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Bonanni e la ritirata sull’art 8

par Zag(c)

Publie le sabato 10 settembre 2011 par Zag(c) - Open-Publishing
2 commenti

Proprio l’altro giorno notavo quale mistificazione era stata operata da parte del socialista riformista craxiano Sacconi e dal neocatecumenale ex democristiano Bonanni intorno all’art 8 della quinquies versione della manovra. La possibilità del licenziamento libero era consentita, ma solo con il beneplacito dei sindacati(Sacconi) , ma mai nessun sindacato potrà acconsentire un licenziamento ( Bonanni al quale si allungava il naso). Ma allora, mi chiedevo perché mai inserirla, quella norma, se poi doveva rimanere inapplicata?

Oggi marcia indietro del sopracitato neocatecumenale. Chiede, in una dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera , alla Camusso un accordo fra CGIL CISL UIL ( e perché no anche UGL?) in cui si rinuncia a ricorrere a quella famosa norma sul licenziamento. Ma allora perché non chiedere direttamente al governo di eliminare la norma? visto che lui stesso ebbe modo di dichiarare che era stato sufficiente una sua telefonata a Berlusconi per far ritirare una precedente norma che prevedeva il non riconoscimento degli anni di università e servizio militare ai fine del calcolo di anzianità pensionistica.

Insomma di fronte allo sciopero del 6 , là dove anche gli stessi iscritti CISL hanno aderito, si incomincia ad aver timore di perdere consensi.
La nave affonda e i topi cercano scampo!

Messaggi

  • Che Bonanni sia in oggettiva difficoltà ( anche perchè "tradito" dal governo sulla questione dell’età pensionabile delle lavoratrici private) mi sembra un dato oggettivo.

    Ma attenzione a focalizzare tutto sull’articolo 18 !

    Probabilmento il vero senso del nuovo provvedimento governativo non è tanto aggirare l’art 18 .... quanto invece permettere ovunque accordi aziendali nel senso di Mirafiori .... ed anzi santificare ex post quel tipo di accordi per legge onde vanificare i ricorsi giudiziari della Fiom e dei sindacati di base ...

    Sull’art.18 probabilmente Bonanni può anche permettersi di "mediare" con la Cgil della Camusso, la quale probabilmente non aspetta altro .... ma, come dicevo, mi sembra tanto una cosa depistante ....

    I giochi veri mi sembrano altri ...

    K.

    • Mi sembra che la strategia sia sempre quella. Attaccare su un fronte per poi , una volta fatta breccia, sfondare su tutta la linea. Se passa l’art 8 della manovra poi andare in deroga su tutti i diritti sanciti sia dall’art 18 che da tutte le leggi sul fronte dei diritti dei lavoratori, è una bazzecola. Bonanni è stato costretto a fare quella ritirata non perché convinto, ma solo dietro le pressioni dei suoi iscritti. E la Camusso se non avesse il fiato dietro il collo della Fiom, sarebbe ben felice, dietro i ricatti del PD, ad andare a mediare su questo.

      Come credo sia chiaro a tutti. Questa manovra dietro la facciata della crisi, nasconde una guerra di classe. E noi non siamo attrezzati a fronteggiarla, sia culturalmente sia strategicamente.
      Zag(c)