di come ti arringo le piazze e gli rubo i capitali. Ma naturalmente i nemici sono gli extracomunitari! Il bello e’ che il capitale della Eurocredinord non viene versato da Bossi, ministri e parlamentari leghisti, checche’ ne dicano i manifesti di Pontedilegno, ma solo dai poveri pirla illusi dalla retorica di Bossi.
Fessi piu’ fessi. Chi ha investito 28 euro ad azione se ne ritrova 2,69.
E con Ricucci e’ lo stesso: tanto incetta lui, tanto perdono gli Italiani, consigliati ovviamente dalla emerita banca di turno, sempre pronta a fare i loro interessi?!?
Poi Fiorani con la Banca Popolare di Lodi arriva a fare il salvataggio della Lega. Che conta se c’e’ dell’illecito? Chi salva i dane’ e’ l’eroe. Viva San Tonino (Fazio) protettore della banca mia!
Un tempo si diceva che c’era un gap tra elettori e eletti, poi che i vertici non capivano la base, poi che c’era attrito tra dirigenze e piazza, ma questi ci stanno proprio contro! Sono i nostri nemici! I distruttori dello Stato! Altro che terroristi! Sono delle bombe innescate e getto continuo contro questo povero paese.
Pensa solo i traffici che Fazio ha consentito quanto danno economico hanno fatto ai risparmiatori italiani! Questi miliardi che Tizio o Caio si sono incettati sono tanti soldi rubati che non sono andati a chi di dovere,uscendo per sempre dalle nostre tasche, per la teoria dei vasi comunicanti: tanto si arricchiscono loro, tanto rubano a noi, e tutti questi furti e imbrogli col benevolo accordo di Bankitalia, furti alla comunita’, di cui ringraziamo Fazio e Berlusconi, e da cui non ci sentiamo difesi da nessuna opposizione, furti pesanti e cinici che nessuno intende punire, e in cui la collusione e’ estrema, oltre allo svilimento dell’immagine dell’Italia nel mondo, oltre alla demoralizzazione che prende noi elettori di fronte a questi scempi che non trovano il NO autorevole di nessuno, e in cui chi indaga viene anche demonizzato e represso, oltre al furto dell’informazione (visto che questi pescecani della finanza intendono dare anche la scalata ai quotidiani nazionali e servirci l’informazione bell’e’ cotta e decotta), e dunque danno al credito nazionale che allontanera’ ancora di piu’ gli investimenti dal nostro disgraziato paese, peggiorando la nostra economia.
E poi ci vengono anche a dire che i soldi non ci sono e che dobbiamo restringere lo stato sociale e abbassare i salari! Ma con che faccia!
E allora visto che tutti sono la tigre e che la tigre ci sta tutta addosso, speriamo che avvenga come nella barzelletta:
Un cacciatore raccontava le sue avventure nella giungla africana: -Un giorno, poco lontano dal mio bungalow, mi imbattei in una ferocissima tigre. Subito inforcai il fucile e sparai un colpo, ma il fucile si era inceppato. Provai a sparare una seconda volta, ma niente da fare! Il grilletto era incastrato, così non mi restò che fuggire verso il bungalow rincorso dalla tigre. Ma proprio quando stavo per varcare la soglia di casa, con la tigre a una zampata da me pronta ormai a saltarmi addosso, la bestia nel prendere lo slancio scivolò e cadde. Fui salvo!
– Hai avuto fortuna-, commentò un amico, -ma anche molto coraggio! Io al tuo posto me la sarei fatta sotto!
– E su che cosa credi sia scivolata la tigre?
Non so perche’ ma quando le cose precipitano e la mia impotenza diventa insopportabile e tutte le cose finiscono in puttana, mi prende una insaziabile voglia di ridere.
E dunque, arrivati a questo punto, qualcuno se ne esce a dire che non ci resta che credere a Bertinotti??!!
Mi salta nella zucca una vecchia barzelletta proprio su Bertinotti.
Giovanni, figlio di una coppia di Rifondazione Comunista, torna a casa e dice alla mamma:
– Mamma, lo sai che i coccodrilli volano?
– Ma, Giovanni, sei proprio sicuro? A me sembra di no...
E Giovanni:
– Ma sì, mamma, i coccodrilli volano!
Allora la mamma:
– Senti Giovanni, penso che dovresti discuterne con papà...
E così Giovanni va dal padre:
– Papà, lo sai che i coccodrilli volano?
– Ma ne sei proprio sicuro? Io credo di no! Ma chi ti ha fatto credere una fesseria del genere?
– Bertinotti!
– Basso, Giovanni, molto basso, ma volano
Come diceva il vecchietto alla bellona: "Se gli piace moscio, le faccio impazzire io, le donne!"
viviana
4. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 10 agosto 2005, 17:04
Subject: Fazio-gate e Ds-gate
Il Faziogate contiene sempre di più un Ds-gate.
Il presidente della Margherita l’altro ieri ha espresso tutto il disagio dei
prodiani, nei confronti delle operazioni bancari sponsorizzate dai Ds, ed è
scoppiato il putiferio. Che sarà sedato in poche ore, le primarie e le
elezioni incombono, ma che ha rivelato uno scenario.
Sono tre gli elementi di disagio dei prodiani che compongono il Ds-Gate. 1)
L’improvvisa alleanza Berlusconi-De Benedetti, siglata nella comune
partecipazione al fondo di investimento Cdb Web Tech che fa profilare uno
scenario di alleggerimento dello scontro tra Repubblica e Mediaset, e di
conseguenza tra i Ds e Forza Italia 2) l’elezione del diessino Petruccioli a
presidente della Rai, con il beneplacito dei consiglieri Mediaset pardon,
Forza Italia del cda della televisione pubblica. 3) La scalata della Bnl da
parte dell’Unipol, con il tentativo di una creazione di una banca d’affari
diessina e la conseguente dichiarazione di finanzieri d’assalto (tipo
Ricucci)
di simpatie sia Ds che poliste.
A parte i naturali interessi di Mr. Parisi nel lanciare dichiarazioni per
contenere gli appettiti e l’influenza dell’alleato concorrente Ds qualche
altra considerazione si impone:
– cosa sono i Ds ? Qualche giorno fa Cicchitto, portavoce di Forza Italia,
uno
che di concentrazioni di interessi se ne intende (ex P2 e Psi), ridacchiava
al pensiero dell’operazione Unipol-Bnl. "Ora non potranno più parlare di
conflitto di interessi". In effetti, se si consolida una acquisizione di
questo tipo ci sarà da domandarsi quanto i Ds siano diventati un
partito-azienda ovvero l’interfaccia politico di una impresa di grandi
dimensioni (Unipol-Bnl) di un settore strategico come quello
assicurativo-bancario. Insomma, speculari a Forza Italia (o che ne sarà dopo
il 2006), interfaccia politico di un settore strategico come le
comunicazioni. Se poi ad entrambi i partiti manca una articolata
rappresentanza sociale ed una visione dello sviluppo complessivo della
società..insomma siamo nel 2005 e il novecento sta dietro di noi.
– Cosa faranno i Ds nella prossima legislatura ? Se vincono le elezioni si
ritrovano con una finanziaria 2007 in buona parte già scritta dal Dpef di
quest’anno e dagli impegni di Siniscalco a Bruxelles. Probabilmente hanno
fatto buon viso a cattivo gioco (nel migliore dei casi): accettando una
finanziaria postelettorale di forti tagli si son messi d’accordo con i
berlusconiani per lucrare rappresentandone gli interessi una volta al
governo. Di conseguenza le manovre Repubblica-Mediaset, Rai e Unipol-Bnl con
i finanzieri interessati che fanno dichiarazioni di amore bipartisan.
Per quanto riguarda le politiche sociali basta consultare Repubblica, Il
Riformista e le varie pubblicazioni di area: si tratterà di concentrarsi su
quei settori industriali e commerciali di punta e mandare a mare tutto il
resto (tanto).
Una seria operazione di downsizing di un’intero paese a interpretazione
restrittiva delle tesi di Gallino sul declino
industriale: si salva la testa di un sistema produttivo e il
resto che riesca ad arrangiarsi.
Naturalmente il problema dei prodiani, e anche dei rutelliani, è quello di
trovarsi scavalcati a destra da simili intraprendenti avversari.
Ma tant’e’.
Mc Silvan
5. > Berlusconi : corruzione dilagante ? Nuovo trapianto, 12 agosto 2005, 17:39
COMUNICATO STAMPA
DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA FISAC CGIL DOMENICO MOCCIA
SULL’OPA DI UNIPOL VERSO BNL
Dalle conversazioni telefoniche del Presidente di Unipol, Ing. Consorte, appare finalmente chiaro il piano industriale che sottostà alla scalata della Banca Nazionale del Lavoro.
“Essere grato al Governo, incontrare il Vicepresidente Tremonti per spiegare alcune cose e per chiedere ulteriori aiuti, togliere BNL dal listino, lavorarci sopra come delle belve e portare a casa dei soldi”.
Ci sembrano le parole ideali per rasserenare i mercati, gli operatori ed i risparmiatori sulla trasparenza dell’operazione, sul rispetto delle regole, sulla piena e convinta adesione di Consorte ad un modello di finanza etica che dovrebbe essere molto a cuore al movimento cooperativo ed ai campioni della finanza rossa.
Sono, in modo inequivocabile, le parole dello stratega intelligente, dell’imprenditore illuminato, dell’operatore finanziario attento alla collettività, del banchiere capace di realizzare l’allocazione delle risorse in funzione dello sviluppo del Paese.
Un unico e solo dubbio ci assale: cosa prevedevano e prevedono le “belve” per i dipendenti di BNL?
Una semplice spolpatina o una totale cannibalizzazione?
Forse è meglio ricordare a costoro che i lavoratori e la CGIL non si comprano all’ingrosso sui mercati bovini, né su quelli azionari e che rappresentano un pasto veramente indigeribile anche per le belve dagli appetiti più selvaggi.
Domenico Moccia
Roma, 12.08.05