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Berlusconi: il vero scandalo è il sessismo

Publie le martedì 8 febbraio 2011 par Open-Publishing
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Le ultime vicende di Berlusconi ripropongono, ancora una volta e all’ennesima potenza, l’utilizzo maschile del potere per comprare i corpi di giovani donne. La vera questione, che purtroppo in troppi, anche a sinistra, evitano di affrontare è quella dell’immagine maschile delle donne che emerge dallo stillicidio di scandali che segnano da tempo il dibattito pubblico. Quella che va in scena è la rappresentazione estrema di una concezione, ben più diffusa, che associa all’esercizio del potere maschile la pretesa di servirsene per comprare, utilizzare ed esibire il corpo delle donne. Ciò che colpisce, però, nelle prime espressioni di indignazione e mobilitazione lanciate in questi giorni contro il capo del governo e il suo comportamento, è proprio l’assenza di questa denuncia. Si rischia di prendere la scorciatoia, ben più comoda, di continuare a prendersela con l’anello debole del sistema, le donne “per male” del capo, per evitare di affrontare il cuore dello scandalo e chiamare in causa, oltre a Berlusconi, l’insieme della politica maschile e dei suoi esponenti. Non crediamo giusto, quindi, associarci a campagne che si riducano a una presa di distanza dalle cattive ragazze per portare in piazza quelle perbene, evitando di denunciare l’essenza stessa del patriarcato e della violenza maschile che alimenta l’intera vicenda. Questo tipo di impostazione trova sostenitori troppo convinti tra i molti uomini che, pure in questi giorni, non hanno speso una parola, sui giornali o nel dibattito politico, per denunciare il sessismo di Berlusconi, scivolando invece in battute misogene sulle donne di cui si serve.
Vogliamo manifestare contro i rapporti sociali di genere che fanno di Berlusconi un esemplare della maggioranza degli uomini italiani, contro la misoginia che lo caratterizza. Non vogliamo cavarcela dicendo che non siamo come quelle che si mettono in fila per il bunga-bunga. Preferiamo denunciare che pochi, soprattutto nelle istituzioni, hanno detto “Esistono altri uomini”.

Coordinamento femminista di Sinistra Critica - Organizzazione per la Sinistra Anticapitalista

Messaggi

  • Condivido i contenuti espressi dal Coordinamento femminista di Sinistra Critica relativi all’utilizzo maschile del potere e all’immaginario maschile delle donne. Dissento, invece, rispetto ad altre considerazioni. In primis, vorrei ricordare che "tutte" le donne, indistintamente, in ambiti diversi e a diverso titolo, sono "vittime", purtroppo sempre più, dello "strapotere maschile", che in questi ultimi anni si è andato consolidando con maggiore vigore. Il dualismo donne "per male" e donne "per bene" non ha ragione di essere proposto ed affermato, così come andrebbe evitato quello di uomini "per male" ed uomini "per bene". La questione femminista o, per meglio dire "femminile", andrebbe affrontata però, a mio avviso, in modo diverso, senza fare sconti a nessuno/a, uomini o donne che siano. Nella società di oggi esiste un problema molto serio: quello delle responsabilità, individuali e/o collettive. Nessun individuo od organismo vuole più riconoscere responsabilità a sè, alle proprie azioni, al proprio comportamento e tanto meno alle sue ripercussioni sul piano sociale. E’ il trionfo dell’individualismo.
    Ecco perchè non trovo utile dissociarmi da azioni volte a denunciare un modo di essere funzionale alla sopravvivenza di questo sistema patriarcale, maschilista, capitalista, che si manifesta ormai nelle espressioni più abiette. Da ciò personalmente voglio prendere le distanze e gridarlo a viva voce, condannare il sessismo degli uomini e delle donne che lo sostengono e lo perpetuano e incoraggiare ogni azione volta a contrastarlo, senza attenuanti per nessuno/a. Non dimentichiamo che esistono corresponsabilità tra vittima e carnefice. Se non marchiamo le differenze non favoriamo la costruzione di nuove identità, modelli sociali e rapporti tra i generi.

    Ciao a tutte e tutti.