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Bologna, Ferrero (Prc): "Con Cofferati si toglie di mezzo un macigno"

Publie le giovedì 9 ottobre 2008 par Open-Publishing
2 commenti

BOLOGNA - Anche il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, commenta la scelta compiuta da Sergio Cofferati di ritirarsi dalla ricandidatura a sindaco. "Si e’ tolto di mezzo un ingombro, un macigno", afferma l’ex ministro della Solidarietà sociale.

"Si e’ tolto di mezzo un fattore dirompente di rottura", aggiunge Ferrero. A questo punto, afferma il segretario, "noi siamo interessati a discutere con il Pd ma a partire dai contenuti.

Se questi saranno tali per cui si continua ad inseguire il modello Formigoni o Galan allora noi non ci stiamo. Se invece il punto di riferimento riprende gli elementi positivi del welfare emiliano allora si puo’ costruire insieme.

Il modello Cofferati era tutto sparato su quello dei governatori del nord".

Messaggi

  • Cofferati non si è ritirato perché la moglie è di Genova, ma perché in 5 anni non poteva fallire più clamorosamente nell’amministrazione di Bologna. Ultimo in classifica tra i sindaci italiani nel gradimento dei cittadini. Supponente, autoritario, egomane, pieno di sé, ha deluso tutti: impiegati comunali, insegnanti, automobilisti, negozianti, studenti, lavoratori, la CGIL e l’estrema sx. Peggio di così si muore. Lui dice che teme Guazzaloca. Guazzaloca è uno che non andava mai ai consigli comunali ed era sempre al bar di Piazza Maggiore a far niente e non è nemmeno stato candidato. Se teme uno così è caduto molto in basso. A Bologna aveva già perso ed era solo l’ostinazione stolida dei dinosauri di partito a volerlo mantenere a forza.
    Ci racconta che deve stare vicino alla seconda moglie. Se era un operaio delocalizzato cosa diceva? Vedrete che se gli propongono una candidatura a Roma o a Bruxelles accetta. Questa è ipocrisia.
    Ho lavorato un anno della mia vita per lui, quando volle assemblee cittadine per fare il programma per Bologna, gettò tutto nel cestino e fece l’inverso. Ma se il Pd continua a sbagliare e crede di candidare qualcuno dei suoi cloni, tipo De Maria, giuro che non vado nemmeno al seggio.
    Questa è una città di vecchi, dove le riunioni alla casa del popolo sembrano riunioni geriatriche, la vita media a Bologna è di 78,7 anni per gli uomini e di 83,5 anni, ma nemmeno i vecchi bastano più a salvare un Pd decrepito e incapace di rinnovamento che da Imbeni in poi ha fatto sempre peggio

    viviana

  • cara viviana sbagli a non andare a votare, il problema non è cofferrati ma il pd e affini subalterni della finta sinistra, che pur avendo all’ interno persone valide, ha strozzato ogni azione politica a difesa dei poteri forti.
    stiamo costruendo un percorso di dibattito e costruzione di un’alternativa politica che torni a fare di bologna quel laboratorio politico che era alcuni anni fà, non possiamo lasciare la nostra città senza nessuna speranza di cambiamento e una necessita.
    Bologna Città Libera ha bisogno di persone come te per rompere pratiche usuali e subalterni ai poteri forti per lanciare una primavera politica, perchè non provarci?
    michele